di Roberto Faraci
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In questi giorni stiamo vivendo un momento particolarmente difficile. Questa terribile pandemia, causata dal Covid-19, ci costringe ad attuare un unico, quanto vitale, comportamento: restare a casa per rimanere uniti. Sembra quasi un ossimoro, eppure è la triste realtà. Ma così come noi, improvvisamente, siamo chiamati a cambiare le nostri abitudini quotidiane, rinunciando a molti dei piaceri della vita, anche le grandi aziende si adeguano.

Coronavirus e Real-time Marketing

Il Real-time Marketing è la capacità di un’azienda di reagire e rispondere velocemente a stimoli ed eventi esterni. L’obiettivo è monitorare quelle tendenze che sono di interesse collettivo in un determinato periodo, e successivamente cavalcarne l’onda, semplicemente perché la gente ne parla. Il Covid-19, seppur ne faremmo volentieri a meno, purtroppo non è uno di quei trend che dura qualche giorno, o al più qualche settimana. Questo isolamento, che poi diverrà “convivenza”, per citare il nostro Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è destinato a durare ancora per molto tempo, e probabilmente sarà la ragione per cui ricorderemo sempre questo 2020.

Raramente capita di vedere un episodio di Real-time Marketing alla portata di tutti. Per intenderci, il famoso discorso di Greta Thumberg alle Nazioni Unite, riassumibile con “Right here, right now”, è stato remixato e introdotto in numerosi contesti, ma chiaramente doveva esserci una coerenza di fondo. Oppure, si pensi al complottismo sulla terra piatta, in quell’occasione ad essere geniale fu la campagna di Risiko, con la foto della mappa da gioco e la scritta “Caso chiuso!”. Il Covid-19 sta segnando la vita di tutti noi, e, proprio per questo, il Real-time Marketing non è, come nella maggior parte dei casi, un semplice post o una serie di stories su Instagram. Le aziende, per promuovere il distanziamento sociale ed esortare le persone a rimanere a casa, hanno modificato i loro loghi!

Da McDonald’s a Coca Cola, Da Audi a Volskwagen

Tra i marchi celebri meritano una menzione speciale:

  • McDonald’s, che ha modificato il proprio logo distanziando i due estremi della nota “M”.
  • Audi, che ha staccato i suoi celebri quattro cerchi, commentando così su Facebook: “Prendere le distanze, ma stando insieme”.
McDonald's e Audi
Fonte: tg24.sky.it
  • Coca Cola, che si è fatta notare con un digital signage pubblicato nella deserta Times Square, nella bellissima New York. Il noto marchio, oltre a distanziare maggiormente le lettere del suo logo, metteva in risalto lo slogan “Stare separati è il modo migliore per rimanere in contatto”. Coca Cola ha anche deciso di rinunciare agli investimenti pubblicitari previsti per aprile, anche in Italia, decidendo di reinvestire queste somme di denaro in donazioni a chi combatte questa pandemia.
  • Volskwagen, altro marchio automobilistico, ha distanziato la “V” e la “W
  • Milan, che ha separato i tre colori diversi del suo logo (nero, rosso e bianco). “Distance is the new strength”, conclude la società rossonera.
  • Chiquita, il noto marchio delle banane, ha fatto sparire dal suo logo la signorina Chiquita, l’iconica donna rappresentata con un cesto di frutti in testa: “Io sono già a casa. Per favore fate lo stesso anche voi e proteggete voi stessi”.

L’importanza del messaggio

Non solo, quindi, politici, autorità sanitarie, calciatori e vip di ogni genere. Anche le aziende si sono messe in gioco per promuovere il distanziamento sociale, e lo hanno fatto con azioni di marketing semplici ma per nulla banali. “Personalmente stimo molto le aziende che in questo momento stanno adottando comportamenti socialmente importanti.” – così ha affermato il pubblicitario Lorenzo Marini. L’intenzione, da parte di queste aziende, di lanciare messaggi di vicinanza, empatia e condivisione emotiva, è riuscita perfettamente.

coca cola
Fonte: artwave.it

Dal mio punto di vista, queste azioni di Real-time Marketing hanno una valenza molto più forte di quel che si può immaginare. Pensate ad un consumatore fedelissimo a Coca Cola, oppure ad un uomo che non comprerebbe mai un’altra auto che non sia l’Audi, o ancora ad un tifoso sfegatato del Milan. Il senso di appartenenza verso il brand di fiducia può essere così forte da convincere, magari, anche tutti coloro che ancora oggi non hanno capito a pieno la gravità della situazione.

#StayHome #Restateacasa