3. "The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken

di Morena Fiku
Tempo di lettura: 3 minuti

"The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken

La nuova campagna globale di Heineken cerca di mettere un freno allo sbilanciamento tra vita e lavoro. Con le brutte abitudini adottate con la pandemia a stare sempre connessi, in media, le persone hanno allungato la loro giornata lavorativa di 2,5 ore, dimenticandosi così di dedicare del tempo alla propria vita personale.

Quindi cos’è ‘The Closer’?

The Closer è un apribottiglie connesso capace di chiudere immediatamente tutte le app di lavoro quando viene aperta una bottiglia di Heineken.

Da ‘Bevi responsabilmente’ a ‘Lavora responsabilmente’

Questa è la campagna firmata da Publicis Worldwide, che enfatizza il potere di The Closer per ricordare l’importanza di chiudere la giornata lavorativa quando stabilito.

"The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken
Fonte: engage.it

“Abbiamo sempre sostenuto i momenti di condivisione con gli altri, e oggi che i confini tra lavoro e tempo personale stanno sfumando, vogliamo stimolare il dibattito sull’importanza di resistere alle pressioni della società, incoraggiando le persone a ridefinire le loro priorità” dice Bram Westenbrink, Global Head Heineken Brand.

Questo apribottiglie magico è stato presentato durante un evento in USA l’8 giugno, dopodiché sarà disponibile anche in altri mercati, e, contestualmente, sarà lanciato un “Closer Calendario", il quale dovrebbe impedire ai colleghi di programmare riunioni oltre l’orario di lavoro: i primi a utilizzarlo saranno ricompensati con una birra.

Una provocazione in forma di oggetto hi-tech

"The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken
Fonte: Brand-news.com

Bruno Bertelli, Global Chief Creative Officer di Publicis Worldwide, racconta così The Closer: “Le persone continuano a sentirsi obbligate a lavorare sempre, dimenticando che disconnettersi è un’opzione. The Closer non è solo tecnologia, è una provocazione sociale per aiutare le persone a capire che la pressione a lavorare costantemente sta diventando un po’ ridicola e che tutti abbiamo il potere di disconnetterci e tornare a uscire con gli amici”.

Heineken, l'azienda dagli oltre 80mila dipendenti in tutto il mondo, nel 2021 aveva anche istituito un programma per identificare le cause del work/life balance, con un team dedicato alla condivisione delle migliori pratiche per rimettere in equilibrio i tempi di vita e lavoro.

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"The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken


Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso

4. Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso

di Carmelo Falzone
Tempo di lettura: 3 minuti

Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso

Il Metaverso è un argomento in costante evoluzione e sempre più discusso.

Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso
Fonte: criptovoides.com

Nonostante non esista ancora una vera e propria definizione, questo mondo virtuale immersivo, accessibile tramite VR o visori a realtà mista (AR/VR), nell’ultimo anno è stato oggetto di interesse da quasi tutti i giganti della tecnologia e delle telecomunicazioni (e non solo).

Sempre più crescente è diventato il rischio di dover fare i conti con i problemi legati alla frammentazione delle piattaforme. Per tale motivo, le realtà impegnate su questo fronte hanno dato via ad un organismo che ha l’obiettivo di scongiurarlo.

Nasce il Metaverse Standards Forum

Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso
Fonte: chanboox.com

Il Metaverse Standards Forum, lanciato congiuntamente dalle big tech, mira a promuovere la cooperazione a livello di settore sugli “standard di interoperabilità” necessari per costruire il metaverso aperto.

Infatti, solo garantendola, gli utenti potranno accedere ai mondi virtuali predisposti senza ostacoli e limitazioni potenzialmente in grado di rovinare o inficiare la qualità delle esperienze offerte.

Il concetto è simile a quello di consorzio, dove i vari componenti cercano un insieme di regole comuni in base alle quali sviluppare questa nuova tecnologia.

