Super Nintendo World

5. Super Nintendo World

di Cristina Ghillani
Tempo di lettura: 2 minuti

Super Nintendo World

Dopo l’apertura del primo Super Nintendo World del mondo in Giappone, ci sono aggiornamenti da Hollywood.

Il colosso del videogioco ha infatti deciso di ampliare il proprio fronte nel campo dei parchi divertimento, preparandosi ad intrattenere i fan con un vero e proprio Regno dei Funghi, ispirandosi alla saga di Super Mario. Nonostante i rallentamenti derivanti dalla pandemia, i cantieri hanno recentemente ripreso i lavori con l’obiettivo di una data di apertura circa i primi mesi del 2023.

In particolar modo, rappresenta una partnership tra la società di videogiochi giapponese e Comcast Corporation.
Il nome ufficiale della principale attrazione è stato rivelato, “Mario Kart: Bowser’s Challange”.

In seguito a qualche interessante anticipazione pare che i visitatori avranno modo di salire a bordo di un veicolo stile “Mario Kart” a quattro posti, indossando il cappello di Mario e gli occhiali AR.

Super Nintendo World
Fonte: mariocastle.it

L'obiettivo

Come si può già dedurre, sarà quello di raccogliere più monete possibili e di sconfiggere il team nemico Bowser.

La Universal afferma che questa attrazione fonde alla perfezione la realtà aumentata con la tecnologia di mappatura di protezione e pezzi, lungo una pista in movimento. Uno spettacolo visivo di colori vivaci e ingegno architettonico.

Super Nintendo World
Fonte: nintendon.it

L’innovativa giostra e le aree interattive saranno inoltre accompagnate da negozi e ristoranti a tema al fine di migliorare e rendere unica l’esperienza. Un vero sogno ad occhi aperti.

Ci saranno però differenze rispetto al parco nipponico o questo verrà ricalcato all’interno dei confini americani?
E tu sei pronto ad inserirlo tra le tue prossime mete?

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NEAM LUGLIO 2022

Il sale sulla pelle, l'odore del mare, il vento tra i capelli... Luglio ci ha fatti immergere nel pieno dell'estate e ci fa ricordare che le ferie non sono poi così lontane! Nel frattempo, però, fa sempre bene tenersi informati su cosa accade nel mondo del Marketing e dell'Economia... ma non solo!

Scopri le cinque notizie che abbiamo selezionato per te:

1. Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso
2. La protesta sui social da parte dei creators sulla "Tiktotizzazione" di Instagram
3. Esselunga sbarca su TikTok
4. Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia
5. Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende

Buona lettura!


Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso

1. Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso

di Andi Rama
Tempo di lettura: 3 minuti

Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso

 Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso
Fonte: www.gucci.it

Adidas x Gucci è la collaborazione del momento. Ma qual è la strategia comunicativa che accompagna la partnership?

La collaborazione nasce come fusione di simboli e stili diversi, dalla voglia di creare una collezione sensazionale. Ad unire Adidas e Gucci, però, c’è anche un altro elemento, ovvero il motivo a tre strisce, segno distintivo da entrambi i brand.

POP-UP STORE

Per il lancio della collezione Adidas x Gucci la promozione ha previsto anche la creazione di store temporanei in vari luoghi del mondo: Los Angeles, Londra, Sydney, Seoul, Miami, New York, Toronto, Parigi, Amburgo.

Il primo pop-up annunciato via Instagram è stato quello di Los Angeles, al 8400 Melrose Avenue. Con una facciata in stile vegetale, lo store mette in primo piano il logo Adidas accompagnato dalla scritta “Gucci”. Tale unione porta il cliente in un fantastico universo in cui convergono l’unicità di Gucci e la fama di Adidas.

I due grandi brand internazionali hanno richiamato l’attenzione di migliaia e migliaia di persone. E questo lo dimostrano le oltre 600 mila interazioni raggiunte dal post Instagram sul profilo ufficiale Gucci che ritrae il Pop-up store di Los Angeles.

I pop-up store nascono per una missione: stupire il cliente, attraverso un design creativo, sbalorditivo, d’impatto. Ciò crea curiosità nel pubblico. E la curiosità focalizza l’attenzione, suscita interesse, fa parlare.

