Riconversione produttiva causa Covid-19

Articolo di Erica Lo Verso
Tempo di lettura: 3 minuti

La pandemia legata al Covid-19 ha messo a dura prova l’intera umanità e le istituzioni sanitarie, che per continuare a proteggerci hanno bisogno della nostra collaborazione. A tal proposito, fortunatamente non sono mancate azioni di solidarietà, né da parte dei cittadini (le donazioni raccolte sono state fondamentali per la realizzazione di nuovi reparti di terapia intensiva) né tanto meno da parte delle imprese, che si sono prontamente mosse per la fornitura del materiale necessario per contenere quanto più possibile i rischi legati alla diffusione del virus.

Tra i contributi più recenti, vi è quello di Apple: dopo essere riuscita finora a distribuire in tutto il mondo oltre 20 milioni di mascherine, l’amministratore delegato Tim Cook ha annunciato il 5 aprile, attraverso un video-messaggio sul proprio profilo Twitter, che l’azienda produrrà un milione di schermi facciali protettivi a settimana per gli operatori sanitari degli Stati Uniti (inclusa questa appena conclusa). Nel video, il CEO spiega che ogni confezione contiene cento scudi facciali che possono essere assemblati in meno di due minuti e sono pienamente regolabili. La prima consegna è stata inviata a una serie di ospedali nella Santa Clara Valley la settimana precedente riscontrando feedback molto positivi da parte dei medici. Attualmente tali protezioni sono destinate agli Stati Uniti ma l’obiettivo è di estendere la distribuzione anche in altri Paesi.

Per Apple – conclude Cook – questo è un lavoro di amore e gratitudine e continueremo a condividere più dei nostri sforzi col tempo”.

Non solo Apple ma tantissime fabbriche e aziende del mondo, grandi e piccole, di ogni settore industriale, si sono impegnate per affrontare l’emergenza del nuovo Coronavirus, riconvertendo momentaneamente il loro core business per la produzione di dispositivi protettivi per prevenire il contagio da Coronavirus.

Nel nostro Paese, anche grazie agli incentivi forniti dal Governo con il Decreto “Cura Italia”, in relazione alle agevolazioni per le imprese che producono dispositivi di protezione individuale e medicali, le associazioni di settore si sono mobilitate in questa direzione: il 23 marzo, Confindustria Moda ha lanciato una campagna per raccogliere le candidature delle aziende del tessile-moda per riconvertire la produzione in quella di mascherine. Le aziende interessate sono tenute a presentare un’autocertificazione attestando i requisiti richiesti per avviare la produzione.

Molte aziende, soprattutto nel settore manifatturiero e tessile, hanno iniziato a muoversi per questa riconversione industriale. Il Commissario Domenico Arcuri ha annunciato che “180 aziende delle Camere della moda si sono messe insieme ed hanno creato due filiere per produrre due milioni al giorno di mascherine”. Tra queste vi sono grandi nomi come Fendi, Armani, Gucci, Ferragamo, Celine, Valentino e Prada (alcuni dei quali hanno prodotto anche migliaia di camici) ma contributi rilevanti arrivano anche dal fast fashion (H&M, Zara), oltre che da piccole aziende come Modaimpresa, impegnata nella produzione di 10 mila mascherine protettive con filtro al giorno.

Contestualmente, l’azienda cosmetica Davines, il gruppo LVHM e la partnership Bulgari-ICR  hanno permesso la distribuzione di grandi quantità di gel disinfettante per le mani, il quale viene fornito anche dai produttori di bevande alcoliche come Bacardi e Assodistil.

Per quanto riguarda i ventilatori polmonari, gli ingegneri di Fca e Ferrari collaborano con la Siare Engineering - l’unica azienda italiana produttrice di respiratori necessari per i pazienti nelle terapie intensive e commissionata dal Governo per la produzione di 500 ventilatori al mese per quattro mesi - per aiutarli a raddoppiare la produttività.

Fonte: Eurosport

Un ulteriore contributo da parte di Ferrari nella lotta al Covid-19 riguarda il progetto “Back on Track”, realizzato con la collaborazione di un pool di virologi ed esperti e patrocinato dalla Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di mettere a disposizione della comunità le pratiche più avanzate per la difesa della salute dei lavoratori al riavvio dell’attività produttiva. Infatti, attraverso esami e un’App apposita, l’azienda cerca di monitorare lo stato di salute dei suoi collaboratori e disporre di tutte le misure necessarie per il trattamento del paziente in caso di positività. Il progetto prevede questo e tanto altro che fa sì che “Ferrari si prende cura della risorsa più preziosa, le proprie persone, facilitando un ritorno alla vita lavorativa il più possibile sicuro e sereno” (come riporta una nota aziendale).

Tutti i casi citati (e tanti altri ancora) sono accomunati dal fatto che le aziende, in questo momento di difficoltà, stanno adattando il proprio business per far fronte a questa “straordinaria” emergenza sanitaria, per tutelare la salute dei cittadini, che oggi più che mai è l’obiettivo primario da raggiungere.


McDonald's e Audi

Coronavirus: nuovi loghi per le aziende

di Roberto Faraci
tempo di lettura: 3 minuti

In questi giorni stiamo vivendo un momento particolarmente difficile. Questa terribile pandemia, causata dal Covid-19, ci costringe ad attuare un unico, quanto vitale, comportamento: restare a casa per rimanere uniti. Sembra quasi un ossimoro, eppure è la triste realtà. Ma così come noi, improvvisamente, siamo chiamati a cambiare le nostri abitudini quotidiane, rinunciando a molti dei piaceri della vita, anche le grandi aziende si adeguano.