"Il Metaverse Standards Forum è un luogo unico per il coordinamento tra le organizzazioni di standard e l'industria, con la missione di promuovere la standardizzazione pragmatica e tempestiva che sarà essenziale per un metaverso aperto e inclusivo", ha dichiarato Neil Trevett, presidente del forum host Khronos Group.

Chi sono i principali partecipanti?

Ci sono al momento 35 aziende da tutto il mondo:

  • da Adobe fino a Nvidia;
  • Non possono mancare due aziende come Meta e Microsoft, Epic Games, Sony, Unity e altri ancora.

All’appello manca Apple che, nonostante i suoi investimenti su tecnologie e dispositivi legati alla realtà aumentata e virtuale, almeno per adesso, ha preferito non far parte del nuovo Forum.

Anche le società di gioco Roblox e Niantic e le piattaforme metaverse basate su criptovalute come The Sandbox e Decentraland sono assenti.

Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso
Fonte: noticiasmoviles.com

Ad ogni modo, il forum gratuito è aperto a tutte le aziende, i gruppi di standard e le università e gli incontri inizieranno il mese prossimo.

Anche se un po' controintuitivo stabilire standard per qualcosa che è ancora così vagamente definito, saranno magari tali standard la chiave mancante per consolidare tale realtà? Inoltre, quale sarà il comportamento dei “big” ancora assenti?

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Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso


L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe

5. L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe

di Carlotta Maggi
Tempo di lettura: 4 minuti

L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe

A 75 anni dalla sua nascita e per i 50 anni dalla creazione di uno degli alter-ego più famosi della cultura pop del XX secolo, diverse sono le iniziative pensate per omaggiare David Bowie e il suo Ziggy Stardust, e tra queste spicca l’iniziativa di Adobe, che ha deciso di creare una serie di strumenti disponibili nel pacchetto “Creative Cloud” ispirati allo stile eclettico del cantante.

Una vita fatta di “Ch-ch-changes”

È stato un mimo, un cantante, un attore, uno scrittore di opere teatrali, ma soprattutto David Bowie è stato arte, nella forma più pura ed eterogenea associabile a questo termine; se c’è qualcuno che ha vissuto la propria vita come un’opera d’arte è impossibile non pensare a lui (certe volte spingendosi anche oltre i limiti, forse!).

Ciò che ha fatto è stato trasformare se stesso in un’opera d’arte, e tra le varie forme che ha dato alla sua musica e alla sua persona, quella più celebre e simbolica di tutte rimane Ziggy Stardust.

L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe
Fonte: RollingStone.co.Uk

Comparso nel 1972, Ziggy non era un alieno, bensì un messaggero di ciò che avveniva nello spazio, capace di comunicare con ciò che era lontano dalla Terra attraverso il suono della radio e della musica.

Per la prima volta il pubblico si relaziona con una figura androgina, che invita alla libera espressione di sé, a non aver paura della propria diversità, ma ad abbracciarla e a viverla con unicità.

Ma Bowie non è mai stato capace di vivere troppo a lungo nei personaggi che creava e che finivano per vivere dentro di lui, così, durante il concerto a Londra del 3 luglio 1973 annuncia la morte di Ziggy Stardust e la fine della sua carriera (Spoiler: non è finita qui!).

Adobe x Bowie

Il celebre software americano decide di rendere omaggio alla carriera artistica di David Bowie e al suo Ziggy Stardust mettendo a disposizione un insieme di strumenti da usare su Photoshop, Illustrator, Fresco e altre applicazioni.

L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe
Fonte: Adobe.com

Questo pacchetto comprende:

  • 150 grafiche, come la saetta di Aladdin Sane e la sfera astrale di Ziggy Stardust
  • Campioni di colore
  • Vettoriali
  • Pattern
  • Stickers
  • Pennelli per il trucco, chiamati come il nome di alcuni successi o suoi simboli (Ashes, Changes, Major Tom)

Creati da Tina Touli, Kae Neskovic, Tabea Mahern e Thomas Hedger.