Fonte: Instagram.com

I MURALES

Anche le strade si sono dipinte dei colori della partnership infatti, insieme al lancio degli store temporanei, vi è stata un’altra strategia di promozione: lo Street Marketing.

Si tratta infatti di una forma di marketing non convenzionale che si esplica esclusivamente per le strade vere e proprie di una città.

A Milano e a New York è stata inaugurata la Gucci Art Wall. Si tratta di murales realizzati da artisti dal talento straordinario, i quali hanno trasformato i muri della città in chiave Adidas x Gucci.

La realizzazione dei murales è stata, inoltre, documentata tramite reel su instagram su entrambi i profili dei brand.

Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso
Fonte: Instagram Reel

CONCLUSIONE

Qual è la novità dietro la nuova collaborazione? Sicuramente l’incontro di due brand noti al pubblico mondiale.

Due brand che raccontano modi diversi di intendere la moda. Ma non per questo lontani tra loro.

Sono riusciti a fondersi, dando vita a capi unici nel loro genere.

La loro collaborazione è stata infine ben valorizzata anche grazie ad un‘importante strategia comunicativa, che è stata alla base della campagna pubblicitaria ed un marketing che ha coinvolto a pieno l’utente grazie ai social network, i negozi Pop up e l’arte espressa in strada.

 Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso
Fonte: Gucci.it

Adidas x Gucci: una collaborazione tra sport e lusso

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2. La protesta sui social da parte dei creators sulla "Tiktotizzazione" di Instagram

di Yassmin Moumine
Tempo di lettura: 3 minuti

La protesta sui social da parte dei creators sulla "Tiktotizzazione" di Instagram

Negli ultimi giorni avrete sicuramente visto che su Instagram gira questa immagine con scritto “make Instagram, Instagram again”: una petizione per far tornare Instagram com’era prima ed evitare che si muova sempre di più nella direzione di TikTok.

“L'obiettivo di questa petizione è portare l'attenzione su ciò che i consumatori vogliono da Instagram” si legge nella petizione lanciata dalla fotografa Tati Bruening, nota su Instagram come @illumitati.

LA PROTESTA SUI SOCIAL DA PARTE DEI CREATORS SULLA “TIKTOTIZZAZIONE” DI INSTAGRAM
Fonte: instagram.com

In sostanza, cosa si chiede con questa petizione?

  1.  Di riprendere il feed cronologico
  2.  Essere semplicemente Instagram e non muoversi più nella direzione di TikTok
  3.  Ritornare ad un algoritmo che favorisca le foto
  4.  Essere una piattaforma che ascolta i creator

L’esperienza sul social network sta mutando considerevolmente: si vedono più post sponsorizzati e vengono consigliati sempre più reel (video brevi) di account non seguiti. Per alcuni utenti sta arrivando anche un nuovo layout, dark mode (quindi sfondo nero), video a schermo intero, e scrolling proprio come TikTok.

A sostenere questa petizione vi sono anche personaggi noti come Chiara Ferragni, Kylie Jenner e Kim Kardashian che condividono l’idea secondo cui Instagram sta sempre diventando un’omologazione di TikTok e si chiede di ritornare al feed in ordine cronologico: il bello dell’app era poter seguire quasi in tempo reale gli aggiornamenti fotografici dei propri amici.

Quindi, Instagram è morto?

Per The Verge:  "Instagram is over. Facebook è in una posizione difficile. Ha perso 10 mld $ per la nuova policy privacy di Apple; si è rinominato “Meta”, per inseguire qualcosa che ancora non esiste, e deve capire come tenere alta l’attenzione mentre costruisce ‘sto metaverso o qualsiasi cosa sarà.

Cosa aspettarci?

Come abbiamo già visto in passato, le dinamiche di internet e dei social sono spesso imprevedibili. Sicuramente per come li abbiamo conosciuti finora, i social non saranno più gli stessi.