Coronavirus e Real-time Marketing

Il Real-time Marketing è la capacità di un’azienda di reagire e rispondere velocemente a stimoli ed eventi esterni. L’obiettivo è monitorare quelle tendenze che sono di interesse collettivo in un determinato periodo, e successivamente cavalcarne l’onda, semplicemente perché la gente ne parla. Il Covid-19, seppur ne faremmo volentieri a meno, purtroppo non è uno di quei trend che dura qualche giorno, o al più qualche settimana. Questo isolamento, che poi diverrà “convivenza”, per citare il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è destinato a durare ancora per molto tempo, e probabilmente sarà la ragione per cui ricorderemo sempre questo 2020.

Raramente capita di vedere un episodio di Real-time Marketing alla portata di tutti. Per intenderci, il famoso discorso di Greta Thumberg alle Nazioni Unite, riassumibile con “Right here, right now”, è stato remixato e introdotto in numerosi contesti, ma chiaramente doveva esserci una coerenza di fondo. Oppure, si pensi al complottismo sulla terra piatta, in quell'occasione ad essere geniale fu la campagna di Risiko, con la foto della mappa da gioco e la scritta “Caso chiuso!”. Il Covid-19 sta segnando la vita di tutti noi, e, proprio per questo, il Real-time Marketing non è, come nella maggior parte dei casi, un semplice post o una serie di stories su Instagram. Le aziende, per promuovere il distanziamento sociale ed esortare le persone a rimanere a casa, hanno modificato i loro loghi!

Da McDonald’s a Coca Cola, Da Audi a Volskwagen

Tra i marchi celebri meritano una menzione speciale:

  • McDonald’s, che ha modificato il proprio logo distanziando i due estremi della nota “M”.
  • Audi, che ha staccato i suoi celebri quattro cerchi, commentando così su Facebook: “Prendere le distanze, ma stando insieme”.
McDonald's e Audi
Fonte: tg24.sky.it
  • Coca Cola, che si è fatta notare con un digital signage pubblicato nella deserta Times Square, nella bellissima New York. Il noto marchio, oltre a distanziare maggiormente le lettere del suo logo, metteva in risalto lo slogan “Stare separati è il modo migliore per rimanere in contatto”. Coca Cola ha anche deciso di rinunciare agli investimenti pubblicitari previsti per aprile, anche in Italia, decidendo di reinvestire queste somme di denaro in donazioni a chi combatte questa pandemia.
  • Volskwagen, altro marchio automobilistico, ha distanziato la “V” e la “W
  • Milan, che ha separato i tre colori diversi del suo logo (nero, rosso e bianco). “Distance is the new strength”, conclude la società rossonera.
  • Chiquita, il noto marchio delle banane, ha fatto sparire dal suo logo la signorina Chiquita, l’iconica donna rappresentata con un cesto di frutti in testa: “Io sono già a casa. Per favore fate lo stesso anche voi e proteggete voi stessi”.

L’importanza del messaggio

Non solo, quindi, politici, autorità sanitarie, calciatori e vip di ogni genere. Anche le aziende si sono messe in gioco per promuovere il distanziamento sociale, e lo hanno fatto con azioni di marketing semplici ma per nulla banali. “Personalmente stimo molto le aziende che in questo momento stanno adottando comportamenti socialmente importanti.” – così ha affermato il pubblicitario Lorenzo Marini. L’intenzione, da parte di queste aziende, di lanciare messaggi di vicinanza, empatia e condivisione emotiva, è riuscita perfettamente.

coca cola
Fonte: artwave.it

Dal mio punto di vista, queste azioni di Real-time Marketing hanno una valenza molto più forte di quel che si può immaginare. Pensate ad un consumatore fedelissimo a Coca Cola, oppure ad un uomo che non comprerebbe mai un'altra auto che non sia l’Audi, o ancora ad un tifoso sfegatato del Milan. Il senso di appartenenza verso il brand di fiducia può essere così forte da convincere, magari, anche tutti coloro che ancora oggi non hanno capito a pieno la gravità della situazione.

#StayHome #Restateacasa

 


#iorestoacasa

#IoLoFaccioACasa il digital mood che sta invadendo i social

di Laura Marina Popa
tempo di lettura: 3 minuti

#IoLoFaccioACasa, un hashtag e 10.000 influencer coinvolti nell'iniziativa per trascorrere le giornate a casa in modalità digital.
Parlando di Influencer Marketing è immediata l’associazione di quest’attività con la sponsorizzazione di prodotti o servizi. Gli influencer ricoprono un ruolo ben più elevato della sola sponsorizzazione di prodotti quando riescono ad utilizzare la loro influenza per lanciare messaggi a sfondo sociale.

La call to action #IoLoFaccioACasa, promossa da diversi brand e a cura di creator italiani, è un “raccoglitore” di contenuti attraverso il quale poter condividere attività da fare direttamente da casa.

Fonte: Engage

Si tratta di un’iniziativa gratuita promossa dai principali player italiani dell’IM per supportare le indicazioni governative. Tra i promotori dell’iniziativa Buzzoole, Flu, FUSE e OpenBox, cui si aggiungono le agenzie media di Omnicom Media Group con le sigle OMD, PHD, Hearts&Science e Omni@ e di WPP con la media holding GroupM e le sue agenzie Mindshare, MediaCom, Wavemaker e molti altri.

In questa particolare situazione, gli influencer per la capacità di raggiungere in modo rapido, coinvolgente ed incisivo diverse fasce d’età, rappresentano un ottimo mezzo per sensibilizzare la campagna. Si vuole dare un supporto ad amplificare le indicazioni degli enti istituzionali per creare un senso di responsabilità diffusa, perché restare a casa non è mai stato così necessario.

Al centro di questa campagna c’è l’idea che si può stare a casa, ma continuando a divertirsi, lavorare, studiare, coltivare le proprie passioni o scoprirne nuove.

Per farlo si stanno coinvolgendo migliaia di creators, chiedendo loro di realizzare contenuti utili per chi si trova in casa.

La campagna, partita il 13 marzo, si è sviluppata con l’apertura del profilo Instagram @IoLoFaccioACasa e la Pagina Facebook volti a presentare l’iniziativa e annunciare il palinsesto di dirette dei creators coinvolti, la condivisione dei post e delle storie.

