Antenna 5G su cielo azzurro e nuvoloso

COVID-19 e 5G: cosa succede?

L’emergenza sanitaria a livello mondiale continua, anche se il lockdown di intere nazioni e continenti sta iniziando a dare, lentamente e con grande sacrificio, i suoi frutti. La riduzione dei contagi da Covid-19 è però ancora troppo bassa per poter dire di essere rientrati dal clima di paura che ci circonda ormai da mesi. Ciò che tuttavia siamo ben distanti dallo sconfiggere è, purtroppo, il divagarsi di un fenomeno ancor più virale del Coronavirus: le fake news. Questo accade principalmente perché, in un periodo storico incerto come quello che stiamo vivendo, si è alla continua ricerca di risposte immediate a quesiti complessi che hanno necessariamente bisogno di studi ed analisi che si protraggono nel tempo. L’ansia da conoscenza immediata, unita alla paura di correre rischi alla salute, porta spesso a trarre conclusioni prive di corrette basi scientifiche che le comprovino.

Medico tiene tra le mani un planisfero in scala coperto a metà da una mascherina per descrivere la situazione mondiale a seguito dell'epidemia da Covid-19
Fonte: Ansa

È esattamente ciò che sta accadendo in questi giorni con il vasto tema del 5G. Si passa da complotti segreti orchestrati da alcuni stati per ragioni sconosciute, all’aumento dei casi di tumore derivanti da esposizioni ad onde elettromagnetiche delle antenne di nuova generazione, fino ad arrivare ad affermare una correlazione tra il diffondersi del Covid-19 proprio a causa dal 5G. Questi dunque tra i motivi alla base dell’escalation di rabbia e violenza che ha portato alcuni individui a dare letteralmente fuoco a ripetitori di onde in Olanda, Gran Bretagna, Irlanda e Nuova Zelanda. Gli sforzi della comunità scientifica volti ad affermare l’estraneità tra i due fenomeni sembrano non avere effetto sui cosiddetti dimostratori anti-5G, sparsi per il globo. Lo afferma anche il Ministero della Salute italiano, nell’apposita pagina web dedicata al contrasto delle bufale su internet:

“Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all'esposizione alle tecnologie wireless.” 

Estremità superiore di un'antenna per la trasmissione di segnale 5G circondata da cielo azzurro e nuvole bianche e grigie
Fonte: Dr Commodore

Facebook, il social network più utilizzato per la diffusione di notizie false, proprio per il l’immenso numero di utenti che giornalmente vi navigano, corre però ai ripari. A seguito di forti critiche da parte di attivisti e politici, ha prontamente deciso di chiudere una delle maggiori pagine britanniche, dall’evocativo nome “Stop5GUK”, che, con decine di migliaia di utenti attivi, diffondeva informazioni false. In seguito, il social di Zuckerberg ha dichiarato che, d’ora in poi, adotterà politiche più aggressive contro i gruppi che diffondono teorie cospirazioniste.

Mark Zuckerberg, Ceo e founder di Facebook con microfono in mano ad una conferenza
Fonte: InTime

Anche YouTube ha deciso di prendere una posizione forte in merito alla questione dei legami tra la diffusione del Covid-19 e le reti 5G. La piattaforma per la condivisione di video più grande al mondo ha, infatti, annunciato di voler ridurre la visibilità dei “video raccomandati” che parlano di tali teorie agli utenti e, nei casi più evidenti, in cui tali video violeranno esplicitamente le linee guida legate ad una corretta informazione sul tema, procederà con la rimozione.

Logo di Youtube nero, rosso e bianco con sullo sfondo alcuni schermi di computer sfocati
Fonte: Tecno Android

Due sono in particolare le notizie false più rilevanti che circolano sui social media:

  • i batteri sono in grado di trasmettersi attraverso le onde elettromagnetiche;
  • il 5G indebolisce il sistema immunitario umano accrescendo la letalità del Covid-19.

La prima notizia falsa poggia su uno studio congiunto realmente condotto nel 2011 tra la Northeastern University di Boston e l’Università di Perugia secondo il quale le onde elettromagnetiche incidono su specifiche reazioni chimiche dei batteri e non sulla proliferazione delle rispettive colonie, come falsamente riportato.  Inoltre, è fondamentale sapere che il Covid-19 non è un batterio, ma bensì un virus e di conseguenza, nonostante esistano alcuni virus respiratori, la sua resistenza fuori dall’organismo è decisamente bassa. Al contrario, i batteri sono in grado di riprodursi nell’ambiente esterno, su qualunque superficie.

Sulla seconda fake news, ci sono diversi studi che confermano come il livello delle onde radio 5G sia basso nella scala di frequenza dello spettro elettromagnetico. Una delle indagini più significative in questo ambito è quella del professore di microbiologia cellulare Simon Clarke, dell’University of Reading (estensione dell'Università di Oxford nel Berkshire), il quale afferma, in sintesi, che a differenza dei raggi UV e dei raggi X con frequenze decisamente più elevate, le onde radio del 5G, non sono abbastanza potenti da danneggiare le cellule.

Tastiera da computer con tasti bianchi in cui sono stati disegnate delle lettere in rosso per formare la scritta fake news
Fonte: Secolo d'Italia

Di fronte alla crisi sanitaria più spaventosa che l’epoca moderna abbia mai affrontato, è auspicabile che scorrendo le notizie su internet si abbia la coscienza di essere razionali, di non credere a tutto ciò che si legge, a non condividere false informazioni e quindi di riuscire a scindere il reale dal surreale, nonostante l’incalzante paura di mettere a rischio la propria salute. Le conseguenze dei roghi alle torrette 5G avvenuti nel corso di questa settimana, sono state di mettere a repentaglio un’infrastruttura digitale affidabile ed al momento essenziale per il mantenimento di collegamenti e comunicazioni stabili, soprattutto tra strutture ospedaliere, centri di ricerca e case di cura, e tutto ciò è inaccettabile.


Riconversione produttiva causa Covid-19

Articolo di Erica Lo Verso
Tempo di lettura: 3 minuti

La pandemia legata al Covid-19 ha messo a dura prova l’intera umanità e le istituzioni sanitarie, che per continuare a proteggerci hanno bisogno della nostra collaborazione. A tal proposito, fortunatamente non sono mancate azioni di solidarietà, né da parte dei cittadini (le donazioni raccolte sono state fondamentali per la realizzazione di nuovi reparti di terapia intensiva) né tanto meno da parte delle imprese, che si sono prontamente mosse per la fornitura del materiale necessario per contenere quanto più possibile i rischi legati alla diffusione del virus.

