Start-up Weekend: un nuovo inizio
di Carlotta Maggi
Tempo di lettura: 3 minuti
Start-up Weekend: un nuovo inizio
Abbiamo trascorso l’ultimo anno interagendo con gli altri tramite uno schermo, tra call dell’ultimo momento e gruppi Whatsapp che si riempivano senza sosta di messaggi, sembrava lontanissima la fine di quel tunnel che ci avrebbe permesso di tornare a passare del tempo insieme.
Eppure, quella fine sembra essere sempre più vicina e sicuramente il merito è dello “Startup Weekend Food Sustainability Parma”, l’evento organizzato dal Comune di Parma e Officine ON/OFF in collaborazione con Spazio Area S3 Parma di ART-ER, tenutosi il 15,16 e 17 ottobre al Laboratorio Aperto di Parma.
Start-up Weekend: un nuovo inizio
L’evento, svoltosi nell’arco di 54 ore, ha visto la partecipazione di giovani, e non solo, accomunati dalla stessa passione: progettare e sviluppare soluzioni innovative a supporto del food sustainability; passione che ha avuto modo di crescere ed essere implementata grazie allo sviluppo delle loro idee sotto la guida di appositi mentor, specialisti del settore.
Ma quale sarà stato il ruolo di Oikosmos in questo evento?
È tornato anche per noi il momento di ricominciare a lavorare in presenza, di prendere parte agli eventi, di mostrare al mondo i volti dietro questa grande famiglia piena di idee in movimento.
Grazie alla partnership con Officine ON/OFF abbiamo avuto il piacere di presenziare a questo evento in qualità di media partner, ricominciando a fare una delle attività che ha da sempre contraddistinto la nostra associazione dalle altre: le nostre famose interviste!
Durante la giornata di sabato 15 ottobre ci siamo stati anche noi al Laboratorio Aperto, muniti di videocamere, fotocamera, computers, e il nostro inconfondibile stand, sfondo di tutte le brevi e preziose chiacchierate che abbiamo svolto con i mentors dell’evento, ma non solo!
Le emozioni sono state tante, dall’eccitazione dell’evento fino all’ansia da prestazione per le interviste da svolgere, ma quello che ci ha lasciato questa giornata supera le giornate passate fino a notte tarda a prepararci per questo evento.
Dall’economia, fino alla rilevanza dell’educazione alimentare, passando per l’importanza dell’innamorarsi dei problemi e del confronto, molteplici sono stati gli spunti di riflessione che ci hanno dato i mentors incontrati durante la giornata.
“C’è una soluzione per ogni problema, ma non un problema per ogni soluzione”: così ci afferma Nadia Paleari, Brand and Business Growth Consultant, un mantra da tenere sempre in mente quando si vuole mettere piede in questo mondo che poggia sull’innovazione e sull’incertezza.
Come Nadia Paleari, anche Nicola Fiorentini, Innovation Manager & Co-Founder GrowthLabb, Elena Galli, Innovation Strategist, Business Designer, StartUp Advisor, e Patrizia Masino, Marketing Manager di Gruppo Infor, ci hanno insegnato come sia importante sperimentare nell’ambito delle startup, bisogna sempre avere le “antenne” in modalità ricettiva, come anche sbagliare, non aver timore di imparare dai propri errori e, soprattutto, non smettere mai di farsi domande.
Se è vero, però, che bisogna passare molto del proprio tempo come “Il Pensatore” di Auguste Rodin, è anche vero che un ruolo determinante lo svolge la comunicazione, come ci ricorda Federica Pasini, Head of Community at Altruistic, Forbes Under30, Co-Founder Hacking Talents; Nicola Giacchè, Social Media Strategist BPR, Digital Research& Insight, ci ha fatto riflettere su come sia importante trovare delle soluzioni alternative alla manifestazione dei bisogni, perché è vero che servono i soldi per creare una Startup, ma senza un’idea brillante non si ha futuro, come ci ricorda Alessandro Pirani, Professional Sensemaker.
Le Startup sono delle aziende in fase primordiale e la presenza di mentor specializzati nell’ambito economico, come Pierluigi Marchini, Professore dell’Università di Parma, Aldo Musci, Technical Director Gruppo Infor, Andrea Tommei, Consulente per la mobilità sostenibile, Luca Piccinno, Responsabile Spazio Area S3 Piacenza per ART-ER, Giuseppe Salvatore Paladino, CEO & Founder Peperoncineria Paladino SRL, ha permesso ai partecipanti di arricchire le loro competenze in questo ambito, capendo quanto sia necessario mettersi nei panni del potenziale consumatore per comprendere quale sia il bisogno che si andrà a soddisfare, accompagnato dai giusti investimenti in innovazione e alla redazione di un corretto business model.