Pagina Instagram
Fonte: Instagram

Sono stati messi a disposizione dei filtri realizzati ad hoc e numerosi sono i post e le storie che stanno animando il profilo con l’hashtag #IoLoFaccioACasa. Altrettanto numerose sono le accezioni a questo tag che mantengono la struttura #ioXXXacasa, come ad esempio #IoMiAllenoACasa o #IoMiDivertoACasa.

Nonostante la situazione drammatica che stiamo vivendo ed affrontando, i social e la forza della condivisione positiva possono essere un ottimo mezzo per sentirci tutti più vicini e abbattere la barriera della lontananza fisica. Non ci resta altro che condividere i nostri momenti e raggruppare il tutto in un grande #IoLoFaccioACasa.


#IOSTOACASA ma con piacere! [In Aggiornamento!]

Problemi a far passare il tempo?
La quarantena ai tempi di internet potrebbe non essere così dura, basta sapere cosa googlare!
Non mancano infatti pass gratuiti, video lezioni, piattaforme di e-learning e contenuti vari, messi a disposizione di tutti da molte aziende. Ognuno di voi può trovare ciò che più gli piace, ma se qualcosa vi dovesse sfuggire, non preoccupatevi!

Abbiamo creato un archivio dove conserveremo tutti gli accessi e i preziosi link di decine di iniziative di questo genere: dall’e-learning all’infotainment, dal video streaming ai pass cultura. Lo aggiorneremo insieme a voi e grazie alle vostre segnalazioni direttamente nelle stories del nostro profilo Instagram!

#IOSTOACASA ma con piacere!

 

E-Learning

Free Masterclass di NinjaAcademy

Vuoi utilizzare il tempo in casa per approfondire e accrescere il tuo bagaglio di competenze digitali? Parti da qui: una serie di masterclass gratuite di Ninja Academy, a tua disposizione subito, come primo step di un percorso che potrebbe perfino portarti ad una certificazione riconosciuta.
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Web Marketing Festival

Tutte le videoregistrazioni degli interventi formativi del WMF2019, oltre 500 speech gratuiti, disponibili sull'account Youtube del WMF
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WID | Work In Digital

WID, l'accademia online per imparare a usare i social con chi ne ha fatto un lavoro di successo, regala uno dei suoi corsi semplicemente iscrivendosi qui! Basta selezionare il corso in omaggio di proprio gradimento, in sede di registrazione!

Informazione/Intrattenimento

Kindle Unlimited

Amazon mette a disposizione letture illimitate su qualsiasi dispositivo. Approfitta dei vantaggi offerti da un accesso illimitato a oltre 1 milione di eBook su qualsiasi dispositivo

In particolare ti segnaliamo i grandi classici della letteratura disponibili per le opere straniere anche il lingua originale. Gli eBook sono scaricabili gratuitamente in qualsiasi momento!

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Condé Nast Italia

Un'iniziativa di solidarietà per i lettori. Dal 13 marzo Vogue, GQ, Wired, AD, La Cucina Italiana e Traveller si possono scaricare senza costi dalle relative app. Inoltre, La Scuola de La Cucina Italiana offre un free pass di tre mesi per i suoi corsi online.

Per scaricare la tua copia gratuita di VOGUE, vai sulla App, clicchi su “Free Pass”, registri il tuo account e inserisci il codice VOGUE4YOU.

Per leggere gratuitamente le copie digitali di tutte le altre testate di Condé Nast, basta scarica la copia digitale dall’app del magazine ed inserire i seguenti codici:

  • VF4YOU per Vanity Fair
  • LCI4YOU per La Cucina Italiana
  • Wired4YOU per Wired
  • GQ4YOU per GQ
  • AD4YOU per AD
  • TRAVELLER4YOU per Traveller.

Le app dei magazine si possono scaricare su App Store e su Google Play

Bookabook

Fino al 3 aprile regala un libro in formato digitale tra una selezione di titoli. Per ricevere il vostro ebook è sufficiente inserire il codice “leggereacasa” senza le virgolette al momento dell’acquisto.
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KeepOn Live: #StayON Perché l’arte non può finire

KeepOn Live, l’associazione di categoria dei live club e dei festival italiani, ha lanciato #StayON: un palinsesto di concerti in streaming con una line up indie di tutto rispetto, che si aggiorna di ora in ora con numerose adesioni. Da Antonio Di Martino a Fadi, da Guido Catalano a Eugenio in Via di Gioia. Ognuno dalla propria casa, ma in diretta dai canali social dei locali che tutti i giorni fanno musica e cultura. Se non si può andare nei club, sono i club a entrare nelle case. A ogni diretta sarà associato un link a sostegno di campagne territoriali per raccolte fondi dedicate agli ospedali e alla Protezione Civile. Sul sito è possibile consultare date e orari, con l’archivio delle dirette streaming.
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Mondadori Store

Mondadori favorisce la diffusione della cultura offrendo quasi 38.000 Ebook gratuiti, scaricabili direttamente dal proprio sito

Una volta selezionato il titolo che si desidera leggere, sarà necessario registrarsi alla piattaforma "Kobo" ed effettuare il download da qualsiasi dispositivo.

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Fumettologica

Se sei un appassionato di fumetti non vorrai di certo perderti la lista ti titoli offerti gratuitamente da Fumettologica. Potrai trovare estratti di storie inedite, fumetti rari e perfino anteprime di importanti autori italiani e internazionali.

Non è possibile scaricare i fumetti sui propri device, ma posso comunque essere letti direttamente sul sito.

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Lo spazio bianco

Lo spazio bianco, blog online incentrato sul genere letterario dei fumetti, offre una grande opportunità per tutti gli appassionati. Ogni giorno infatti viene aggiornato un elenco con storie che è possibile scaricare e leggere senza alcun costo, a firma di autori famosi ma anche meno noti, di case editrici di grandi e piccole dimensioni. Un vero e proprio archivio digitale in continua espansione a disposizione di tutti.