Tra i contributi più recenti, vi è quello di Apple: dopo essere riuscita finora a distribuire in tutto il mondo oltre 20 milioni di mascherine, l’amministratore delegato Tim Cook ha annunciato il 5 aprile, attraverso un video-messaggio sul proprio profilo Twitter, che l’azienda produrrà un milione di schermi facciali protettivi a settimana per gli operatori sanitari degli Stati Uniti (inclusa questa appena conclusa). Nel video, il CEO spiega che ogni confezione contiene cento scudi facciali che possono essere assemblati in meno di due minuti e sono pienamente regolabili. La prima consegna è stata inviata a una serie di ospedali nella Santa Clara Valley la settimana precedente riscontrando feedback molto positivi da parte dei medici. Attualmente tali protezioni sono destinate agli Stati Uniti ma l’obiettivo è di estendere la distribuzione anche in altri Paesi.

Per Apple – conclude Cook – questo è un lavoro di amore e gratitudine e continueremo a condividere più dei nostri sforzi col tempo”.

Non solo Apple ma tantissime fabbriche e aziende del mondo, grandi e piccole, di ogni settore industriale, si sono impegnate per affrontare l’emergenza del nuovo Coronavirus, riconvertendo momentaneamente il loro core business per la produzione di dispositivi protettivi per prevenire il contagio da Coronavirus.

Nel nostro Paese, anche grazie agli incentivi forniti dal Governo con il Decreto “Cura Italia”, in relazione alle agevolazioni per le imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali, le associazioni di settore si sono mobilitate in questa direzione: il 23 marzo, Confindustria Moda ha lanciato una campagna per raccogliere le candidature delle aziende del tessile-moda per riconvertire la produzione in quella di mascherine. Le aziende interessate sono tenute a presentare un’autocertificazione attestando i requisiti richiesti per avviare la produzione.

Molte aziende, soprattutto nel settore manifatturiero e tessile, hanno iniziato a muoversi per questa riconversione industriale. Il Commissario Domenico Arcuri ha annunciato che “180 aziende delle Camere della moda si sono messe insieme ed hanno creato due filiere per produrre due milioni al giorno di mascherine”. Tra queste vi sono grandi nomi come Fendi, Armani, Gucci, Ferragamo, Celine, Valentino e Prada (alcuni dei quali hanno prodotto anche migliaia di camici) ma contributi rilevanti arrivano anche dal fast fashion (H&M, Zara), oltre che da piccole aziende come Modaimpresa, impegnata nella produzione di 10 mila mascherine protettive con filtro al giorno.

Contestualmente, l’azienda cosmetica Davines, il gruppo LVHM e la partnership Bulgari-ICR  hanno permesso la distribuzione di grandi quantità di gel disinfettante per le mani, il quale viene fornito anche dai produttori di bevande alcoliche come Bacardi e Assodistil.

Per quanto riguarda i ventilatori polmonari, gli ingegneri di Fca e Ferrari collaborano con la Siare Engineering - l’unica azienda italiana produttrice di respiratori necessari per i pazienti nelle terapie intensive e commissionata dal Governo per la produzione di 500 ventilatori al mese per quattro mesi - per aiutarli a raddoppiare la produttività.

Fonte: Eurosport

Un ulteriore contributo da parte di Ferrari nella lotta al Covid-19 riguarda il progetto “Back on Track”, realizzato con la collaborazione di un pool di virologi ed esperti e patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità le pratiche più avanzate per la difesa della salute dei lavoratori al riavvio dell’attività produttiva. Infatti, attraverso esami e un’App apposita, l’azienda cerca di monitorare lo stato di salute dei suoi collaboratori e disporre di tutte le misure necessarie per il trattamento del paziente in caso di positività. Il progetto prevede questo e tanto altro che fa sì che “Ferrari si prende cura della risorsa più preziosa, le proprie persone, facilitando un ritorno alla vita lavorativa il più possibile sicuro e sereno” (come riporta una nota aziendale).

Tutti i casi citati (e tanti altri ancora) sono accomunati dal fatto che le aziende, in questo momento di difficoltà, stanno adattando il proprio business per far fronte a questa “straordinaria” emergenza sanitaria, per tutelare la salute dei cittadini, che oggi più che mai è l’obiettivo primario da raggiungere.


#IOSTOACASA ma con piacere! [In Aggiornamento!]

Problemi a far passare il tempo?
La quarantena ai tempi di internet potrebbe non essere così dura, basta sapere cosa googlare!
Non mancano infatti pass gratuiti, video lezioni, piattaforme di e-learning e contenuti vari, messi a disposizione di tutti da molte aziende. Ognuno di voi può trovare ciò che più gli piace, ma se qualcosa vi dovesse sfuggire, non preoccupatevi!

Abbiamo creato un archivio dove conserveremo tutti gli accessi e i preziosi link di decine di iniziative di questo genere: dall’e-learning all’infotainment, dal video streaming ai pass cultura. Lo aggiorneremo insieme a voi e grazie alle vostre segnalazioni direttamente nelle stories del nostro profilo Instagram!

#IOSTOACASA ma con piacere!

 

E-Learning

Free Masterclass di NinjaAcademy

Vuoi utilizzare il tempo in casa per approfondire e accrescere il tuo bagaglio di competenze digitali? Parti da qui: una serie di masterclass gratuite di Ninja Academy, a tua disposizione subito, come primo step di un percorso che potrebbe perfino portarti ad una certificazione riconosciuta.
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Tutte le videoregistrazioni degli interventi formativi del WMF2019, oltre 500 speech gratuiti, disponibili sull'account Youtube del WMF
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Informazione/Intrattenimento

Kindle Unlimited

Amazon mette a disposizione letture illimitate su qualsiasi dispositivo. Approfitta dei vantaggi offerti da un accesso illimitato a oltre 1 milione di eBook su qualsiasi dispositivo

In particolare ti segnaliamo i grandi classici della letteratura disponibili per le opere straniere anche il lingua originale. Gli eBook sono scaricabili gratuitamente in qualsiasi momento!

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Condé Nast Italia

Un'iniziativa di solidarietà per i lettori. Dal 13 marzo Vogue, GQ, Wired, AD, La Cucina Italiana e Traveller si possono scaricare senza costi dalle relative app. Inoltre, La Scuola de La Cucina Italiana offre un free pass di tre mesi per i suoi corsi online.

Per scaricare la tua copia gratuita di VOGUE, vai sulla App, clicchi su “Free Pass”, registri il tuo account e inserisci il codice VOGUE4YOU.

Per leggere gratuitamente le copie digitali di tutte le altre testate di Condé Nast, basta scarica la copia digitale dall’app del magazine ed inserire i seguenti codici:

  • VF4YOU per Vanity Fair
  • LCI4YOU per La Cucina Italiana
  • Wired4YOU per Wired
  • GQ4YOU per GQ
  • AD4YOU per AD
  • TRAVELLER4YOU per Traveller.