Un elemento interessante di questo evento è sicuramente il centro di interesse delle Startup che vi hanno partecipato, ossia il Food, tema la cui importanza sta crescendo a livelli esponenziali, dimostrando anche come la popolazione attuale non sappia condurre degli stili di vita corretti, riservando nei bambini le speranze per una educazione alimentare migliore, come ci ha insegnato “MaDeGus” di Valentina Monteverdi, Project Leader MaDeGus.
Parlando di cibo viene spontaneo ricollegarsi al tema della sostenibilità, perché, come ci ha detto Domenico Polimeno, Digital Transformation Manager per Unindustria Reggio Emilia:
“É sempre più importante considerare l’esistenza dell’ambiente e dell’ecosistema per capire l’impatto sui diversi stili di vita.”
Ma non finisce qui, perché abbiamo avuto modo di approcciarci anche con altri punti di vista: Rossella Lombardozzi, organizzatrice dell’evento, e Gianpaolo Masciari, facilitatore, si sono prestati per farsi sottoporre alle nostre domande, regalandoci delle visioni sul mondo che ci aspetta che hanno avuto modo di scaldarci il cuore.
“I giovani devono acquisire la consapevolezza di potersi riunire, discutere delle proprie idee, conoscere e condividere mission diverse.”- Gianpaolo Masciari
Tra mentors, organizzatori e partecipanti, ci sono venuti a trovare anche due ex members di Oikosmos, Marco D’Angelo, Chief Officer Vertical Srl, Staff StartUp Weekend & Board Member Officine ON/OFF e Ismaele Marzano, Founder Vertical, che ci hanno sottolineato l’importanza per noi ragazzi universitari di avere modo di sfogarci, portandoci fuori dall’Università, senza dimenticare di avere grinta e sensibilità, proprio come le Startup!
“Le startup ci permetteranno di entrare nel futuro”: ci piace concludere con questo pensiero di Giorgio Ciron, Forbes under 30 e Director InnovUP, inserito tra gli Under 30 del futuro dalla rivista “Forbes”, per ricordarci che per avere un futuro migliore bisogna investirci, e nel farlo la strada non sarà sempre liscia, ci saranno tante salite, tante curve e anche qualche buca da cui sarà difficile uscire, senza però dimenticarsi che l’arrivo sarà la ricompensa di tutti i sacrifici fatti.
Start-up Weekend: un nuovo inizio
Guarda le nostre interviste qui sul nostro canale Youtube!
Gianluca Vialli: una storia di ispirazione per i giovani
di Maria Ottone
tempo di lettura: 3 minuti
Lo scorso 5 Febbraio abbiamo preso parte all'apertura della XIV edizione del MasterSport, corso leader nel settore sportivo del management, che si tiene presso l’Università degli studi di Parma.
L’evento è stato presentato da Matteo Marani (giornalista di Sky Sport), il quale ha condotto un’intervista a tu per tu con il noto Campione Gianluca Vialli, oggi Capo delegazione della nazionale, presente in qualità di ospite d’onore.
Il fondatore del MasterSport Marco Brunelli ha descritto il corso come una follia nata 24 anni fa, era un corso di soli tre mesi e si teneva a San Marino, disse che fu un’avventura entusiasmante tanto da essere arrivata fino ad oggi. Inizialmente era un corso solo sul calcio, oggi ricopre diversi settori. È lo stesso Brunelli che ha definito Gianluca Vialli come una persona che riesce a trasmettere in ogni suo discorso ai giovani positività, emozioni e passione. Durante questa presentazione è stato conferito a Gianluca Vialli il premio Master Sport Award 2020, per sottolineare il suo impegno nello sport e nel sociale.
Il momento cruciale dell’evento è stato proprio quello, come si suol dire, accademico, al quale Vialli tiene particolarmente; ha esordito dicendo di sentirsi molto onorato di poter parlare in un’aula universitaria.
Il suo obiettivo sin dalle prime parole è stato quello di motivare i giovani che erano lì per ascoltarlo in qualità di mentore.
Ha raccontato che quando ha iniziato a giocare lui, il calcio era diverso, erano 18 giocatori, un allenatore, un presidente, un direttore sportivo e un massaggiatore; oggi le squadre di calcio sono delle macchine da guerra, la parte commerciale viaggia insieme a quella sportiva.