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Streaming Video

Infinity

Infinity, per farti compagnia con il grande cinema, ha deciso di mettere a disposizione il ricchissimo catalogo con una prova gratuita estesa di due mesi a tutti i nuovi clienti. Ti basterà andare su Infinity e registrarti seguendo pochi e semplici passaggi.

Clicca su "Prova due mesi gratis" inserisci il tuo nome, il tuo indirizzo email e crea una password; a questo punto ti basterà inserire un metodo di pagamento mai utilizzato su Infinity e confermare.
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Tim Vision

TIM, dopo aver esteso l’opzione Giga Illimitati a tutti i suoi clienti, introduce una nuova promozione che offre gratuitamente il servizio di streaming video TIMVision fino al 15 aprile.

Per chi non lo sapesse, TIMVision è un servizio di streaming video che include film, serie TV, show televisivi, cartoni animati e altro ancora, contenuti disponibili su smartphone, tablet, PC e Smart TV.

Per attivare TIMVision gratis basta inserire l’indirizzo e-mail con cui siete registrati al servizio e cliccare su ATTIVA. Nel caso in cui non abbiate un account, dovete invece inserire nella medesima casella (a seguire) l’indirizzo e-mail con cui volete registrarvi, indirizzo al quale TIMVision invierà una password per accedere al servizio.
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MYmovies

MYmovies conferma la sua vocazione “dalla parte del pubblico” e sostiene con determinazione la campagna #iorestoacasa offrendo gratis ai propri lettori una risposta concreta alla voglia di cinema e di socialità attraverso la propria Sala Web.
50 film, 5 prime visioni, oltre 25.000 posti gratis disponibili fino al 5 aprile!
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Sky Arte

Nonostante Sky sia una pay tv, mette a disposizione la diretta streaming del proprio canale Sky Arte. Il servizio è completamente gratuito, accessibile dal sito internet e non viene richiesto alcun abbonamento o registrazione.

É possibile guardare documentari dedicati alla cultura, all'arta, al design e molto altro ancora.

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Cultura

Musei da visitare dal proprio divano

Ammirare le opere d'arte e le collezioni più prestigiose del mondo, stando in pigiama sul divano di casa. Per chi non vuole rinunciare a fare il turista anche ai tempi del coronavirus, ecco nove musei che offrono tour virtuali gratuiti da ammirare senza uscire di casa, in attesa di immergersi nella meraviglia poi di persona.
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La straordinaria bellezza dei Musei Capitolini è a portata di click. Potrai vagare per le vie di questo museo a cielo aperto e scoprire i segreti della città eterna in versione full HD. Video ed immagini accompagneranno la visita guidata partendo dalla celebre Piazza del Campidoglio.

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Il Museo di Storia Naturale di New York, tra i più iconici al mondo, apre le sue porte a milioni di visitatori digitali. Tramite la piattaforma Google Arts&Culture, ci si può muovere all'interno delle sale esattamente come se si stesse utilizzando Google Maps. Si possono ammirare animali e piante provenienti da ogni parte del mondo e da ogni  epoca storica, come il terribile Tyrannosaurus rex e alcuni tra i protagonisti del celebre film "Una notte al museo".

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The Hidden Wordls of the National Parks è l'iniziativa promossa in collaborazione tra il National Park Service americato e Google Arts&Culture che porta alla scoperta di 5 tra i più famosi parchi nazionali americani. Si può scegliera tra Alaska, Hawaii, New Mexico, Utah e Florida con habitat, climi e paesaggi completamente diversi.

Una volta selezionato il parco, ci si ritroverà immersi nella natura con accanto una guida che spiegherà la storia e le peculiarità del luogo. Assolutamente da non perdere.

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Biblioteca Digitale Mondiale

L'UNESCO ha avuto la grande idea di dare accesso libero alla Biblioteca Digitale Mondiale su Internet. Raccoglie mappe, testi, foto, registrazioni e filmati di tutti i tempi e spiega in sette lingue i gioielli e i cimeli culturali di tutte le biblioteche del pianeta.
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Festival Verdi Home

Festival Verdi Home Streaming, in collaborazione con Unitel e Dynamic, offre da oggi, ogni due giorni, fino al 10 aprile 2020, alcune tra le opere più applaudite prodotte dal Teatro Regio di Parma per il Festival Verdi: La traviata, Nabucco, Falstaff, Aida, La forza del destino, Il Corsaro, Stiffelio, Don Carlo, Ernani, conanche Rigoletto e Macbeth, questi ultimi tra i prossimi titoli dell’atteso Festival Verdi 2020.
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Lingue

EF English Live

EF English Live mette a disposizione i propri corsi di inglese online. Il servizio è rivolto ai privati. Accedendo alla scuola si potrà usufruire gratuitamente di 2000 ore di contenuti multimediali per l'apprendimento dell'inglese e il miglioramento di reading, writing e speaking, oltre a sezioni specifiche dedicate a Business English, preparazione agli esami TOEFL/TOEIC e inglese per viaggiare.
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Babbel

Babbel offre un mese di corsi di lingua online per gli studenti colpiti dalla chiusura delle scuole su tutto il territorio nazionale. Con un codice coupon gratuito, gli studenti potranno accedere a tutti i contenuti didattici per una lingua a loro scelta tra le 14 offerte dal portale.
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Pillole di LIS

Video lezioni LIS, nelle quali verranno illustrate le basi per una comunicazione efficace con una persona sorda; è un'iniziativa dedicata alle persone che vogliono avvicinarsi a questa lingua, ma anche a professionisti come medici, infermieri, personale sanitario e forze dell’ordine.