La protesta sui social da parte dei creators sulla "Tiktotizzazione" di Instagram

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ESSELUNGA SBARCA SU TIKTOK

3. Esselunga sbarca su TikTok

di Arianna di Bella
Tempo di lettura: 3 minuti

Esselunga sbarca su TikTok

Esselunga sbarca su TikTok
Fonte: www.esselunga.it

“Esselunga è un love brand universalmente riconosciuto e per definizione “pop”. In questo senso TikTok è un canale fondamentale per esprimerne al meglio questa essenza e la vicinanza alla community.”

Con queste parole Massimo Bellato, Head of Digital Marketing di Esselunga, sancisce l’ingresso dell’insegna commerciale nella community di TikTok.

L’azienda, dopo aver riscontrato un grande successo con le pagine ufficiali di Facebook, Instagram e LinkedIn, ha deciso di continuare questo processo di digital transformation presidiando questa nuova piattaforma.

LA STRATEGIA

In un'ottica di avvicinamento alla piattaforma social, Esselunga ha già da diversi mesi, in collaborazione con l’agenzia The Story Lab (Dentsu Creative), pianificato e realizzato campagne media focalizzate su tematiche come la quotidianità della spesa e la ricerca della convenienza.

La visione che accomuna la partnership tra questi due attori è racchiusa nella parola: POP.

Come spiega l’agenzia il pop è:

“Quell’ingrediente misterioso alla base di tutti i progetti e delle strategie di brand più efficaci, quell’elemento che riesce a essere ‘coraggioso, ma reale’, ‘fuori di testa, ma furbo’, ‘potente nella sua normalità'".

In tal senso l'azienda, aprendo questo canale, si racconta per la prima volta in uno stile del tutto nuovo, fresco, diretto e ironico, pensato per ampliare la comunicazione verso altri territori e arricchire lo storytelling del brand.

Questo nuovo percorso sarà supportato dal partner strategico-creativo Uasabi che si affiancherà a TikTok nel percorso di pianificazione e sviluppo quotidiano della content strategy.

Una scelta strategica molto rilevante è stata quella rivestita da Max Angioni, volto scelto per inaugurare la pagina ufficiale del brand. Il comico, con oltre 400.000 follower e reduce da Italia’s Got Talent, Zelig e Lol2, incarna perfettamente lo stile e il modello comunicativo ironico e fresco in grado di raggiungere l’audience di TikTok o meglio ancora, dei nuovi shopper.

L’ingresso sulla nuova piattaforma social non indica solo un ampliamento della strategia digitale ma anche la possibilità di raggiungere un nuovo target.

La generazione Z sono coloro che non hanno mai fatto la spesa ma che ben presto entreranno nel mondo degli adulti trovandosi a decidere i luoghi e i formati della propria shopping mission.

Il gruppo leader della gdo italiana consapevole del bacino di utenza di TikTok non perde occasioni di godere della potenzialità dei social a 360 gradi per accrescere la propria brand awareness e per affondare le radici verso nuove opportunità.

E voi inizierete a seguire il nuovo canale TikTok di Esselunga?

Esselunga sbarca su TikTok

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Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia

4. Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia

di Annaluce Ferrari
Tempo di lettura: 5 minuti

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia

In Finlandia si compie un nuovo passo verso la transizione energetica!

Nella centrale elettrica di Vatajankoski, a poche ore da Helsinki, un team di giovani ingegneri dell’azienda Polar Night Energy ha portato a termine la prima installazione al mondo di una batteria termica commerciale realizzata con la sabbia.

Questa “batteria di sabbia” immagazzina in modo stabile e conveniente il surplus di energia generato da fonti rinnovabili sotto forma di calore, che potrà essere utilizzato successivamente sia negli impianti di teleriscaldamento cittadino, sia nei processi industriali.

Si tratta di un’istallazione unica nel suo genere che potrebbe fornire una potenziale soluzione al problema dell’intermittenza delle fonti rinnovabili.

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia
Fonte: www.bbc.com

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia

Il funzionamento delle batterie

L’idea della “batteria di sabbia” è stata sviluppata per la prima volta a Tampere, in Finlandia, ricevendo fondi e aiuti dall’amministrazione comunale per lo sviluppo di un impianto pilota.