Le app dei magazine si possono scaricare su App Store e su Google Play

Bookabook

Fino al 3 aprile regala un libro in formato digitale tra una selezione di titoli. Per ricevere il vostro ebook è sufficiente inserire il codice “leggereacasa” senza le virgolette al momento dell’acquisto.
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KeepOn Live: #StayON Perché l’arte non può finire

KeepOn Live, l’associazione di categoria dei live club e dei festival italiani, ha lanciato #StayON: un palinsesto di concerti in streaming con una line up indie di tutto rispetto, che si aggiorna di ora in ora con numerose adesioni. Da Antonio Di Martino a Fadi, da Guido Catalano a Eugenio in Via di Gioia. Ognuno dalla propria casa, ma in diretta dai canali social dei locali che tutti i giorni fanno musica e cultura. Se non si può andare nei club, sono i club a entrare nelle case. A ogni diretta sarà associato un link a sostegno di campagne territoriali per raccolte fondi dedicate agli ospedali e alla Protezione Civile. Sul sito è possibile consultare date e orari, con l’archivio delle dirette streaming.
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Mondadori Store

Mondadori favorisce la diffusione della cultura offrendo quasi 38.000 Ebook gratuiti, scaricabili direttamente dal proprio sito

Una volta selezionato il titolo che si desidera leggere, sarà necessario registrarsi alla piattaforma "Kobo" ed effettuare il download da qualsiasi dispositivo.

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Fumettologica

Se sei un appassionato di fumetti non vorrai di certo perderti la lista ti titoli offerti gratuitamente da Fumettologica. Potrai trovare estratti di storie inedite, fumetti rari e perfino anteprime di importanti autori italiani e internazionali.

Non è possibile scaricare i fumetti sui propri device, ma posso comunque essere letti direttamente sul sito.

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Lo spazio bianco

Lo spazio bianco, blog online incentrato sul genere letterario dei fumetti, offre una grande opportunità per tutti gli appassionati. Ogni giorno infatti viene aggiornato un elenco con storie che è possibile scaricare e leggere senza alcun costo, a firma di autori famosi ma anche meno noti, di case editrici di grandi e piccole dimensioni. Un vero e proprio archivio digitale in continua espansione a disposizione di tutti.

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Streaming Video

Infinity

Infinity, per farti compagnia con il grande cinema, ha deciso di mettere a disposizione il ricchissimo catalogo con una prova gratuita estesa di due mesi a tutti i nuovi clienti. Ti basterà andare su Infinity e registrarti seguendo pochi e semplici passaggi.

Clicca su "Prova due mesi gratis" inserisci il tuo nome, il tuo indirizzo email e crea una password; a questo punto ti basterà inserire un metodo di pagamento mai utilizzato su Infinity e confermare.
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Tim Vision

TIM, dopo aver esteso l’opzione Giga Illimitati a tutti i suoi clienti, introduce una nuova promozione che offre gratuitamente il servizio di streaming video TIMVision fino al 15 aprile.

Per chi non lo sapesse, TIMVision è un servizio di streaming video che include film, serie TV, show televisivi, cartoni animati e altro ancora, contenuti disponibili su smartphone, tablet, PC e Smart TV.

Per attivare TIMVision gratis basta inserire l’indirizzo e-mail con cui siete registrati al servizio e cliccare su ATTIVA. Nel caso in cui non abbiate un account, dovete invece inserire nella medesima casella (a seguire) l’indirizzo e-mail con cui volete registrarvi, indirizzo al quale TIMVision invierà una password per accedere al servizio.
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MYmovies

MYmovies conferma la sua vocazione “dalla parte del pubblico” e sostiene con determinazione la campagna #iorestoacasa offrendo gratis ai propri lettori una risposta concreta alla voglia di cinema e di socialità attraverso la propria Sala Web.
50 film, 5 prime visioni, oltre 25.000 posti gratis disponibili fino al 5 aprile!
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Sky Arte

Nonostante Sky sia una pay tv, mette a disposizione la diretta streaming del proprio canale Sky Arte. Il servizio è completamente gratuito, accessibile dal sito internet e non viene richiesto alcun abbonamento o registrazione.

É possibile guardare documentari dedicati alla cultura, all'arta, al design e molto altro ancora.

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Cultura

Musei da visitare dal proprio divano

Ammirare le opere d'arte e le collezioni più prestigiose del mondo, stando in pigiama sul divano di casa. Per chi non vuole rinunciare a fare il turista anche ai tempi del coronavirus, ecco nove musei che offrono tour virtuali gratuiti da ammirare senza uscire di casa, in attesa di immergersi nella meraviglia poi di persona.
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La straordinaria bellezza dei Musei Capitolini è a portata di click. Potrai vagare per le vie di questo museo a cielo aperto e scoprire i segreti della città eterna in versione full HD. Video ed immagini accompagneranno la visita guidata partendo dalla celebre Piazza del Campidoglio.

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Il Museo di Storia Naturale di New York, tra i più iconici al mondo, apre le sue porte a milioni di visitatori digitali. Tramite la piattaforma Google Arts&Culture, ci si può muovere all'interno delle sale esattamente come se si stesse utilizzando Google Maps. Si possono ammirare animali e piante provenienti da ogni parte del mondo e da ogni  epoca storica, come il terribile Tyrannosaurus rex e alcuni tra i protagonisti del celebre film "Una notte al museo".

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The Hidden Wordls of the National Parks è l'iniziativa promossa in collaborazione tra il National Park Service americato e Google Arts&Culture che porta alla scoperta di 5 tra i più famosi parchi nazionali americani. Si può scegliera tra Alaska, Hawaii, New Mexico, Utah e Florida con habitat, climi e paesaggi completamente diversi.

Una volta selezionato il parco, ci si ritroverà immersi nella natura con accanto una guida che spiegherà la storia e le peculiarità del luogo. Assolutamente da non perdere.

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Biblioteca Digitale Mondiale

L'UNESCO ha avuto la grande idea di dare accesso libero alla Biblioteca Digitale Mondiale su Internet. Raccoglie mappe, testi, foto, registrazioni e filmati di tutti i tempi e spiega in sette lingue i gioielli e i cimeli culturali di tutte le biblioteche del pianeta.
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Festival Verdi Home

Festival Verdi Home Streaming, in collaborazione con Unitel e Dynamic, offre da oggi, ogni due giorni, fino al 10 aprile 2020, alcune tra le opere più applaudite prodotte dal Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi: La traviata, Nabucco, Falstaff, Aida, La forza del destino, Il Corsaro, Stiffelio, Don Carlo, Ernani, conanche Rigoletto e Macbeth, questi ultimi tra i prossimi titoli dell’atteso Festival Verdi 2020.
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Lingue

EF English Live

EF English Live mette a disposizione i propri corsi di inglese online. Il servizio è rivolto ai privati. Accedendo alla scuola si potrà usufruire gratuitamente di 2000 ore di contenuti multimediali per l'apprendimento dell'inglese e il miglioramento di reading, writing e speaking, oltre a sezioni specifiche dedicate a Business English, preparazione agli esami TOEFL/TOEIC e inglese per viaggiare.
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Babbel

Babbel offre un mese di corsi di lingua online per gli studenti colpiti dalla chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale. Con un codice coupon gratuito, gli studenti potranno accedere a tutti i contenuti didattici per una lingua a loro scelta tra le 14 offerte dal portale.
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Pillole di LIS

Video lezioni LIS, nelle quali verranno illustrate le basi per una comunicazione efficace con una persona sorda; è un'iniziativa dedicata alle persone che vogliono avvicinarsi a questa lingua, ma anche a professionisti come medici, infermieri, personale sanitario e forze dell’ordine.

