Amazon e l’approdo al settore sanitario
L’impero di Amazon non poteva certo fermarsi all’elettronica, alle librerie o ai supermercati. L’approdo nel settore sanitario era prevedibile ma da bravo americano Jeff Bezos lo ha fatto in grande stile.
Nel mondo del business non si parla d’altro: con un’alleanza senza precedenti, Amazon, Berkshire Hathaway e JP Morgan hanno deciso di dar vita a una società indipendente che avrà la missione esplicita di ridurre gli oneri assistenziali a carico dei dipendenti e migliorare i servizi.
Come rivela il Sole 24 Ore, la società, con sede ancora da decidere, sarà nei fatti una no-profit «libera dalle restrizioni di generare utili», guidata da executive prestati dal prestigioso triumvirato e dedicata anzitutto allo sviluppo e adozione di tecnologie in grado di aumentare la trasparenza e semplificare iI labirinto dei servizi medici statunitensi.
«La crescita a dismisura dei costi della sanità è un affamato verme solitario all’interno dell’economia americana … Non ci poniamo questo problema avendo risposte pronte. Ma neppure lo accettiamo come inevitabile». Così Warren Buffet giustifica l’azione che segna una svolta potenzialmente epocale.
Il tema sanitario in America è di grande attualità. Gli sforzi per abbattere i costi della sanità c’erano già stati sia in politica (Obamacare) sia in tecnologia (l’impegno di Google, Microsoft e Cisco per digitalizzare la medicina e renderla più efficiente) ma i dati mostrano chiaramente come la spesa media degli americani sia in realtà aumentata. Vedremo quindi se i colossi americani riusciranno nell’impresa welfare e se veramente l’aspetto filantropo prevarrà sugli affari.
Fonte: Il Sole 24 Ore