Inviando una richiesta all'indirizzo pillolelis@coopsip.it si riceveranno le istruzioni per accedere al servizio su piattaforma Zoom

Loecsen

Hai sempre sognato di comunicare nella lingua parlata nei paesi in cui viaggi, ma ti sembra troppo difficile? Questo sito è pensato per te: in pochi istanti sarai in grado di padroneggiare le principali espressioni. Prova e ne avrai la dimostrazione!
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[IN AGGIORNAMENTO]


Pinterest lancia nuovi modi di fare shopping

Il successo di Pinterest: un social in ascesa

Di Antonino Ferro

Tempo di lettura: 3 minuti

Nell’ultimo periodo si è evidenziata in modo sempre più consistente l’importanza dei contenuti visuali nel processo di attrazione, coinvolgimento e conversione di nuovi contatti. Il visual content marketing è il trend del momento. Facebook, Instagram, Snapchat e Pinterest inseriscono costantemente nuove funzionalità per permettere una migliore fruizione di questo tipo di contenuti. Le persone adorano i contenuti visuali. Per questo motivo le performance dei contenuti testuali sono di molto inferiori rispetto a quelle dei contenuti visuali. Questi ultimi hanno maggiori probabilità di condivisione.

Logo Pinterest
Fonte: Pinterest.com

Pinterest, appunto è un social network basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini. Il nome deriva dall'unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse). Pinterest permette agli utenti di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nei siti web in base a temi predefiniti oppure da loro scelti.

La notizia principale è che Pinterest nell’ultimo periodo ha superato Snapchat e si aggiudica il terzo posto dietro Instagram e Facebook. Soprattutto grazie ai nuovi aggiornamenti, il social si è conquistato un posto sempre più appetibile per brand ed inserzionisti. Il sorpasso è stato letto dagli investitori come un chiaro segnale del declino della piattaforma dei messaggini fantasma a favore della piattaforma orientata sulle immagini. Il titolo di Pinterest è balzato del 13% alla pubblicazione del report di eMarketer e continua a guadagnare oggi più del 9%. Secondo l’ultimo rapporto di eMarketer, Pinterest avrebbe superato Snapchat continuando a crescere anche nel mercato italiano. Snapchat nonostante i continui sforzi tecnologici ha iniziato a perdere il suo appeal soprattutto nei confronti degli utenti più giovani. Il numero degli utenti di Pinterest è salito a 82,4 milioni nel 2019, in aumento del 9,1% rispetto all’anno precedente, battendo gli 80,2 milioni di Snapchat con un aumento del 5,9%, secondo le stime del rapporto.

Differenze tra Pinterest e Snapchat a livello di fatturato e crescita negli ultimi anni
Fonte: www.emarketer.com

Le stime di eMarketer per Pinterest e Snapchat si riferiscono a utenti di ogni età che usano il servizio una volta al mese. Nel caso di Pinterest, si considerano gli utenti di Internet che accedono al loro account da qualunque dispositivo; per Snapchat si considera chi accede dalla app mobile.

Nel 2019, Snapchat aveva un lieve vantaggio, per un totale di 80,2 milioni di utilizzatori stimati da eMarketer. Ciò non ha evitato il sorpasso di Pinterest, con 82,4 milioni di utenti stimati l’anno scorso (+9,1%) e 86 milioni previsti per il 2021 (+4%), a coronamento di un periodo positivo per il brand. Anche per Snapchat eMarketer prevede una crescita degli utenti nel 2020, a 83,1 milioni. Ma il gap tra le due piattaforme, dicono gli analisti, continuerà ad allargarsi. Snapchat, dunque, non è in caduta libera, ma la sua debolezza è costituita dal fatto che non riesce ad allargare i suoi spazi e soffre la concorrenza dei servizi alternativi. Uno dei motivi, è che Pinterest è riuscita ad attrarre pubblico tra tutte le fasce di età, mentre l’audience di Snapchat si concentra nella fascia dei più giovani, tra i 18 e i 34 anni. Gli utenti di Pinterest rappresenteranno il 41,1% di tutti gli utenti Usa di social media, mentre Snapchat accentrerà il 39,7%. Percentuali ancora rilevanti ma mentre i numeri di Snapchat non si sposteranno nel corso del 2021, Pinterest accrescerà lievemente il suo share. Secondo Pinterest le ricerche di video ispirazionali sono aumentate del 31% all’interno della piattaforma e sempre più brand puntano sui video come mezzo di intrattenimento, comunicazione e pubblicità. Secondo una stima fornita da CNBC lo scorso dicembre, TikTok è arrivata a circa 625 milioni di utenti su base globale, anche se non sono ancora del tutto chiari i numeri dell’app. La grande forza di Pinterest degli ultimi anni è stata quella di posizionarsi come il più grande e performante social network di ricerca visiva.

Mentre Facebook si trasforma in un’infrastruttura sempre più sociale moltiplicando a dismisura le sue funzioni, YouTube diventa una vera piattaforma di streaming, Pinterest continua a essere coerente con lo scopo per cui era nato, ovvero consentire agli utenti di avere una potentissima piattaforma di ricerca visiva, fenomenale soprattutto nei settori moda, design, food e make-up.

Panoramica applicazione Pinterest e le varie funzionalità
Fonte: Studiosamo.it

Ricerca visiva e shopping rappresentano una combinazione sempre più vincente. Tra gli aggiornamenti più importanti dello scorso anno vi è sicuramente l’aggiornamento e il potenziamento di Pinterest Lens. Un nuovo design per rendere ancora più semplice scattare foto nel mondo reale e caricarle nei propri board, oltre alla possibilità di trovare oggetti di design o di moda sbirciati qua e là in negozi o camminando per strada, che Pinterest Lens è in grado di riconoscere e di trovare qualcosa di simile. Dopo questo aggiornamento quando utilizziamo il tool all’interno di un Pin sulla moda o sull’arredamento di interni per scoprire un prodotto specifico, vediamo comparire dei Pin prodotto acquistabili, ovvero dei Pin con il prezzo attuale del prodotto e un link diretto alla procedura di pagamento finale sul sito del rivenditore.

