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NEAM LUGLIO 2023

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L'estate è fatta per rilassarsi, ma si sa, chi dorme non piglia pesci! Resta aggiornato anche in spiaggia sulle ultime notizie di economia e marketing leggendo il NEAM!

  1. Cosa è ‘the best driver’
  2. La campagna "Il sonno degli innocenti" firmata da ACRA ribadisce che migrare è un diritto umano

  3. Barbie e il suo marketing impressionante

  4. Threads, il nuovo twitter?

Buona lettura!


COSA È ‘THE BEST DRIVER’

1. Cosa è ‘the best driver’

di Giuseppe Cirignotta
Tempo di lettura: 3 minuti

Cosa è ‘the best driver’

Se sei un due volte campione del mondo di Formula 1 e sei fuori a bere con gli amici sei tu il guidatore designato a riportare tutti a casa.

Nasce così la collaborazione per la guida sicura tra Heineken, che promuove non solo una guida responsabile ma anche la sua birra analcolica 0.0, e la Formula 1.

COSA È ‘THE BEST DRIVER’
Heineken.com

Il protagonista è l’olandese Max Verstappen, attuale campione del mondo F1 e ambasciatore di Heineken.

La campagna di Heineken si ispira al fatto che la persona designata per accompagnare tutti a casa avvenga in base a motivazioni arbitrarie o semplicemente quando qualcuno si offre volontariamente.

In realtà la motivazione, l’unica, dovrebbe essere quella di designare la persona che non ha bevuto alcol.

La campagna è stata ideata e creata dall’agenzia creativa LePub ed è stata lanciata nei Paesi Bassi attraverso social media e digital out of home.

COSA È ‘THE BEST DRIVER’
F1.com

Bram Westenbrink, Global Head del brand Heineken, ha commentato:

“ ‘When You Drive Never Drink’ è un messaggio che ci appassiona ed è al centro del nostro rapporto di partnership con la F1. Durante le gare di Formula 1 è importante ricordarsi che il miglior guidatore dopo una serata con gli amici è sempre colui che non ha bevuto.

Max Verstappen diventerà il più importante promotore della guida sicura e questo approccio tratta in modo creativo l’impegno della marca a costruire una piattaforma che esemplifica la brand equity e ha impatto su vasta scala”.

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La campagna

2. La campagna "Il sonno degli innocenti" firmata da ACRA ribadisce che migrare è un diritto umano.

di Morena Fiku
Tempo di lettura: 3 minuti

La campagna "Il sonno degli innocenti" firmata da ACRA ribadisce che migrare è un diritto umano.

ACRA lancia la sua nuova campagna intitolata "Il sonno degli innocenti" su diverse piattaforme, comprese DOOH (digital-out-of-home: pubblicità che consiste in una forma di pubblicità esterna in grado di rendere la comunicazione digitale, interattiva e dinamica attraverso schermi di varia forma, genere e dimensione), stampa e canali digitali.

La campagna "Il sonno degli innocenti" firmata da ACRA ribadisce che migrare è un diritto umano.
https://brand-news.it/brand/istituzioni/no-profit/migrare-e-un-diritto-umano-lo-ribadisce-acra-nella-campagna-il-sonno-degli-innocenti-firmata-da-different/

Sostenendo i Diritti Umani attraverso Immagini Incisive: La Campagna di Different per Acra Celebra il Diritto alla Migrazione.

Different, una communication company parte di UNA - Aziende della Comunicazione Unite, ha ideato la nuova campagna per la ong milanese Acra, che da oltre 50 anni si impegna nella tutela dei diritti umani. Il messaggio chiave della campagna è che le migrazioni esistono da sempre e migrare è un diritto umano.

 

La Campagna #svegliamoci di Different e Acra Racconta il Viaggio dei Migranti verso un Futuro Migliore.

Davide Arduini, fondatore e presidente di Different, sottolinea che "la campagna 'Il sonno degli innocenti' non ha alcuna intenzione di veicolare un messaggio politico. L'obiettivo è invece di stimolare la riflessione e favorire l'empatia verso le oltre 281 milioni di persone che scelgono o sono costrette ad abbandonare il luogo che chiamano casa, sperando di costruire un futuro migliore altrove."