Il software invita tutti i suoi utilizzatori, in particolare i fan di Bowie, ad utilizzare questi strumenti per seguire la filosofia artistica dell’artista, ossia quella di dare libero sfogo alla propria creatività e di condividere i propri lavori con l’hashtag #AdobexBowie.

Inoltre, dal 1° luglio sarà possibile accedere ad una esperienza interattiva sul sito di Adobe che permetterà agli utenti di visitare il camerino di Bowie.

Avvicinare gli artisti di oggi all’eredità del passato

“AdobexBowie” fa parte di un progetto più grande che vede come obiettivo quello di mantenere in vita gli artisti del passato attraverso i pennelli digitali degli artisti contemporanei.

Infatti, il progetto è iniziato con la creazione di pennelli digitali ispirati ad Edward Munch, proseguendo con un progetto dedicato alla Bahaus e, infine, nel 2020 sono rilasciati una vasta gamma di pennelli ispirati al celebre artista anni ’80 ,Keith Harring.

“La capacità di fare arte è innata in ognuno di noi”, diceva David Bowie, e, forse, è arrivato il momento di liberare l’uomo delle stelle che risiede dentro ciascuno di noi!

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L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe


NEAM MAGGIO 2022

Con maggio che si fa carico del coraggio di ogni studente che inizia la sessione estiva, le notizie di NEAM sono la carica giusta per questo ultimo sprint!

Non perderti le notizie più interessanti dell'ultimo mese:

1. A Milano accadono "Stranger Things"
2. Klarna e omnicanalità
3. Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
4. Il ritorno del Met Gala
5. Ikea X Space10

Buona lettura!


1. A Milano accadono "Stranger Things"

di Ettore Favatà
Tempo di lettura: 3 minuti

A Milano accadono "Stranger Things"

Fonte: www.today.it

Lo scorso giovedì 26 maggio, tantissimi fan della celebre serie tv “Stranger Things” targata Netflix, si sono riuniti per la proiezione in anteprima esclusiva del primo episodio della prima parte dell’attesissima quarta stagione.

 

 

Prima della proiezione, un bellissimo gioco di luci a tema ha simulato, sulla facciata dello storico Palazzo Carminati, l’apertura del varco che porterebbe nel celeberrimo “Sottosopra”, catapultando i presenti in una incredibile atmosfera.

A Milano accadono "Stranger Things"
Fonte: instagram.com/netflixit

Ritorno agli anni '80

La campagna di marketing pensata da Netflix per lanciare la quarta stagione di Stranger Things in Italia ha previsto, inoltre, che il 27 e il 28 maggio Milano sarebbe tornata indietro al 1986, anno in cui si svolgerebbero i fatti dell’ultimo atto della serie.

Come?

Attraverso una serie di esperienze a tema come:

  • la pista di pattinaggio Rink-o-mania (presente nella serie),
  • un autobus con foto opportunity che riprodurrà il Sottosopra, taxi gialli, cabine telefoniche
  • e un’edicola che distribuirà l’Hawkins Post direttamente dagli anni ‘80.
A Milano accadono "Stranger Things"
Fonte: orgoglionerd.it
A Milano accadono "Stranger Things"
Fonte: orgoglionerd.it

 

 

L'incontro col cinema italiano

Per quanto riguarda i social, l’iniziativa ha fatto schizzare il numero delle interazioni riguardanti il lancio della serie e, in particolare, l’hashtag #StrangerThings4.

Anche Claudia Gerini è stata coinvolta nella campagna promozionale. L’attrice infatti impersonando, in via eccezionale, Jessica di “Viaggi di nozze”, in una telefonata con Ivano, chiede di andare ad Hawkins per le nozze d’argento: ed è subito O’ famo Stranger.

A Milano accadono "Stranger Things"
Fonte: citynews.it

Se Netflix, attraverso questa iniziativa, ha tentato di misurare la fiducia e l’attaccamento da parte degli spettatori verso la serie tv, sicuramente ha avuto modo di percepire quanto questa stagione fosse attesa e, soprattutto, quanto l’universo di Stranger Things sia stato apprezzato negli anni da un’ampia fetta di pubblico.