A Kankaanpää, sempre in Finlandia, Polar Night Energy è riuscita a costruire un dispositivo di accumulo di calore maggiore, con una capacità di 8MWh, connessa alla rete di teleriscaldamento di Vatajankoski e in grado di riscaldare edifici residenziali e commerciali, abitazioni famigliari e la piscina comunale per tutto l’anno.

Dentro il semplice silo grigio alto sette metri e largo quattro dell’impianto sono state accumulate 100 tonnellate di sabbia grezza ed economica: sfruttando il fenomeno del riscaldamento resistivo, il surplus di energia generato dalle fonti rinnovabili riscalda la sabbia fino a 500°C (dato variabile a seconda delle dimensioni del dispositivo).

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia
Fonte: www.bbc.com

Questo processo genera aria calda che viene fatta circolare nella sabbia mediante un apposito scambiatore di calore.

Perché la sabbia è così importante? Questo materiale granulare è:

  • poco costoso,
  • abbondante
  • e può essere riscaldato oltre i 1000°C, perfetto per le necessità della batteria.

Altri gruppi di ricerca, come l’US National Renewable Energy Laboratory, la stanno infatti valutando come un efficiente mezzo di storage per le energie verdi, ma i finlandesi sono i primi con un sistema commerciale attivo e ben performante.

Il dispositivo non richiede nessun intervento particolare - a parte l’eliminazione di possibile sporcizia e umidità dal materiale - rendendone il funzionamento semplice ed economico. Le emissioni di CO2 dell’accumulatore di calore, inoltre, dipendono dai materiali e dalla fase di costruzione. Nel caso dell’impianto di PNE queste emissioni sono relativamente minime, di conseguenza le emissioni generali derivano principalmente dalla fonte di energia che alimenta l’impianto stesso. Si può dire che il calore proveniente da queste batterie è pulito quanto lo è l’energia che l’alimenta.

L’importanza del riscaldamento in Finlandia

Il riscaldamento è un tema estremamente importante per la sopravvivenza di un paese come la Finlandia dove gli inverni sono lunghi, freddi e scuri e durante i quali l’energia rinnovabile scarseggia criticamente rispetto alla domanda. Le “batterie di sabbia” possono immagazzinare il surplus delle rinnovabili per attingervi nei momenti di necessità, a costi inferiori.

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia
Fonte:"www.bbc.com"

Se ci sono poche centrali elettriche che funzionano per qualche ora d’inverno, quando c’è più freddo, i prezzi saranno estremamente elevati”, dice Elina Seppänen, specialista di energia e clima per la città di Kankaanpää, “ma se abbiamo questo tipo di soluzione che permette flessibilità all’uso, e storage per il calore, questo aiuterebbe molto in termini di riduzione costi”.

La recente decisione della Russia di tagliare i rifornimenti di gas ed elettricità in risposta alla volontà della Finlandia di entrare nella NATO ha creato crescenti preoccupazioni e ha portato il problema dell’energia verde nuovamente al centro dell’attenzione.

Sviluppi futuri

Uno dei più grandi ostacoli, ora, è applicare questa tecnologia in contesti più ampi e utilizzarla anche per immagazzinare elettricità, oltre al calore. Il calore immagazzinato in queste batterie potrebbe eventualmente essere convertito in elettricità attraverso l’utilizzo di apposite turbine.

Questo processo richiederebbe investimenti aggiuntivi e la conversione del calore in elettricità comporterebbe delle perdite, riducendo l’efficienza e la convenienza dell’impianto, che deve essere quindi ulteriormente sviluppato.

Al momento, il prossimo obiettivo dell’azienda è quello di aumentare la scala, installando batterie di sabbia da almeno 20 GWh e in grado di arrivare fino a 1.000 °C.

Il problema delle rinnovabili

Gli sviluppatori di PNE ritengono che le loro “batterie di sabbia” potrebbero risolvere il problema della fornitura annuale delle rinnovabili.
Il “difetto” principale delle rinnovabili riguarda la loro intermittenza: cosa succede quando il sole non splende o il vento non soffia? La risposta più immediata a questo problema è il potenziamento delle batterie a grande scala per lo stoccaggio dell’energia in eccesso, per far fronte ai periodi di scarsità. Al momento, la maggior parte delle batterie sono fatte con il litio, sono molto costose, hanno un’elevata impronta ambientale e permettono di immagazzinare solamente con una quantità limitata di energia in eccesso. Al contrario, le “batterie di sabbia” sono più economiche, utilizzano materiali facilmente reperibili, sono sostenibili e permettono l’accumulo di grandi quantità di surplus energetico sotto forma di calore.