Inviando una richiesta all'indirizzo pillolelis@coopsip.it si riceveranno le istruzioni per accedere al servizio su piattaforma Zoom

Loecsen

Hai sempre sognato di comunicare nella lingua parlata nei paesi in cui viaggi, ma ti sembra troppo difficile? Questo sito è pensato per te: in pochi istanti sarai in grado di padroneggiare le principali espressioni. Prova e ne avrai la dimostrazione!
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[IN AGGIORNAMENTO]


Artificial Intelligence

COVID-19 e l'intelligenza artificiale

di Alessio Artista
Tempo di lettura: 3 minuti

Quello che state leggendo non è il solito articolo sul COVID-19. Nei prossimi due minuti non apprenderete quali sono i sintomi, come evitare il contagio o come relazionarvi con gli altri in un momento molto delicato per l’umanità.

La più recente novità sul coronavirus vede come protagonista la multinazionale cinese Alibaba Group. Vi starete chiedendo quale sia la relazione tra una società che si occupa di commercio elettronico e l’attuale emergenza sanitaria; forse che stanno aiutando l’intera umanità a fronteggiare il coronavirus? In parte la risposta è corretta ma non del tutto soddisfacente. Proviamo a capire di che si tratta.

Jack Ma Yun, fondatore di Alibaba Group
Fonte: pixabay.com

Alibaba, tramite l’Alibaba Damo Academy, ha trovato una soluzione innovativa per individuare nel minor tempo possibile la presenza del virus nelle persone, oltre all'efficacia già testata con l'apposito tampone. Grazie all’AI (Artificial Intelligence), i medici riusciranno a individuare il COVID-19 in pochi secondi. Questo metodo viene attuato tramite scansioni tomografiche computerizzate (ovvero TAC) che, grazie ad un algoritmo, individuano l’infezione in soli 20 secondi, contro i 5-15 minuti necessari che servono ad un medico per analizzare una TAC, e con un’accuratezza del 96%. Questa nuova macchina è stata “addestrata” con i dati di oltre 5'000 contagiati. Secondo quanto riferisce Alibaba, questo straordinario strumento è già in funzione ed è stato adottato in oltre 100 ospedali cinesi.

COVID-19 e l'intelligenza artificiale
Fonte: pixabay.com

L’applicazione dell’intelligenza artificiale al sistema sanitario, come in questa situazione, non è di certo il primo caso; basti pensare ad esempio a Microsoft che sta sviluppando dei computer che permetteranno di combattere il cancro riprogrammando le cellule danneggiate.

L’intelligenza artificiale, inoltre, può essere di supporto per le aziende farmaceutiche nel creare nuovi farmaci come il DPS-1181 (nome attuale) formulato da Centaur Chemist. Centaur Chemist è un approccio ideato da Exscentia, la prima azienda farmaceutica ad automatizzare la scoperta di farmaci, che “trasforma la scoperta di farmaci in una serie formalizzata di mosse e in un sistema per apprendere la strategia dagli esperti umani”. Questo ha permesso di creare in soli 12 mesi un farmaco pronto per essere testato sugli esseri umani, riducendo non solo i tempi di creazione ma abbassando notevolmente anche i costi di produzione.

Intelligenza Artificiale
Fonte: pixabay.com

Tutto questo ci porta a dedurre come oggi l'AI, oltre ad apportare dei validi vantaggi nel campo imprenditoriale ed economico, sia un valido supporto anche per il settore sanitario, che mai come in questo momento ne sente l'esigenza per fronteggiare quanto prima l'emergenza dell'intera umanità.

Questo dovrebbe portarci a dare maggior fiducia alla scienza e alle nuove tecnologie come settore principale a guida dello sviluppo dell'umanità. Ovviamente il cammino non è privo di insidie, ma il progresso scientifico e tecnologico potrebbe risolvere problemi di carattere sociale in tempi minori e con costi contenuti.


Pinterest lancia nuovi modi di fare shopping

Il successo di Pinterest: un social in ascesa

Di Antonino Ferro

Tempo di lettura: 3 minuti

Nell’ultimo periodo si è evidenziata in modo sempre più consistente l’importanza dei contenuti visuali nel processo di attrazione, coinvolgimento e conversione di nuovi contatti. Il visual content marketing è il trend del momento. Facebook, Instagram, Snapchat e Pinterest inseriscono costantemente nuove funzionalità per permettere una migliore fruizione di questo tipo di contenuti. Le persone adorano i contenuti visuali. Per questo motivo le performance dei contenuti testuali sono di molto inferiori rispetto a quelle dei contenuti visuali. Questi ultimi hanno maggiori probabilità di condivisione.

Logo Pinterest
Fonte: Pinterest.com

Pinterest, appunto è un social network basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini. Il nome deriva dall'unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse). Pinterest permette agli utenti di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nei siti web in base a temi predefiniti oppure da loro scelti.

La notizia principale è che Pinterest nell’ultimo periodo ha superato Snapchat e si aggiudica il terzo posto dietro Instagram e Facebook. Soprattutto grazie ai nuovi aggiornamenti, il social si è conquistato un posto sempre più appetibile per brand ed inserzionisti. Il sorpasso è stato letto dagli investitori come un chiaro segnale del declino della piattaforma dei messaggini fantasma a favore della piattaforma orientata sulle immagini. Il titolo di Pinterest è balzato del 13% alla pubblicazione del report di eMarketer e continua a guadagnare oggi più del 9%. Secondo l’ultimo rapporto di eMarketer, Pinterest avrebbe superato Snapchat continuando a crescere anche nel mercato italiano. Snapchat nonostante i continui sforzi tecnologici ha iniziato a perdere il suo appeal soprattutto nei confronti degli utenti più giovani. Il numero degli utenti di Pinterest è salito a 82,4 milioni nel 2019, in aumento del 9,1% rispetto all’anno precedente, battendo gli 80,2 milioni di Snapchat con un aumento del 5,9%, secondo le stime del rapporto.