Giacomo Franceschini, direttore di Acra, aggiunge: "Le migrazioni hanno caratterizzato la storia dell'umanità, e ancora oggi le persone si spostano con il sogno di una vita migliore. Questo fenomeno è di rilevanza globale e ridefinisce la cittadinanza in tutto il mondo. In collaborazione con Acra, ci impegniamo nella tutela dei diritti umani, promuovendo una cultura di dialogo e solidarietà. Vogliamo che migrare sia sempre un'opportunità per costruire una vita migliore per chi intraprende questo percorso e rappresenti un'opportunità di arricchimento per la società che accoglie la persona migrante. L'obiettivo è costruire una collettività inclusiva e capace di accogliere tutte le differenze."

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3. Barbie e il suo marketing impressionante

di Cristina Ghillani
tempo di lettura: 2 minuti

Barbie e il suo marketing impressionante

Quest'anno nel mondo del cinema si è assistito ad una grande rivoluzione.
Stiamo parlando di Barbie, il film uscito da pochi giorni che ha consentito al giocattolo di perseguire un balzo evolutivo.
Oltre ad un film magistrale, però, la strategia dietro la pellicola ha dimostrato una forte potenza di marketing.

In effetti, campagna pubblicitaria e di marketing intorno al film è stata colossale.

Barbie e il suo marketing impressionante
https://www.comingsoon.it/film/barbie/53626/scheda/

La mossa vincente?

Avere come protagonista la bambola più amata da tutte le bambine di diverse generazioni. Tutto questo ha permesso infatti di creare una vera e propria attesa attorno al film. Inoltre Mattel, nonché l'azienda produttrice della bambola, ha stipulato diversi accordi al fine di lanciare prodotti in linea Barbie e rigorosamente rosa shocking.

Barbie e il sup markting impressionante
https://www.designboom.com/design/barbie-pink-marketing-campaigns-movie-mattel-warner-bros-07-27-2023/

Di cosa parliamo esattamente?

Si parte dall'abbigliamento giungendo per fino ad Airbnb.
La macchina di merchandising è infatti in piena attività, producendo spazzolini, valigie, candele, bicchieri ma non solo.
Marchi di moda, come Forever21 e Primark hanno disegnato linee di abbigliamento pensando a Barbie. Per non parlare poi dell'accordo con Microsoft sul fronte Xbox e delle diverse iniziative turistiche in termini Airbnb.
Si parla di un investimento di 150 milioni di euro, da qui è possibile comprendere che sia stata una priorità assoluta.
E tu cosa ne pensi?

 

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4. Threads, il nuovo twitter?

di Valeria Dogoter
Tempo di lettura: 3 minuti

Threads, il nuovo twitter

Non ci sorprende che il nostro amico Mark se ne sia inventata un’altra delle sue.
Meta ha recentemente introdotto sul mercato la nuova applicazione Threads, con un boom di 10 milioni di iscritti solo nelle prime ore, mentre ad oggi ha già raggiunto i 100 milioni di utenti.

Threads, il nuovo twitter?
Fonte: Intego.com

Dove si può utilizzare?

Attualmente la nuova piattaforma è disponibile in 100 paesi, ma in Italia così come negli Stati Uniti arriverà più tardi a causa di “ostacoli” legati al trattamento dei dati personali e della privacy.

Come funziona?

L’app è stata pensata per entrare in concorrenza diretta con Twitter di Elon Musk.
Threads sarà collegata ad Instagram, questo significa che si potrà accedere ad entrambe le piattaforme con le stesse credenziali.
I post consistono in testi di massimo 500 caratteri, video fino a cinque minuti e immagini.
I feed degli utenti includono i “thread” delle persone seguite e contenuti consigliati da altri creators.

Ma twitter?