Le “batterie di sabbia” arriveranno in Italia

Ad inizio luglio 2022 RINA, multinazionale di consulenza, ispezione e certificazione ingegneristica, ha avviato una collaborazione con la Magaldi Green Energy, startup del gruppo Magaldi specializzata nella ricerca, produzione e commercializzazione di tecnologie per la generazione e lo stoccaggio di energia rinnovabile.

Questa collaborazione prevede l’utilizzo della tecnologia MGTES (Magaldi Green Thermal Energy Storage) per lo stoccaggio di energia termica proveniente da fonti rinnovabili. La MGTES sfrutta un letto fluido di particelle di sabbia silicea che è in grado di trasformare l’energia elettrica ricevuta e di trasmettere questo calore all’esterno quando richiesto, in un procedimento molto simile alle “batterie di sabbia” della PNE. Secondo Mario Magaldi, presidente di Magaldi Green Energy, il loro storage può rilasciare calore fino a 600°C con un’efficienza prossima al 90%.

L’impianto pilota verrà costruito e messo in funzione presso l’Innovation Hub di Castel Romano, di proprietà di RINA.

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia
Fonte: magaldigreenenergy.com

Superando alcuni limiti delle rinnovabili, la diffusione di queste “batterie di sabbia” è un grande passo verso la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni, sia nel rispetto degli impegni internazionali, sia nella tutela del benessere dei cittadini e nel contrasto alla crisi climatica.

Rivoluzione energetica: le batterie di sabbia

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Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende

5. Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende

di Marco Rovere
Tempo di lettura: 3 minuti

Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende

club calcio, con il passare degli anni, stanno diventando sempre più delle vere e proprie aziende: brand con obiettivi di marketing, mercati di riferimento, target da raggiungere, offrendo servizi e prodotti in tutto il mondo. Molte squadre dei principali campionati del mondo, Serie A compresa, stanno investendo nella comunicazione (principalmente social e online), partendo dal branding o restyling della propria identità visiva. 

I CASI DI JUVE E PSG

La prima in Italia è stata la Juve nel 2017. In particolare, è da ricordare la presentazione nel 2019 della nuova collezione firmata da Palace in collaborazione con Adidas. Oltre all’aspetto commerciale (tutti i pezzi della collezione sono andati sold out in pochissime ore dalla loro uscita) aveva anche l’obiettivo di allargare ulteriormente la fan base del club a livello mondiale.

Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende
Fonte: www.footballnerds.it

Un altro caso significativo di collaborazione con famosi brand dello sport/streetwear è stata quella del PSG con Jordan. Questa collaborazione non solo ha raddoppiato i ricavi del merchandising della società negli ultimi 5 anni (nell’ultima stagione hanno raggiunto quota 60,4 milioni di euro) ma ha anche ampliato il bacino di utenza del club parigino sul mercato asiatico e USA proprio grazie alla cooperazione con il brand americano.

CAMBIARE NON È SEMPRE FACILE

Nel calcio però cambiare non è passeggiata (come in altri ambiti), perché il tifo e l’attaccamento a ciascuna squadra possono ostacolarlo. Ad esempio il Manchester City nel 2015 rifece il restyling. Un cambio che all’epoca – ora altamente metabolizzato – fece infuriare i tifosi, tanto che il club inglese decise di pagare i costi di rimozione a chi aveva tatuato il vecchio logo.

Quel che è certo, è che sempre più squadre, anche di serie minori - vedi come ultimo caso il Modena, appena promosso in Serie B - si stanno “modernizzando” per rimanere al passo, crescere e rendersi più attrattive sotto ogni punto di vista.

Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende
Fonte: Gianlucadimarzio.com

«Uno sguardo al futuro per legarci al passato» - Le parole del Presidente del Modena (e di Stone Island) Carlo Rivetti.