Differenze tra Pinterest e Snapchat a livello di fatturato e crescita negli ultimi anni
Fonte: www.emarketer.com

Le stime di eMarketer per Pinterest e Snapchat si riferiscono a utenti di ogni età che usano il servizio una volta al mese. Nel caso di Pinterest, si considerano gli utenti di Internet che accedono al loro account da qualunque dispositivo; per Snapchat si considera chi accede dalla app mobile.

Nel 2019, Snapchat aveva un lieve vantaggio, per un totale di 80,2 milioni di utilizzatori stimati da eMarketer. Ciò non ha evitato il sorpasso di Pinterest, con 82,4 milioni di utenti stimati l’anno scorso (+9,1%) e 86 milioni previsti per il 2021 (+4%), a coronamento di un periodo positivo per il brand. Anche per Snapchat eMarketer prevede una crescita degli utenti nel 2020, a 83,1 milioni. Ma il gap tra le due piattaforme, dicono gli analisti, continuerà ad allargarsi. Snapchat, dunque, non è in caduta libera, ma la sua debolezza è costituita dal fatto che non riesce ad allargare i suoi spazi e soffre la concorrenza dei servizi alternativi. Uno dei motivi, è che Pinterest è riuscita ad attrarre pubblico tra tutte le fasce di età, mentre l’audience di Snapchat si concentra nella fascia dei più giovani, tra i 18 e i 34 anni. Gli utenti di Pinterest rappresenteranno il 41,1% di tutti gli utenti Usa di social media, mentre Snapchat accentrerà il 39,7%. Percentuali ancora rilevanti ma mentre i numeri di Snapchat non si sposteranno nel corso del 2021, Pinterest accrescerà lievemente il suo share. Secondo Pinterest le ricerche di video ispirazionali sono aumentate del 31% all’interno della piattaforma e sempre più brand puntano sui video come mezzo di intrattenimento, comunicazione e pubblicità. Secondo una stima fornita da CNBC lo scorso dicembre, TikTok è arrivata a circa 625 milioni di utenti su base globale, anche se non sono ancora del tutto chiari i numeri dell’app. La grande forza di Pinterest degli ultimi anni è stata quella di posizionarsi come il più grande e performante social network di ricerca visiva.

Mentre Facebook si trasforma in un’infrastruttura sempre più sociale moltiplicando a dismisura le sue funzioni, YouTube diventa una vera piattaforma di streaming, Pinterest continua a essere coerente con lo scopo per cui era nato, ovvero consentire agli utenti di avere una potentissima piattaforma di ricerca visiva, fenomenale soprattutto nei settori moda, design, food e make-up.

Panoramica applicazione Pinterest e le varie funzionalità
Fonte: Studiosamo.it

Ricerca visiva e shopping rappresentano una combinazione sempre più vincente. Tra gli aggiornamenti più importanti dello scorso anno vi è sicuramente l’aggiornamento e il potenziamento di Pinterest Lens. Un nuovo design per rendere ancora più semplice scattare foto nel mondo reale e caricarle nei propri board, oltre alla possibilità di trovare oggetti di design o di moda sbirciati qua e là in negozi o camminando per strada, che Pinterest Lens è in grado di riconoscere e di trovare qualcosa di simile. Dopo questo aggiornamento quando utilizziamo il tool all’interno di un Pin sulla moda o sull’arredamento di interni per scoprire un prodotto specifico, vediamo comparire dei Pin prodotto acquistabili, ovvero dei Pin con il prezzo attuale del prodotto e un link diretto alla procedura di pagamento finale sul sito del rivenditore.

Un altro strumento si chiama Pinterest Shop diretto all’e-commerce. Un tentativo da parte dell’azienda di trovare una strada sostenibile alla profittabilità. Il titolo dell’azienda ha infatti perso quota dopo che lo scorso trimestre ha mancato gli obiettivi di fatturato. Tuttavia, Pinterest è convinta di poter ridurre le perdite, stimate tra i 10 e i 30 milioni di dollari nel 2019, rispetto a quanto previsto in precedenza, cioè perdite comprese in un intervallo tra i 25 e i 50 milioni di dollari. Secondo Piper Jaffray attualmente il leader in questo settore è Instagram che riesce a raggiungere un pubblico di potenziali clienti più giovani. Le ricerche di video ispirazionali sono aumentate del 31% all’interno della piattaforma e sempre più brand puntano sui video come mezzo di intrattenimento, comunicazione e pubblicità. Per questo l’azienda ha deciso di supportare le aziende per soddisfare questa domanda introducendo nuove funzionalità video che includono:

-Un video tab che permette alle aziende di presentare tutti i propri video in un unico luogo;

-Un aggiornamento dell’uploader che permette di caricare i video direttamente su Pinterest;

-Lifetime analytics con informazioni dei video e statistiche nel tempo;

-Pianificazione dei pin per programmare in anticipo la pubblicazione dei video;

Altro aggiornamento molto interessante per i brand è stato nel 2019 con l’introduzione dei cataloghi. Grazie a questo strumento le aziende hanno l’opportunità di caricare su Pinterest il loro catalogo completo trasformando automaticamente i loro prodotti in Pin prodotto acquistabili.

L’ultima novità, in arrivo in Italia è Pinterest Trends, uno strumento che consente ai brand di comprendere meglio l’andamento dei contenuti su Pinterest, dando statistiche negli ultimi 12 mesi dei termini più cercati. Uno strumento in prospettiva utilissimo per ricerche di mercato e per accedere a dati utilissimi sul comportamento degli utenti permettendo alle aziende di capire meglio quali sono le aree in cui investire di più e allocare il maggior budget delle campagne.

Individuare gusti, preferenze e interessi grazie a dati che vengono messi per la prima volta a disposizione dei brand è l’obiettivo di Pinterest che si trasforma sempre più in un hub dalle potenzialità infinite per i marchi a metà tra Google e Amazon in grado di interpretare gli utenti a 360 gradi.


Amazon e il suo Marketplace

Novità in cas(s)a Amazon

di Laura Marina Popa
Tempo di lettura: 2 minuti

Amazon da anni sta investendo in ricerca sui metodi di pagamento; sta lavorando ad un nuovo sistema che permette di acquistare i suoi prodotti attraverso la scansione del proprio palmo della mano e intanto, in Italia, sta testando la possibilità di dilazionare i pagamenti a tasso zero.

Questa funzione era già presente in altri paesi quali, Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Germania.

Per il momento il colosso americano dell'e-commerce non ha ancora diffuso un comunicato ufficiale, ma la notizia appare fondata alla luce dell’opzione presente in riferimento all’acquisto di alcuni prodotti con il metodo “Pagamento a rate mensili” e alla pubblicazione di una pagina sui “Termini e condizioni dei pagamenti a rate”.