Un altro strumento si chiama Pinterest Shop diretto all’e-commerce. Un tentativo da parte dell’azienda di trovare una strada sostenibile alla profittabilità. Il titolo dell’azienda ha infatti perso quota dopo che lo scorso trimestre ha mancato gli obiettivi di fatturato. Tuttavia, Pinterest è convinta di poter ridurre le perdite, stimate tra i 10 e i 30 milioni di dollari nel 2019, rispetto a quanto previsto in precedenza, cioè perdite comprese in un intervallo tra i 25 e i 50 milioni di dollari. Secondo Piper Jaffray attualmente il leader in questo settore è Instagram che riesce a raggiungere un pubblico di potenziali clienti più giovani. Le ricerche di video ispirazionali sono aumentate del 31% all’interno della piattaforma e sempre più brand puntano sui video come mezzo di intrattenimento, comunicazione e pubblicità. Per questo l’azienda ha deciso di supportare le aziende per soddisfare questa domanda introducendo nuove funzionalità video che includono:

-Un video tab che permette alle aziende di presentare tutti i propri video in un unico luogo;

-Un aggiornamento dell’uploader che permette di caricare i video direttamente su Pinterest;

-Lifetime analytics con informazioni dei video e statistiche nel tempo;

-Pianificazione dei pin per programmare in anticipo la pubblicazione dei video;

Altro aggiornamento molto interessante per i brand è stato nel 2019 con l’introduzione dei cataloghi. Grazie a questo strumento le aziende hanno l’opportunità di caricare su Pinterest il loro catalogo completo trasformando automaticamente i loro prodotti in Pin prodotto acquistabili.

L’ultima novità, in arrivo in Italia è Pinterest Trends, uno strumento che consente ai brand di comprendere meglio l’andamento dei contenuti su Pinterest, dando statistiche negli ultimi 12 mesi dei termini più cercati. Uno strumento in prospettiva utilissimo per ricerche di mercato e per accedere a dati utilissimi sul comportamento degli utenti permettendo alle aziende di capire meglio quali sono le aree in cui investire di più e allocare il maggior budget delle campagne.

Individuare gusti, preferenze e interessi grazie a dati che vengono messi per la prima volta a disposizione dei brand è l’obiettivo di Pinterest che si trasforma sempre più in un hub dalle potenzialità infinite per i marchi a metà tra Google e Amazon in grado di interpretare gli utenti a 360 gradi.


Vialli Intervista Unipr MasterSportAward2020

Gianluca Vialli: una storia di ispirazione per i giovani

di Maria Ottone
tempo di lettura: 3 minuti

Lo scorso 5 Febbraio abbiamo preso parte all'apertura della XIV edizione del MasterSport, corso leader nel settore sportivo del management, che si tiene presso l’Università degli studi di Parma.

L’evento è stato presentato da Matteo Marani (giornalista di Sky Sport), il quale ha condotto un’intervista a tu per tu con il noto Campione Gianluca Vialli, oggi Capo delegazione della nazionale, presente in qualità di ospite d’onore.

Il fondatore del MasterSport Marco Brunelli ha descritto il corso come una follia nata 24 anni fa, era un corso di soli tre mesi e si teneva a San Marino, disse che fu un’avventura entusiasmante tanto da essere arrivata fino ad oggi. Inizialmente era un corso solo sul calcio, oggi ricopre diversi settori. È lo stesso Brunelli che ha definito Gianluca Vialli come una persona che riesce a trasmettere in ogni suo discorso ai giovani positività, emozioni e passione. Durante questa presentazione è stato conferito a Gianluca Vialli il premio Master Sport Award 2020, per sottolineare il suo impegno nello sport e nel sociale.

Gianluca Vialli ritira premio Master Sport Award 2020 università di Parma

Il momento cruciale dell’evento è stato proprio quello, come si suol dire, accademico, al quale Vialli tiene particolarmente; ha esordito dicendo di sentirsi molto onorato di poter parlare in un’aula universitaria.

Il suo obiettivo sin dalle prime parole è stato quello di motivare i giovani che erano lì per ascoltarlo in qualità di mentore.

Ha raccontato che quando ha iniziato a giocare lui, il calcio era diverso, erano 18 giocatori, un allenatore, un presidente, un direttore sportivo e un massaggiatore; oggi le squadre di calcio sono delle macchine da guerra, la parte commerciale viaggia insieme a quella sportiva.

Gianluca Vialli al Dipartimento di Economia dell'Università di Parma

L’obiettivo della conversazione è stato un po' quello di ripercorrere le tappe della sua carriera, ha raccontato di aver capito quale sarebbe stata la sua vocazione a soli 3 anni, quando ha tirato il suo primo calcio ad un pallone. Il nonno di un suo amico diceva sempre: “Se troverai una passione e riuscirai a trasformarla in un lavoro ti sembrerà di non aver mai lavorato un giorno nella tua vita” e Gianluca Vialli ha aggiunto: “Io non ho mail lavorato per 40 anni, lo avrei fatto anche gratis, ma mi sono sempre fatto pagare il massimo”.

L’augurio fatto dal campione ai giovani è stato quello di trovare un lavoro che gli permetta di sviluppare le loro passioni e quindi di non “lavorare mai”, proprio come lui. Dice di dovere tutto al calcio e che prima di tutto ci sono le soddisfazioni, quando si scende in campo si rappresenta una squadra, una città, a volte anche una nazione, sotto la maglia c’è una persona che sente il senso di appartenenza per quello che sta facendo.

Le soddisfazioni derivano dal regalare un goal al pubblico o dal rendere tifosi e famiglia orgogliosi.

È uno sport che permette di conoscere dei colleghi-fratelli. Il calcio gli ha permesso di comprare la prima macchina a 18 anni, la prima casa, e di diventare presto indipendente.