Ma la domanda seguente nasce spontanea: potrà mai una nuova produzione Netflix raggiungere il successo raggiunto da Stranger Things? Per adesso godiamoci le prime 7 puntate dell’ultima stagione disponibili dal 27 maggio e aspettiamo gli ultimi due episodi in uscita il 1° luglio.

A Milano accadono "Stranger Things"

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Klarna e omnicanalità

2. Klarna e omnicanalità

di Luca Rinaldi
Tempo di lettura: 3 minuti

Klarna e omnicanalità

Klarna è una società svedese famosa per offrire un servizio finanziario molto apprezzato nell’ultimo periodo: il Buy Now Pay Later. Questa tipologia di servizio permette al cliente di dilazionare il pagamento di un bene senza dover pagare interessi o firmare alcuna tipologia di modulistica.

Shopping in-store da casa!

In questo mese, però, Klarna ha fatto parlare di sé per un’integrazione nel servizio offerto: il Virtual Shopping. Questa funzione permetterà ai consumatori che acquistano comodamente da casa, di ricevere assistenza da parte di personale esperto, tramite live chat e video call. Proprio come in un negozio fisico!

In Klarna vogliamo offrire la migliore esperienza di acquisto al mondo, sia online sia in negozio. In passato, allo shopping online è mancato un elemento chiave: l’interazione umana.

Con il Virtual Shopping replichiamo l’esperienza concreta di ricevere consigli personalizzati da un esperto in-store e la portiamo nel regno dell’online. Ciò consentirà ai nostri partner a livello globale di dare vita ai loro negozi virtuali e di costruire relazioni durature con i clienti” ha dichiarato David Sandström, Chief Marketing OfficerKlarna.

Questa funzione è stata resa possibile grazie all’acquisizione di Hero, piattaforma specializzata nei servizi di shopping virtuale.

Klarna Store App

I brand partner di Klarna che desiderano portare questa funzionalità per i propri clienti dovranno utilizzare l’applicazione Klarna Store App.

Klarna e omnicanalità
Fonte: theregister.co.nz

Essa permetterà ai dipendenti dei brand partner di rispondere alle domande dei clienti, mostrargli i prodotti a cui sono interessati e consigliare loro altre tipologie di prodotti.

Queste tipologie di chat e chiamate non sono vincolate ad un unico contatto, infatti clienti e dipendenti possono aggiungersi tra i contatti, come in una rubrica telefonica, così da poter eventualmente inviarsi aggiornamenti (per esempio per inviare un avviso nel momento in cui un prodotto ritornerà disponibile).

Klarna e omnicanalità
Fonte: Techprincess.it

Il Virtual Shopping di Klarna è attualmente disponibile in 18 paesi, tra cui: Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia, Danimarca, Francia, Polonia, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Svezia e Italia.
In particolare, nel nostro Paese questa funzionalità è disponibile per brand come Woolrich Longchamp, Sergio Rossi o Coccinelle.

E tu che cosa ne pensi di questa nuova funzione implementata da Klarna?

Klarna e omnicanalità

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Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)

3. Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)

di Maria Fragale
Tempo di lettura: 3 minuti

Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)

Oggi giorno, come ben sappiamo, la tecnologia ci circonda e questo ha sviluppato in noi una concezione di "tutto, subito e veloce", ma nella realtà dei fatti non è proprio così. Sono numerose le opportunità che ci offre la tecnologia, ma allo stesso tempo numerosi sono i limiti che questa comporta.

Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
Fonte: Il Mondo Informatico

Per esempio, la ricarica dei dispositivi, l’aver ricordato di ricaricare il cellulare prima di andare a letto o banalmente l’aver ricordato il caricatore portatile prima di andare a lavoro; considerando lo scenario in cui, in ufficio, tutti possiedono uno smartphone ed io soltanto iPhone, la questione ‘ricarica’ diventa complessa perché il caricatore di iPhone non è sostituibile come può accadere per gli altri mobile.