L’opzione però presenta dei limiti. Infatti, non solo al momento è disponibile solamente per un campione di utenti, ma anche solo per determinati prodotti:

  • Prodotti nuovi (Amazon Warehouse Deals esclusi)
  • Dispositivi Amazon nuovi
  • Dispositivi Amazon certificati.
Amazon offre l'opzione dei pagamenti a rate
Fonte: iGizmo.it

 

Anche l’utente deve possedere una serie di requisiti per acquistare un prodotto su Amazon pagandolo a rate:

  • Residente in Italia
  • Account it attivo da almeno 1 anno
  • “Una buona cronologia di pagamenti su Amazon.it”, come si legge sul sito: vale a dire che occorre aver acquistato spesso sul marketplace
  • Possedere una carta di credito o di debito MasterCard, VISA o American Express. Escluse le carte prepagate e il circuito Maestro.

Una volta che si è usufruito del pagamento rateale, non sarà possibile dilazionare ulteriori acquisti finché l'utente non avrà finito di pagare le rate della precedente transazione.

La dilazione di pagamento consiste in cinque rate mensili comprese di Iva e senza alcun interesse o onore finanziario. I costi di spedizione vengono inclusi nella prima rata il cui pagamento avverrà il giorno della spedizione del collo, le successive saranno addebitate ogni 30 giorni a partire dalla prima.

L'utente non può chiedere una suddivisione differente dell'importo da pagare, ma può decidere di saldare in anticipo le rate in qualsiasi momento.

Chissà se Amazon con questa nuova strategia riuscirà a conquistarsi una fetta di mercato più grande di quella che già possiede.

Infatti, è uno dei pochi marketplace che consente di pagare in comode rate il che fa sì che si distingua dagli altri e-commerce, inoltre è provato che questo metodo di pagamento riesce garantisce una maggiore accessibilità ai certe tipologie di prodotti.

Amazon e il suo Marketplace
Fonte: TuttoTech.net

Voi ne fate parte di quel campione di utenti che ha accesso a questa nuova modalità? Inserisci un prodotto nel carrello e controlla se compare la dicitura: “Paga in 5 rate mensili da xx,xx €”.


Reparto frutta e verdura

Esselunga: il nuovo concept di superstore a Brescia

di Ketty Ilacqua
Tempo di lettura: 3 minuti

Esattamente dopo 62 anni dall’inaugurazione del primo supermercato Esselunga, quello di viale Regina Giovanna, a Milano, apre il superstore di via Triumplina a Brescia. Così Sami Kahale, il Direttore Generale della S.p.A, Gabriele Villa, Direttore Commerciale e di Produzione e Roberto Selva, Chief Marketing e Customer Officer, hanno guidato i giornalisti nell’ampia superficie del nuovo punto di vendita, mostrando loro la forte innovazione dello stesso.

Reparto frutta e verdura
Fonte: fruitbookmagazine.it

Infatti in questi 4.600 metri quadri di superficie, la prima area in cui il consumatore viene accolto non vede presenti le casse, ma un unico grande settore definito da Kahale come “food center integrato”, composto in sequenza dal Bar Atlantic, con la caffetteria, il banco take away e la cucina a vista in cui è possibile osservare la preparazione delle ricette Esselunga; la pasticceria Elisenda, che offre una linea di dolci di alta qualità creati in collaborazione con i fratelli Cerea, proprietari del ristorante stellato Da Vittorio; il reparto Pane e Dolci con panificatori che impastano e sfornano pane e focacce durante l’intera giornata, e la Gastronomia dove ogni giorno vengono cucinate numerose ricette.

Panettieri all'interno del reparto dell'esselunga
Fonte: instoremag.it

Vera rivoluzione del punto vendita è l’eliminazione di un percorso obbligato. Difatti è stato creato un percorso veloce che si addentra nell’area vendita e che inizia dal reparto dell’ortofrutta, girando praticamente intorno al food center integrato, quindi passando per il banco del pane, un corridoio dedicato ai freschi, fino ad arrivare alla gastronomia e poi concludersi alla barriera casse. Frutta e verdura la vediamo collocata in espositori bassi che ricordano il classico banco del mercato rionale, oltre al fatto che la stessa proviene da produttori locali e permette di avere una filiera corta, basata sul localismo. Troviamo poi insalate complete, macedonie e estratti o sandwich per soddisfare il bisogno di una pausa fresca e veloce.

Mappa Esselunga per trovare i vari reparti
Fonte: instoremag.it

Questa attenzione ai freschi e freschissimi si rivede anche nella pescheria con personale che offre pesce fresco e già pulito. Tutto ciò valorizza il concetto di food company su cui l’azienda ha deciso di puntare.

Altra caratteristica dello store è quella della creazione di veri e propri “shop in shop”, quali la Parafarmacia, il reparto Surgelati che si configura come un percorso semi-chiuso, l’area dedicata al Pet Food e l’Enoteca, ampiamente fornita e dotata di un “sommelier virtuale” che aiuta il consumatore nella scelta. A stagliarsi al centro del punto vendita infine, una corsia trasversale dedicata alle promozioni: questa divide diagonalmente il punto vendita, rendendo le promo diffuse in tutti i reparti.

Esselunga Enoteca
Fonte: distribuzionemoderna.info

Per venire incontro alla richiesta di una spesa veloce sono state inserite casse sia tradizionali che self-scanning e self-payment, oltre al punto Clicca e Vai che permette di ordinare la spesa online e ritirarla direttamente in macchina senza nessun costo aggiuntivo.

E la sostenibilità? Esselunga ha pensato anche a questo, e lo ha fatto tramite l’eco-compattatore di bottiglie in plastica Pet posto nell’area ecologica, che ricompensa i clienti tramite un buono spesa di 0,10 euro ogni 10 bottiglie conferite. Inoltre non è stato tralasciato l’aspetto legato al risparmio energetico, per cui sono state adottate innovative soluzioni tecnologiche, che permettono di soddisfare i requisiti per la certificazione in classe energetica A.

 


UBUNTU E IL MONDO OPEN SOURCE

di Erica Lo Verso
Tempo di lettura: 3 minuti

Quindici anni fa nasceva il sistema operativo open source più scaricato al mondo: Ubuntu. Ideato da Mark Shuttleworth  e creato dalla comunità open source e dalla società Canonical, come nuova versione Linux basata su Debian, ha ottenuto sin dagli esordi un successo inarrestabile, diventando uno dei leader del settore.