L’obiettivo della conversazione è stato un po' quello di ripercorrere le tappe della sua carriera, ha raccontato di aver capito quale sarebbe stata la sua vocazione a soli 3 anni, quando ha tirato il suo primo calcio ad un pallone. Il nonno di un suo amico diceva sempre: “Se troverai una passione e riuscirai a trasformarla in un lavoro ti sembrerà di non aver mai lavorato un giorno nella tua vita” e Gianluca Vialli ha aggiunto: “Io non ho mail lavorato per 40 anni, lo avrei fatto anche gratis, ma mi sono sempre fatto pagare il massimo”.
L’augurio fatto dal campione ai giovani è stato quello di trovare un lavoro che gli permetta di sviluppare le loro passioni e quindi di non “lavorare mai”, proprio come lui. Dice di dovere tutto al calcio e che prima di tutto ci sono le soddisfazioni, quando si scende in campo si rappresenta una squadra, una città, a volte anche una nazione, sotto la maglia c’è una persona che sente il senso di appartenenza per quello che sta facendo.
Le soddisfazioni derivano dal regalare un goal al pubblico o dal rendere tifosi e famiglia orgogliosi.
È uno sport che permette di conoscere dei colleghi-fratelli. Il calcio gli ha permesso di comprare la prima macchina a 18 anni, la prima casa, e di diventare presto indipendente.
Infatti è proprio a 18 anni che ha firmato il primo contratto da professionista con la Cremonese, in serie C, a 20 anni fu chiamato dalla Sampdoria, e passò 8 anni a Genova.
Inoltre ha anche svelato il segreto del successo, dicendo che se paghi una persona per fare un lavoro questa persona farà il lavoro in maniera professionale, se sarai fortunato. Se tu la coinvolgi, se condividi i valori, la missione e i principi, questa persona ci metterà lacrime e sangue per farlo bene. Ed è quello che fece Mantovani quando allenò la Sampdoria, la stessa Sampdoria in cui Vialli passò 8 anni.
Vendere una cosa insieme al progetto rende tutto più emotivo, Mantovani ha venduto un "perché" e Vialli ha riferito di sentirsi parte di qualcosa di più grande di lui in quei momenti.
Nel 1992 è iniziata la sua carriera nella Juventus, la prima esperienza nel calcio imprenditoriale. Vialli definisce la Juventus come una società con una grande e unica cultura sportiva, il nome che conta è il logo, non quello dietro la maglia. Anche il modo di giocare è diverso, in una società di questo calibro o vinci o impari qualcosa. E poi ha ricordato con affetto la vittoria, ma soprattutto il momento in cui ha potuto alzare la Coppa dei Campioni con la Juve, ha rappresentato una delle più grandi emozioni nella sua carriera.
Una delle parti maggiormente di ispirazione per gli studenti del MasterSport è stata quella in cui ha parlato di leadership. Matteo Marani gli ha espressamente chiesto cosa rappresenta per lui la leadership, e la riposta è stata tutt'altro che accademica. Vialli ha detto che per essere un leader è necessario trasmettere i caratteri fondamentali, i valori, ed essere d’esempio per gli altri. Durante la sua esperienza da allenatore al Chelsea ha imparato a lavorare sulla propria introspezione, per essere realmente d’aiuto ai suoi compagni e colleghi, perché non era solo l’allenatore ma anche un giocatore, ha ricoperto il cosiddetto ruolo di Player Manager.
Alla fine del suo intervento ha ricordato ai giovani che come dice il suo amico Alex Ferguson è importante staccare la spina, altrimenti non si riesce a dare il meglio di sé.
Possiamo concludere dicendo che Gianluca Vialli oltre alla carriera brillante, può essere considerato un campione umile, ma soprattutto una persona da cui i giovani, che intraprenderanno o hanno già intrapreso un percorso come quello offerto dal MasterSport, possono solo trarre ispirazione.
Startup Weekend: per la prima volta a Parma
The hardest part of starting up is starting out. At Startup Weekend, you'll be immersed in the ideal environment for startup magic to happen.
Per la prima volta a Parma Officine ON/OFF ospiterà l'edizione del famoso format di Startup Weekend: 54 ore filate di tempo e innumerevoli caffè porteranno i partecipanti letteralmente "dall'idea all'impresa".
Se non ne avete mai sentito parlare, ecco in estrema sintesi come si svolgerà l'evento:
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