Infatti è proprio a 18 anni che ha firmato il primo contratto da professionista con la Cremonese, in serie C, a 20 anni fu chiamato dalla Sampdoria, e passò 8 anni a Genova.

Inoltre ha anche svelato il segreto del successo, dicendo che se paghi una persona per fare un lavoro questa persona farà il lavoro in maniera professionale, se sarai fortunato. Se tu la coinvolgi, se condividi i valori, la missione e i principi, questa persona ci metterà lacrime e sangue per farlo bene. Ed è quello che fece Mantovani quando allenò la Sampdoria, la stessa Sampdoria in cui Vialli passò 8 anni.

Vendere una cosa insieme al progetto rende tutto più emotivo, Mantovani ha venduto un "perché" e Vialli ha riferito di sentirsi parte di qualcosa di più grande di lui in quei momenti.

Vialli Coppa dei Campioni
Fonte: Il Messaggero

Nel 1992 è iniziata la sua carriera nella Juventus, la prima esperienza nel calcio imprenditoriale. Vialli definisce la Juventus come una società con una grande e unica cultura sportiva, il nome che conta è il logo, non quello dietro la maglia. Anche il modo di giocare è diverso, in una società di questo calibro o vinci o impari qualcosa. E poi ha ricordato con affetto la vittoria, ma soprattutto il momento in cui ha potuto alzare la Coppa dei Campioni con la Juve, ha rappresentato una delle più grandi emozioni nella sua carriera.

Una delle parti maggiormente di ispirazione per gli studenti del MasterSport è stata quella in cui ha parlato di leadership. Matteo Marani gli ha espressamente chiesto cosa rappresenta per lui la leadership, e la riposta è stata tutt'altro che accademica. Vialli ha detto che per essere un leader è necessario trasmettere i caratteri fondamentali, i valori, ed essere d’esempio per gli altri. Durante la sua esperienza da allenatore al Chelsea ha imparato a lavorare sulla propria introspezione, per essere realmente d’aiuto ai suoi compagni e colleghi, perché non era solo l’allenatore ma anche un giocatore, ha ricoperto il cosiddetto ruolo di Player Manager.

MasterSport Award 2020 Intervista Viall

Alla fine del suo intervento ha ricordato ai giovani che come dice il suo amico Alex Ferguson è importante staccare la spina, altrimenti non si riesce a dare il meglio di sé.

Possiamo concludere dicendo che Gianluca Vialli oltre alla carriera brillante, può essere considerato un campione umile, ma soprattutto una persona da cui i giovani, che intraprenderanno o hanno già intrapreso un percorso come quello offerto dal MasterSport, possono solo trarre ispirazione.


Coronavirus: chiariamoci le idee

La Cina è in quarantena: strade deserte, scuole chiuse, mezzi pubblici inutilizzabili e produzione industriale sospesa. No, non è il prologo di un film apocalittico sulla fine del mondo, ma le conseguenze della diffusione dell’ormai noto coronavirus. Tv, giornali e social media sono in continuo aggiornamento con notizie provenienti da Pechino, Usa, Russia ed Italia che hanno momentaneamente bloccato i voli e inizia a manifestarsi una certa diffidenza nei confronti della popolazione cinese. Ma cosa sta davvero accadendo? Chiariamoci le idee.

Turisti cinesi con mascherine per corona virus in aereoporto
Fonte: Thenational

I coronavirus, innanzitutto, fanno parte di un’ampia famiglia di virus in grado di causare sia malattie comuni come un semplice raffreddore, fino ad arrivare a patologie più gravi come la SARS (Sindrome respiratoria acuta grave), già manifestatasi in Cina nel 2002 con 8.000 persone contagiate e 775 decessi accertati, o la MERS (Sindrome respiratoria mediorientale). Quello manifestatosi per la prima volta a Wuhan, è dunque un nuovo ceppo mai stato identificato precedentemente dall'uomo, dal nome "Coronavirus 2019-nCoV".

Virus Coronavirus 2019-nCoV al microscopio
Fonte: Wikipedia

Attualmente non è noto come si sia sviluppato. Alcuni sostengono che sia arrivato all’uomo dal serpente e dal pipistrello (molte altre malattie respiratorie simili a questa, provengono proprio da questi animali). Altri affermano invece, che si sia propagato dal mercato del pesce della cittadina cinese, anche se, a ben vedere, non ci sono riscontri oggettivi sulla presenza del primo paziente su cui è stato riscontrato il virus al mercato, in periodi antecedenti il primo dicembre (giorno del suo ricovero). A far discutere è stata inoltre la comunicazione tardiva da parte delle autorità di Pechino, all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OSM), circa la diffusione del nuovo agente infettivo, arrivata soltanto a fine mese. Dalla provincia orientale di Hubei, il nuovo coronavirus si sarebbe propagato in altre zone della Cina arrivando rapidamente, a causa degli spostamenti aerei, in altre parti del mondo. Da dicembre ad oggi sarebbero 20 mila i contagi ed oltre 400 le morti causate dal virus. Da qui è possibile monitore la diffusione in tempo reale grazie alla mappa fornita dalla Johns Hopkins University.

Soltanto il 20 gennaio è stata scoperta la trasmissibilità tra esseri umani del nuovo ceppo, dalla National Health Commission cinese: il contagio avviene attraverso il contatto con gocce di respiro di soggetti infetti, provocate da tosse, starnuti e mucosa nasale. Il tasso di contagiosità non è comunque alto, compreso tra 1,5 e 2, il che significa che ogni infetto può contagiare da una a due persone (per il morbillo, ad esempio, il tasso va da 7 a 29). Il periodo di incubazione, cioè l’arco temporale tra il contagio e il manifestarsi dei primi sintomi clinici, va dai due giorni alle due settimane, tuttavia il problema maggiore è dato dalla complessa diagnosi. Il coronavirus presenta, infatti, sintomi comuni ad una semplice influenza quali raffreddore, febbre, tosse secca e difficoltà respiratorie. Di conseguenza, in caso di sospetto contagio, sono necessari degli esami di laboratorio per confermarne la presenza. La letalità (il numero dei decessi rispetto alla percentuale dei casi), infine, è bassa; basandosi sui pazienti curati in ospedale è del 3% e, sale al 20%, nei casi più gravi. È possibile comunque consultare, per maggiori informazioni, l’apposita pagina web istituita dal Ministero della Salute.