Poche settimane fa Musk ha annunciato che il logo di twitter cambierà, aggiungendo che “avrebbe dovuto essere fatto da molto tempo”.
La sostituzione del nome a “X Corp” vuole riflettere la visione futuro della creazione di una “super app” come la cinese WeChat.
Sarà capace Musk di contrastare la nuova minaccia con questo rebranding?

 

Threads, il nuovo twitter?
Fonte: ziliondesigns.com

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NEAM APRILE 2023

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È vero, ci siamo assentati nei mesi scorsi ma finalmente il NEAM è tornato… vi era mancato vero!?
Vista l’aria primaverile, vi consigliamo di uscire al parco e concedervi una rilassante lettura con i nostri 5 articoli:

1. McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo
2. Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy
3. Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alle serie più famose
4. Air: come il marketing ha cambiato la storia
5. Ritorno ad Hogwarts - il reboot che non piace ai fan

Buona lettura!


McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo

1. McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo

di Andrea Margini
Tempo di lettura: 4 minuti

McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo

McDonald’s, come tutti sappiamo, è la catena statunitense di fast food più estesa al mondo contando circa trentasettemila ristoranti in tutto il globo.

Questo enorme successo non è dato soltanto dalla capacità di fornire un pasto veloce ed economico, ma soprattutto dalla sua capacità di innovare e creare punti di collegamento tra l’azienda ed il consumatore,  in modo tale che si senta come a casa.

Il problema principale

L’evento italiano di riferimento per il settore del design, ossia la Milano Design Week, attira ogni anno decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, ovviamente portando alla città moltissimi vantaggi. Allo stesso tempo però mette alla prova gli spazi già ristretti della città, che spesso rendono difficile trovare un punto di ristoro dove condividere il pranzo con amici e conoscenti.

TableToGo

In occasione appunto di uno degli eventi di design più grande al mondo, nasce la collaborazione tra Leo Burnett (ovvero una delle più grandi agenzie pubblicitarie americane) e McDonald's che ha permesso il lancio di una particolare confezione mirata  a valorizzare la prenotazione dall’app McDonald’s e non solo.

Dall’analisi approfondita dei bisogni dei consumatori, nasce appunto TableToGo: una confezione speciale in edizione limitata creata con il cento per cento di carta riciclata ed allo stesso tempo può essere riciclata a sua volta al cento per cento.

Essa può contenere fino a due menù completi e, una volta aperta ed adagiata sui paletti dissuasori presenti in tutta la città di Milano, diventa un comodo ed innovativo tavolo per poter consumare un pasto veloce ed in compagnia, ottimizzando gli spazi presenti nella città e trasformando la metropoli italiana in un McDonald’s a cielo aperto.

Per poter ottenere il menù speciale il consumatore deve inquadrare uno speciale QR code presente sui paletti dissuasori, così da accedervi tramite l’applicazione, da cui fare direttamente l'ordine e ritirare comodamente il suo pasto in store.

McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo
Fonte: federicogamberini.it
McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo
Fonte: federicogamberini.it

Ovviamente l’idea della catena di fast food non era fine a sé stessa, ma lo scopo principale era quello di rafforzare il posizionamento del brand, definendolo come un qualcosa capace di dare alle persone momenti in cui sentirsi bene, in qualsiasi luogo e con chi vogliono. Questa idea nasce anche dal voler insegnare ed educare il suo consumatore ad utilizzare l'applicazione per effettuare ordini direttamente dallo smartphone. Infatti, il consumatore medio utilizza l’app McDonald’s soltanto per ottenere vantaggi economici in termini di offerte e quasi mai per poter accedere ad un vantaggio in termini di tempo, che porterebbe sicuramente un vantaggio ad entrambi.

McDonald’s e il suo innovativo packaging in edizione limitata TableToGo

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Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy

2. Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy

di Edoardo Carpi
Tempo di lettura: 4 minuti

Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy

Il tema della tutela del Made in Italy è da sempre al centro di numerosi dibattiti. Secondo le stime OCSE nel 2018 i danni alle imprese italiane, derivanti dall’abuso del brand “Made in Italy", hanno superato i 30 miliardi di euro.