Fonte: bhmpics.com

Per chi avesse poca familiarità con questo programma, sarebbe utile ricordare le sue caratteristiche principali: è un software prevalentemente libero, quindi accessibile a tutti perché è gratuito, facile da usare e collaborativo.
«Crediamo nell'informatica per tutti, veloce ed efficace» affermano i suoi collaboratori. Il software, infatti, presenta un’interfaccia semplice e intuitiva e una serie completa di toolsutili per operare in ambienti sia domestici che aziendali, senza dover pagare diritti di licenza.

«Ubuntu: Linux per gli esseri umani» non è solo uno slogan avvincente ma una filosofia di vita. Il nome Ubuntu infatti nella cultura sub-sahariana significa letteralmente “Io sono perché siamo” e si basa sui più nobili rapporti umani di lealtà e reciprocità. Questi principi costituiscono il DNA del sistema operativo che favorisce appunto le relazioni interpersonali attraverso la condivisione e la collaborazione nelle attività di sviluppo, documentazione, traduzione e supporto orientate a migliorare il sistema.

Fonte: linuxday.it

Oggi celebriamo l’anniversario di un programma che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del software libero, che è presente su tutti i computer più popolari  (soprattutto sui computer desktop ma anche su server, smartphone, tablet, netbook e dispositivi IoT) ottenendo nel corso del tempo critiche positive e riconoscimenti significativi (migliore distribuzione nella LinuxWorld Conference and Expo nel 2005, Infoworld Bossie Award come miglior sistema operativo open source nel 2007, miglior distribuzione del Readers’ Choice Awards di Linux Journal nel 2011) e che oggi viene utilizzato ogni giorno da 20 milioni di persone in tutto il mondo.

Ogni quarto sabato di ottobre, dal 2001 a oggi, si celebra il Linux Day, attraverso vari eventi, per promuovere la libertà digitale, la condivisione e la cultura aperta veicolate dal software libero. Pertanto, quest’anno l’appuntamento è fissato per sabato prossimo, 26 ottobre e sul sito ufficiale vengono fornite indicazioni precise per organizzare un evento nella propria città. A proposito: sapevate che Torino è la città più open source d’Italia?!

Inoltre, questo è un mese di interessanti novità per l’azienda: sono in atto aggiornamenti per le versioni Ubuntu 18.04 LTS (Bionic Beaver) e Ubuntu 16.04 LTS (Xenial Xerus) per aumentare la sicurezza del sistema e parallelamente è arrivato anche Ubuntu 19.10 (Eoan Ermine) introducendo i driver NVIDIA nell’immagine ISO (favorendo soprattutto gli appassionati di videogiochi), il file system ZFS, nuovi temi e impostazioni (es. luce notturna), GNOME 3.34(permette migliori  prestazioni anche su hardware meno recenti) e tanto altro che potrete cogliere e praticare acquisendo questa nuova versione. Non essendo però una LTS release, la nuova versione di Ubuntu sarà supportata per soli 9 mesi, quindi fino a luglio 2020. «Nei 15 anni dalla prima release, abbiamo visto Ubuntu crescere dal desktop sino a diventare una piattaforma di scelta attraverso il cloud pubblico, infrastrutture open, IoT e IA» ha affermato il CEO di Canonical, Mark Shuttleworth, che aggiungendo che «con la release 19.10, Ubuntu continua a offrire un forte supporto, sicurezza e una grande efficienza a imprese, sviluppatori e, in generale, a tutta la community». Nel frattempo si parla già della prossima release: Ubuntu 20.04 LTS (Focal Fossa), sempre con ZFS e il nuovo GNOME 3.36, che inizierà ad essere sviluppato il prossimo 24 ottobre e lanciato ufficialmente il 23 aprile 2020.

Fonte: ubuntubuzz.com

Che dire? Non c’è mai limite all’innovazione e Ubuntu ci dà la possibilità di essere protagonisti del cambiamento entrando a far parte della community in modo da contribuire allo sviluppo tecnologico e far godere tutti quanti dei benefici che ne derivano.

«Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?» (Nelson Mandela)


GIORNATA NAZIONALE DEL MERITO

di Anna Lo Coco
Tempo di lettura: 3 minuti

Martedì 8 ottobre si è tenuta la Terza Giornata Nazionale del Merito presso la sede del Centro Filologico Milanese ideata dal Forum della Meritocrazia in collaborazione con CFMT- Centro di Formazione Management del Terziario.
Durante la giornata si è parlato di come il merito sia importante, anzi fondamentale, sia per le strategie di business delle varie aziende sia nel mondo della formazione.

Ad aprire il convegno è M. Cristina Origlia, presidente di FdM, che ha fatto presente come il destino dell’Italia è da costruire tramite delle strategie economiche e politiche accompagnate dalla trasformazione culturale, che sicuramente aiuta il paese a ricostruire le proprie virtù civiche.

Dopo una breve introduzione prende la parola Silvia Pugi, consigliere CFMT e direttore CSR di Manageritalia che ribadisce il ruolo della meritocrazia come uno dei fattori chiave per il successo di un’azienda.
L’obiettivo di quest’ultima, infatti, è innovare e l’innovazione porta dietro di sè merito e competenza, senza queste due parole chiave l’azienda non può avere successo.
Viene poi affrontato il tema della “fuga dei cervelli” che potrebbe essere evitata creando delle opportunità che permettono ai giovani di rimanere in Italia. A tal proposito vengono esposti i progetti portati avanti, uno di questi è Big, un business game che crea un confronto tra studenti e managers per dar vita a nuove idee.

In seguito prende la parola Mario Vanni, Capo di Gabinetto del Sindaco nel Comune di Milano, che elogia Milano come una città che compete e che si preoccupa che nessuno rimanga indietro. Milano come una città che accetta il merito.

Subito dopo M.Cristina Origlia dà il via ad una conversazione tra Alessandra Perrazzella, vice direttrice di Banca Italia, ed Enrico Cerreda, AD IBM Italia, sul tema del merito come mindset per innovare.

Alessandra Pezzarella si concentra su ciò che manca in Italia rispetto all’estero: l’entusiasmo, ovvero “la scintilla che scatta dentro”.
Per ritrovare questo bisognerebbe mettere da parte gli interessi individualisti ed agire per il bene comune, cercando di allargare lo sguardo e di superare una serie di egoismi che ogni individuo si porta dentro.

Enrico Cerreda sottolinea invece l’importanza dei dati, che sono al centro di ogni decisione aziendale ma anche formativa.

Entrambi parlano di innovazione e trasformazione tecnologica. Nel mondo bancario iniziano ad entrare degli ingegneri per riuscire a controllare questa trasformazione e per cercare dei nuovi spunti ed innovare grazie ad essa. IBM, dal suo canto, sta puntando alla creazione di centri europei che facciano da interfaccia tra clienti e le nuove tecnologie.

“ L’avvento della tecnologia cambia il modo di vigilare” – Alessandra Perrazzella

Inoltre Cereda afferma che bisognerebbe avere una maggiore consapevolezza delle competenze che gli italiani hanno rispetto al resto del mondo, perché possono fare la differenza.