Cinese con mascherina e smartphone in aeroporto
Fonte: Thenational

Tuttavia, non finisce qui: sono anche i risvolti economici e sociali dell’epidemia a preoccupare le grandi potenze mondiali. Anche se è ancora troppo presto per valutare i reali impatti del coronavirus sulla crescita del gigante asiatico, le prospettive non sono certo positive. È previsto che il Pil cinese perda poco più di un punto percentuale già nel primo trimestre del 2020, rispetto a quanto preventivato, se i settori più colpiti dal calo dei consumi dei cinesi (trasporti e intrattenimento pubblico), dovessero scendere del 10%, secondo quanto riportato da Standard & Poor’s. Sotto la lente d’ingrandimento degli investitori, anche il settore tecnologico: ad oggi la Cina è al secondo posto nel mercato globale per valore e quantità degli investimenti di venture capital in startup e società tecnologiche. Si teme che la relazione negativa tra epidemie ed effetti economici, comporti un calo nell'afflusso di capitali privati. Il vero problema risiede però, nella chiusura temporanea di migliaia di fabbriche che blocca la produzione e, di conseguenza, le catene del valore globalizzate non soltanto nel settore dell’automotive e della chimica.

C’è da preoccuparsi anche a livello mondiale. Pechino rappresenta quasi un terzo della crescita globale con una quota percentuale superiore ad Europa, Usa e Giappone messe insieme, come ribadito da Andy Rothman, economista di Matthews Asia. Di conseguenza, alla luce di una crescita globale del 2,9% stimata per il 2020, l’impatto negativo sul Pil mondiale, potrebbe anche arrivare ad essere superiore all’1,8%.

Cinese fa shopping in un centro commerciale con buste rosse in mano e smartphone
Fonte: Luxetalent

E l’Italia? Essendo un paese che più di altri basa la propria economia sulle esportazioni e, considerando che il popolo cinese è tra i maggiori consumatori a livello globale, non si può certo stare sereni. I settori più colpiti saranno il lusso e il turismo. Il primo vale il 50% della bilancia commerciale, con i cinesi protagonisti del 28% degli acquisti (spesa media giornaliera pari a 300 euro). Il secondo, dopo un 2019 che aveva fatto registrare il record assoluto di presenze cinesi (5,3 milioni), per quest’anno dovrà prevedere numeri certamente più contenuti. Basti pensare ad una città d’arte come Firenze che prevede un calo da gennaio a maggio di circa 400 mila unità. Paura, quarantena, diffidenza e blocco degli spostamenti stanno facendo crollare il mercato cinese, fondamentale per l’Italia.

Nella speranza che in tempi brevi l’epidemia riesca ad essere contenuta, il vaccino scoperto e il virus debellato, il nostro pensiero non può non andare al Dott. Li Wenliang, uno dei primi medici cinesi ad avere intuito la pericolosità del nuovo virus. Accusato dalla polizia di Wuhan di aver “turbato l’ordine sociale e diffuso notizie false”, il medico cinese è deceduto il 5 febbraio per aver contratto il virus che aveva scoperto, ma che nessuno aveva creduto potesse esistere. Pochi giorni dopo le accuse, il coronavirus ha iniziato a diffondersi in tutta la Cina. Vorremmo ricordarlo con le parole scelte da Enrico Mentana sul suo profilo Instagram:

“Beati i mondi che non hanno bisogno di eroi, addio Dott. Li”.

Dott. Li Wenliang in ospedale
Fonte: RaiNews

coppetta di gelato Grom

Il futuro di Grom

di Ketty Ilacqua
Tempo di lettura: 2 minuti

Grom nasce a Torino nel 2003 dall’idea dei due trentenni Federico Grom e Guido Martinetti, dalla chiara e semplice idea di produrre il “gelato come una volta”. Il sogno italiano era presto diventato internazionale, con un’espansione iniziata negli Stati Uniti e che aveva portato 3 nuovi grandi soci, continuata poi con l’apertura delle gelaterie a Dubai, Malibù, Parigi, arrivando a contare 17 gelaterie all'estero e 67 in Italia.

coppetta di gelato Grom
Fonte: www.horecanews.it

Nel 2015 la multinazionale Unilever acquisisce l’azienda e con essa il marchio sbarca nei supermercati, andando così a perdere proprio l’artigianalità che contraddistingueva i gelati Grom.

In questi anni il numero di gelaterie presenti sul territorio italiano è sceso a 46, ma il cambio di rotta risulta molto chiaro adesso che Unilever ha confermato quattro chiusure nel 2019 alle quali se ne sommano altre tre per il primo trimestre 2020, compresa quella della sede storica di Torino. Questo cambio, spiegano da Grom, sarebbe a supporto del piano di crescita del brand per assecondare l’evoluzione del modello di business degli ultimi anni che «tiene conto di nuove opportunità, di nuovi canali e di nuovi modelli di acquisto e consumo».

Guido e Federico Martinetti
Fonte: www.repubblica.it

Quindi Grom non sparirà dall’Italia, bensì le gelaterie faranno parte di un ecosistema in cui i diversi canali opereranno in sinergia con gli altri, tra cui degli smart format come chioschi e biciclette gelato su strada per il canale on the go, la GDO, i bar e il canale direct to consumer.

Possiamo dunque dire che il pericolo è scampato, la rete di vendita è chiaramente oggetto di revisione ma non verrà del tutto eliminata, rimarrà anzi al centro dell’esperienza e del DNA di Grom.