Per arginare la contraffazione di prodotti italiani, oltre agli strumenti normativi, nel tempo si sono sviluppate numerose soluzioni che utilizzano la blockchain per certificare l’origine dei prodotti. Utilizzando questa tecnologia infatti è possibile tracciare il prodotto garantendone l’origine di provenienza.

Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy
Fonte: economymagazine.it

La soluzione di Elision

Una di questa è Elision, startup nata dalla collaborazione di due imprese: 3rand Up Solutions, specializzata in servizi per l’anticontraffazione ed il consumer engagement, e H&S Custom, che si occupa di innovazione digitale applicata a tematiche di tracciabilità e lotta al mercato grigio. Entrambe le società fanno parte del gruppo italiano Tesisquare, azienda che si è distinta nel settore della ricerca di soluzioni innovative nel campo della supply chain.

In particolare, Elision utilizza la tecnologia IoT e Blockchain per creare un “passaporto digitale” ai beni di alta gamma, contenente informazioni sulla provenienza ed altre specifiche del prodotto, al fine di garantirne l’autenticità.

Questo sistema permette inoltre alle imprese che lo utilizzano di sviluppare uno storytelling ed una comunicazione che valorizzi il brand e la sostenibilità dei prodotti, creando un rapporto di maggiore fiducia con il cliente.

L’etichetta di Federitaly

Anche Federitaly, federazione che ha come obiettivo la tutela e la promozione del Made in Italy nel mondo, ha puntato sulla Blockchain: in collaborazione con la DFINITY Foundation, Federitaly ha creato l’etichetta “FederItaly 100% Made in Italy” che ,tramite la scansione di un codice QR, permette di accedere al certificato salvato sulla blockchain, dove sono verificabili numerose informazioni sul prodotto quali i materiali, la provenienza, il produttore e molto altro.

Negli ultimi anni i player che stanno investendo sulla blockchain, e sulle possibilità di certificazione che offre, sono in continua crescita. Questo è un dato importante perché lo sviluppo di queste tecnologie, insieme alle normative emanate dallo Stato e dall’Unione Europea, forniscono strumenti validi per proteggere le imprese italiane e tutelare al meglio le nostre eccellenze.

Nuove soluzioni per la tutela del Made in Italy

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Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alla serie più famose

3. Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alle serie più famose

di Irene Beghini
Tempo di lettura: 4 minuti

Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alle serie più famose

Lo scorso 12 Aprile è stata lanciata la nuova collezione di Lacoste X Netflix, annunciata prima attraverso un comunicato stampa dell’azienda di streaming e successivamente sulle pagine social dell’azienda francese.

In che cosa consiste?

La collaborazione tra le due aziende è incentrata su quelle che sono le serie che più hanno appassionato il pubblico di Netflix, come ad esempio: “Stranger Things”, “Bridgerton”, “Lupin”, “La Casa di Carta”, “The Witcher”, “Sex Education”, “Shadow and Bone” ed “Élite”.

Essa comprende tute, polo, felpe e tanti altri capi, alcuni di essi sono già disponibili in alcuni punti vendita Lacoste e sui siti web di entrambe le aziende.

Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alla serie più famose
Fonte: saywho.it

Unione delle due aziende

Dalle prime immagini estrapolate dai video condivisi nella pagina Instagram di Lacoste si può notare come nel caso della collezione riferita a Stranger Things il logo è rivisitato in un modo “demo-dile”, unendo la creatura “Demogorgone” all’iconico coccodrillo; mentre in altri casi si può notare il simbolo Lacoste ricollegabile facilmente alla serie a cui si fa riferimento, come ad esempio per Bridgerton.

Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alla serie più famose
Fonte: saywho.it

La fusione tra i due differenti business è stata possibile grazie al mix perfetto dei design, che unisce le due iconiche identità aziendali.

Dal comunicato stampa dell’azienda di streaming si può evincere come questa collezione viene vista come un potente mezzo di story telling, le parole usate dal Vice President For Consumer Products sono state:

“Questa collezione rappresenta un modo avvincente e creativo per permettere ai fan di esprimere il proprio amore per le nostre storie e personaggi."

Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alla serie più famose
Fonte: saywho.it

Netflix e le aziende di abbigliamento

Per Netflix questa non è la prima volta che collabora con azienda di moda; infatti, si era già cimentata nel mondo del merchandising attraverso una collaborazione con H&M nel 2021 e con Vans nel 2022.

L’azienda crede infatti che quest’ultima collezione gli permetterà di connettersi con il proprio pubblico, questo grazie anche alle serie TV scelte: serie che abbracciano diversi valori e molteplici tipi di pubblico, aspetto che ha permesso di presentare tale collezione come “collezione per tutti”.

La deputy CEO di Lacoste ha definito la collezione come il fantastico “incontro tra due mondi e tra due riferimenti globali nel campo della creatività e dell’innovazione”.

Lacoste X Netflix: una collezione interamente dedicata alle serie più famose

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4. Air: come il marketing ha cambiato la storia

di Giuseppe Cirignotta
Tempo di lettura: 4 minuti

Air: come il marketing ha cambiato la storia

La storia

“Non è un film su Michael Jordan, non è un film di sport e neanche un film storico."

Ben Affleck definisce così “AIR” il film uscito a inizio mese dedicato al lancio del celebre brand in onore del campione di basket. Da buon film americano non può mancare il richiamo alla “guerra”: la battaglia è in questo caso a colpi di milioni tra Nike, Adidas e Converse.

Il film rispecchia perfettamente le parole di Affleck, Jordan si vede in pochi frangenti e di spalle, non dice mai una parola. Sotto i riflettori c'è infatti il team marketing di Nike che, disponendo di minori risorse rispetto ai competitor, decide di puntare il suo budget irrisorio su un unico giocatore, piuttosto che su diversi talenti. Si fa all-in su una unica matricola: Michael Jordan.

La nascita

Per quanto riguarda il settore del basket, nei primi anni Nike era fortemente in svantaggio, soprattutto rispetto alle Converse che venivano invece utilizzate da tutti i campioni. Pensate che in questo sport Nike copriva solamente il 17% del mercato.
La capacità del brand americano fu quella di riconoscere il talento di Michael e di convincerlo, grazie alla madre, a sposare il progetto Nike piuttosto che la collaborazione con Adidas, inizialmente fortemente desiderata da Jordan.

Adidas e Converse compirono l’errore di trattare Jordan come uno dei tanti campioni, i quali indossavano i colossi tedeschi e americani. Nike, invece, dedicò e costruì un modello di scarpe totalmente ispirato a Michael. A riconoscere per prima il valore di quelle scarpe fu la madre.

Il brand americano addirittura ideò una scarpa in onore dei colori della squadra di Michael, i Chicago Bulls. Il problema? Ai quei tempi c’era una regola in NBA che prevedeva il predominio del colore bianco nelle calzature da gioco, costringendo al pagamento di una multa qualora questa regola non fosse stata rispettata. Nike scelse il rosso come colore predominante per il primo modello, accettando volontariamente di pagare la multa ad ogni partita. È proprio grazie all’impatto che Jordan e Nike ebbero sull’NBA che quest’ultima cambiò le regole.

Non a caso Jordan ancora oggi riceve una cospicua percentuale di guadagno sulle vendite di qualsiasi accessorio o sneakers con il suo nome.

Una scarpa è una scarpa finché mio figlio non la indossa.

Bisogna dire che la madre ci abbia visto davvero lungo.

Strategia vincente

La strategia di Nike di creare un brand attorno ad un solo giocatore ha cambiato la storia dello
sport, sia in termini di produzione sia in termini economici. Il successo delle Jordan arrivò non solo grazie alle prestazioni e al carisma di Michael, ma anche perché il brand divenne uno status symbol della cultura hip hop americana, che in quegli anni era fortemente in ascesa.

Il valore delle sneakers a marchio Jordan è in continua crescita: basti pensare che la prima scarpa prodotta per lui, ad oggi, vale più di $15.000.

Air: come il marketing ha cambiato la storia

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