Questa vicenda è stata già trattata, sia in merito allo sforzo legato alla ricerca di un caricatore compatibile, sia all’inquinamento dato dalla spazzatura energetica, dalla Commissione Europea.

Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
Fonte: ance.it

Le riflessioni, in merito, risalgono già ad un decennio fa, ma considerata la stabilità della situazione rispetto al passato, si cerca ora di promuovere un cambiamento imposto da norme e per quanto riguarda le variazioni da attuare, Apple sembra la prima che dovrà necessariamente adattarsi, vista la notevole distanza tra i comuni caricatori ed i suoi lightning.

Infatti, la Commissione Europea ha proposto la revisione della direttiva sugli apparecchi radio, proponendo che, a partire dai 24 mesi successivi all’approvazione della norma, venisse imposta l’adozione di una singola porta di carica per tutti i dispositivi elettronici; l’ipotesi è stimata a 250 milioni di euro (risparmiati) l’anno e a 1000 tonnellate di rifiuti all’anno in meno.

Inoltre, al consumatore si offre la possibilità di scegliere se acquistare un prodotto con o senza caricabatteria, e se optasse per non acquistarlo, lo strumento sarà comunque munito di cavo di ricarica.

Da precisare, la questione del caricatore universale non riguarderà pc portatili e sistemi di ricarica wireless.

Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
Fonte: greenME

L’obiettivo è, quindi, quello di garantire non più di una porta di caricamento, e questo senza l’intenzione di andare contro nessuno, così come confermato anche da Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Unico.

Se la norma verrà approvata, entro il 2024, quindi anche Apple dovrà lavorare alla riprogettazione ed alla sostituzione dei suoi cavi lightning con quelli USB di tipologia C.

Quello che accadrà, in concreto, ancora non possiamo saperlo, non ci resta che attendere aggiornamenti e chiarimenti sia dalla Commissione sia dalle risposte attuative aziendali.

Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)

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4. Il ritorno del Met Gala

di Debora Ferretti
Tempo di lettura: 4 minuti

Il ritorno del Met Gala

Da poche settimane si è concluso l’evento più atteso del mondo del fashion: il Met Gala.
Si tratta di un galà annuale di raccolta fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolian Museum of Art di New York City, il primo lunedì di maggio.

Il ritorno del Met Gala
Fonte: it.wikipedia.com

Il Met Gala segna l’inaugurazione della mostra annuale della moda, nasce nel 1948 su iniziativa della filantropa e giornalista di moda Eleanor Lambert e il prezzo d’entrata era pari a 50$. Dal 1973 grazie a l’ex caporedattrice di Vogue, Diana Vreeland, è diventato sempre più popolare come un evento unico e di successo.

È considerato come il "gioiello della corona sociale di New York City’": durante la serata vi è un susseguirsi di star e celebrity provenienti da tutto il mondo, le quali sfilano sul red carpet sfoggiando abiti sfarzosi, piume, fiocchi e gioielli dei più lussuosi brand internazionali.

La serata inizia nel tardo pomeriggio, con uno scintillante red carpet, poi all'interno il cocktail, la cena e lo spettacolo, quest'anno condotto dall'attrice Blake Lively, il marito Ryan Reynolds, l'attrice e regista Regina King e l'attore e drammaturgo Lin-Manuel Miranda.

Un tema per ogni edizione

Tra le caratteristiche irrinunciabili di questa serata vi è sicuramente la scelta del tema su cui poi verteranno gli outfit delle varie celebrities: quest’anno il rimando scelto è "Gilded glamour", ossia il periodo che tra il 1870 e il 1890, noto come l’età dell’oro quando personaggi del calibro di Mrs. Astor e dei Vanderbilts arrivarono a dominare la scena sociale di New York.

Il ritorno del Met Gala
Fonte: vogue.it

L’evento intende celebrare non solo l’identità e le origini di quella che chiamiamo moda contemporanea, ma la storia di una nazione: gli Stati Uniti.