“Dobbiamo avere la consapevolezza delle nostre capacità che sono uniche” – Enrico Cereda

Alessandra Perrazzelli apre il tema dell’inclusione affermando che il merito va di pari passo con essa.

“L’inclusione porta ricchezza all’azienda, perché la diversità porta ricchezza alle nostre aziende” – Enrico Cereda

A tal proposito IBM negli USA è riuscito a formare tantissimi ragazzi che non avevano la possibilità di iscriversi all’università, dandogli l'opportunità di inserirsi all’interno di aziende.

La parola passa a Mattia Adani, consigliere FdM, che tramite la misurazione di determinati indicatori, come il meritometro, e confrontandola con gli altri paesi europei, ha dimostrato come l’Italia debba ancora lavorare per diminuire la disuguaglianza e concentrarsi sul merito.
Sicuramente la meritocrazia è sempre più urgente ed è una battaglia di lungo termine.

Luca Peyrano, CEO di Elite, ha parlato di come la cultura imprenditoriale italiana sia forte ma non sempre aperta al cambiamento per questo si sta pensando di fare degli investimenti sugli imprenditori facendoli avvicinare sempre di più alla meritocrazia, mettendo a loro disposizione capacità e competenze che li aiutino a crescere.

“Meritocrazia è saper fallire per poi sapersi riprendere” – Roberta Guaineri
(Assessore al Turismo, Sport e Qualità della vita comune di Milano)

Si conclude con la squadra del forum della meritocrazia che ribadisce l’importanza della società civile per avere un impatto positivo, perché “più siamo, più contiamo!”.

 


RETAIL DESIGN 2019: LE DIMENSIONI FISICHE NELL'ERA DIGITALE

di Marta Candito

Tempo di lettura: 4 minuti

Il 13 giugno 2019 si è svolto, presso il Campus dell’Università degli studi di Parma, il workshop: “Retail Design: Le dimensioni fisiche nell’era digitale” a cura del RetaiLab, laboratorio di ricerca sulla distribuzione interno all’università.

Come ogni anno, il team Oikosmos ha partecipato attivamente all’evento curandone alcuni aspetti organizzativi.

Una giornata ricca di spunti di riflessione sull’importanza della fisicità in un contesto come quello odierno, dove digitalizzazione è la parola d’ordine.

Layout, attrezzature, display, packaging continuano ad essere elementi preziosi su cui l’impresa deve lavorare per riuscire ad instaurare una relazione di fiducia e fedeltà con il consumatore.

Durante il workshop, moderato da Luigi Rubinelli, direttore di RetailWatch, i docenti del RetaiLab hanno avuto l’occasione di esporre i risultati delle proprie ricerche nonché di confrontarsi con imprese e professionisti.

Dopo un breve "Welcome Coffee", Gaetano Aiello, presidente dell’Accademia Nazionale di Economia Aziendale, ha aperto il convegno soffermando la propria attenzione sul  fenomeno dei prodotti cosiddetti italian sounding e sull’importanza del “made in”. A seguire, la professoressa Cristina Ziliani ed il professore Davide Pellegrini hanno illustrato i punti salienti del corso di laurea di Trade and Consumer Marketing e del lavoro che quotidianamente viene svolto all’interno del laboratorio del RetaiLab.

A prendere la parola è stato poi Sigurdur Thorsteinsson, partner di Design Group Italia, il quale ha cercato di fare luce sul ruolo che la tecnologia gioca nel processo d’innovazione.

“La tecnologia è un elemento che aiuta e facilita il cambiamento ma non si può pensare che sia la base dello stesso” spiega Thorsteinsson durante il suo intervento. E’ importante infatti non dimenticare che a scegliere sono i consumatori e che gli stessi si orientano verso scelte emotive e irrazionali alle quali poi cercano di aggiungere un velo di razionalità. In un contesto come quello odierno lo sviluppo della tecnologia contribuisce a rafforzare il fattore umano e, quindi, la risposta per le imprese sembra essere solo una: il Design Thinking.

Il convegno è proseguito poi con la presentazione della ricerca svolta dalle professoresse Tania Vergura e Beatrice Luceri sull’impatto che il packaging esercita sulle scelte del consumatore.

Tra le componenti del pack, il materiale è sicuramente quello che più incide sulla valutazione del prodotto. Il consumatore è, infatti, abituato ad associare determinati nessi al materiale.

Focalizzando l’attenzione sui principali materiali utilizzati in sei diverse categorie di alimenti e sull’importanza associata da parte dei consumatori al fattore della sostenibilità ambientale, i risultati della ricerca dimostrano che molto spesso le risposte emotive non sono sempre perfettamente allineate con le risposte cognitive. Questo implica che l’impresa debba conoscere entrambe le risposte e assumere le decisioni sulla base delle stesse. Saper emozionare e il rispetto per l’ambiente diventano così le due chiavi per un packaging di successo.

L’importanza del packaging, quale driver di scelta, è stata poi ripresa nella seconda parte dell’evento, dove l’attenzione si è spostata sul mondo dei freschi e dell’ortofrutta.

A riguardo, dall’intervento del professore Guido Cristini e della professoressa Silvia Bellini è emerso che la presenza di informazioni sui prodotti, quali ad esempio il grado di maturità degli stessi, aiuti il consumatore ad effettuare una scelta più consapevole. Questo contribuisce ad evitare che il consumatore si disorienti e rinunci all’acquisto.

Il compito dell’impresa diventa pertanto, riuscire a rispondere attraverso il packaging alle due esigenze del consumatore: minimizzare il tempo dedicato alla scelta del prodotto e raccogliere informazioni dettagliate sullo stesso. Secondo la professoressa Silvia Bellini questa duplice anima del consumatore può essere soddisfatta dallo “smartpack”.

Nella parte finale del convegno, la sostenibilità ambientale ha assunto un ruolo centrale. Packaging e sostenibilità, al giorno d’oggi non possono essere due aspetti scollegati. In un contesto dove il consumatore mostra una sempre più accentuata sensibilità per l’ambiente è imprescindibile per le imprese pensare di sottovalutare in fase di progettazione del packaging aspetti quali la tipologia di materiale, la quantità e le modalità di smaltimento dello stesso.

A tal proposito interessante è evidenziare l’attenzione che Coop Italia ha da 10 anni riservato all’ambiente e con la sua campagna Coop for Kyoto, il cui successo è confermato dal crescente numero di aziende coinvolte, da 30 a 400.

Infine a prendere la parola è il professore Edoardo Sabbadin, il quale attraverso un breve e divertente gioco ha cercato di fare il punto della situazione e colto i temi che si presume saranno il centro d’interesse dei prossimi anni.