I look sulla bocca di tutti

Il ritorno del Met Gala
Fonte: google.it

Il Met Gala è stata l’occasione per omaggiare stilisti e personaggi che ne hanno fatto la storia, ne sono un esempio le scelte stilistiche di Kylie Jenner e Kim Kardashian:

  • Kylie, per l’occasione, ha scelto di indossare un abito da sposa bianco disegnato dal defunto fondatore di Off-White, Virgil Abloh;
  • Invece, Kim lascia tutti senza fiato indossando l’abito di Marilyn Monroe: basato su uno schizzo di Bob Mackie per il costumista hollywoodiano di origine francese Jean-Louis, l'abito ha suscitato scalpore quando l'attrice lo ha indossato per serenare il presidente John F. Kennedy nel suo 45° compleanno nel 1962.

"Al giorno d'oggi tutti indossano abiti trasparenti, ma allora non era così", dice Kardashian. "In un certo senso, è l'abito nudo originale. Ecco perché è stato così scioccante".

Dall’Italia all’America è un attimo, presenti al Met Gala anche l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni e il marito (cantante e imprenditore) Fedez, detti i Ferragnez. Per l’occasione, visto il rapporto che lega la coppia alla maison, non potevano che vestire Versace.

Cosa ci dovremo aspettare dal prossimo Met Gala? Rimanete connessi per scoprirlo…

Il ritorno del Met Gala

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IKEA X SPACE10

5. Ikea X Space10

di Valeria Dogoter
Tempo di lettura: 3 minuti

Ikea X Space10

Dagli orti domestici fino ai mobili in grado di evolvere: queste sono solo alcune delle idee nate dalla collaborazione tra Ikea e Space10, un laboratorio di ricerca e design il cui obiettivo è quello di “migliorare la vita quotidiana delle persone e dell’ambiente”.

Ma le novità non finiscono mai: in arrivo una nuova collaborazione che ti permetterà di coltivare ciò di cui hai bisogno.

Growroom

Si tratta di un padiglione a forma di sfera, all’interno del quale poter coltivare autonomamente i vegetali di cui ognuno di noi ha bisogno.

Questa struttura ha l’obiettivo di rendere possibile ed accessibile una nuova idea di agricoltura: un orto domestico collocabile in giardino, in cortile, o persino in uno spazio pubblico.

IKEA X SPACE10
Fonte: Gamberorosso.it

Progetto “Bee Home”

Una piattaforma finalizzata a fornire tutte le indicazioni necessarie per realizzare l’habitat ideale per le api. Per accedere a questo progetto è necessario solamente avere un computer ed una connessione a internet.

Questo progetto ha come obiettivo principale quello di coinvolgere tutti noi nella lotta contro l’uso di pesticidi e tossine che distruggono l’ecosistema delle api, essenziale per il nostro ambiente.

IKEA X SPACE10
Fonte: www.space10.com

Everyday Experiments

Una serie di esperimenti digitali di Space 10 in collaborazione con l’obiettivo di comprendere come la tecnologia possa ridefinire la vita nelle nostre case.

Everyday Experiments è un modo di esplorare quanto delle creazioni digitali semplici possano migliorare aspetti della vita domestica. Questi esperimenti vogliono scacciare i pregiudizi su una tecnologia vista come invadente, disorientante e poco degna di fiducia. L’immagine che si vuole creare è invece quella di una tecnologia pacifica, sicura, utile e sostenibile.

Ikea X Space10
Fonte: www.space10.com

Tra questi particolari esperimenti possiamo nominare un grande elefante che, gonfiandosi, misura gli spazi; algoritmi che, attraverso la realtà aumentata, ci aiutano a disegnare e a scegliere le proprie sedie; oppure persino poter “suonare” la propria casa come uno strumento musicale.

Ikea X Space10

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NEAM APRILE 2022

Com'è che si dice? "Aprile dolce dormire"?
Ci abbiamo pensato noi, nel frattempo, a raccogliere tutte le novità più interessanti e originali del mese. Oggi te le presentiamo!

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