Il rebranding nel calcio: da squadre a vere e proprie aziende

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NEAM GIUGNO 2022

Giugno ha portato con sé un'ondata di caldo difficile da sostenere, però c'è un però. Ci pensa NEAM a portare una ventata di freschezza con alcune delle notizie più curiose del mese!

Ecco cosa abbiamo selezionato per te:

1. Google ti dà una mano ai colloqui!
2. Viaggiare con Netflix?
3. "The Closer", l'apribottiglie Hi-Tech creato da Publicis per Heineken
4. Alleanza Big Tech: nuove regole comuni per il Metaverso
5. L'ascesa di Ziggy Stardust su Adobe

Buona lettura!


Google ti dà una mano ai colloqui!

1. Google ti dà una mano ai colloqui!

di Samuela Maggio
Tempo di lettura: 3 minuti

Google ti dà una mano ai colloqui!

“La preparazione per i colloqui richiede sempre molto lavoro, ma speriamo che questo strumento possa rendere un po' più facile per chiunque acquisire maggiore sicurezza e sentirsi a proprio agio con le interviste.”

Interview Warmup è il nuovissimo lancio di Google che, in un mondo sempre più orientato al lavoro, decide di dare una mano ai propri utenti fornendo un aiuto concreto.

Di cosa si tratta?

L’iniziativa ha come focus principale il colloquio di lavoro e le interviste. Questa fase è, forse, una delle più temute poiché ad essa sono correlati innumerevoli dubbi e domande: come essere convincente? Perché dovrebbero scegliere me? Cosa possono chiedermi?

Ecco che arriva Google!

Attraverso varie domande, le più disparate, fornisce un’idea, ma anche una base di partenza, da cui poi sviluppare possibili risposte.

Le cinque domande

Sviluppate da esperti HR, le domande vengono simulate da un machine learning di ultima generazione e riguardano, oltre che le esperienze professionali, anche quelle personali. Non mancano, inoltre, le domande più tecniche legate all’accadimento di eventi ben precisi e a come ci si comporterebbe.

Il primo step da seguire è quello di selezionare la professione per cui ci si vuole sottoporre ad un colloquio (sono attualmente sei: Data Analytics, E-Commerce, IT Support, Project Management, UX design e General). Ecco che Google trascriverà le risposte che riceverà (in maniera orale o scritta) e individuerà i punti chiave del discorso, permettendo sia al candidato di “rileggersi” sia alla piattaforma stessa di analizzare la risposta ottenuta. Così facendo si eviteranno ripetizioni di termini e si potrà eventualmente ampliare il proprio dizionario, in quanto Google riconosce i vocaboli legati alla professione/lavoro cui si fa riferimento.

Il tutto avviene, ovviamente, nel pieno rispetto della privacy, come precisato da Google.

Google ti dà una mano ai colloqui!
Fonte: voicebot.ai

Feedback immediato

Il pro di simulare un colloquio con Interview Warmup è legato anche all’ottenimento di un feedback immediato. Niente “le faremo sapere”, ma una concreta valutazione qualitativa mirata a migliorarsi.

La piattaforma era inizialmente rivolta al Google Career Certificate, tuttavia è da poco accessibile a chiunque, gratuitamente e (almeno per ora) in lingua inglese.

Il mondo dell’internet si rivela sempre di più un valido strumento da cui apprendere tanto!

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Google ti dà una mano ai colloqui!


Viaggiare con Netflix?

2. Viaggiare con Netflix?

di Cristina Ghillani
Tempo di lettura: 3 minuti

Viaggiare con Netflix?

Turismo ed Entertainment

Netflix dall’11 al 17 Luglio organizzerà tour guidati gratuiti nelle città più iconiche d’Europa. Si tratta di Londra, Parigi e Madrid.

L’obiettivo? Far scoprire i luoghi dove sono state girate le serie-tv e i loro retroscena. Quello che sta cercando di fare il colosso dello streaming è di dare vita ad un nuovo modo di fare turismo e creare un bisogno.

L’augurio di Netflix per quest’estate è quindi “Binge voyage!”

Viaggiare con Netflix?
Fonte: brand-news.it

Com’è nata questa idea?

L’idea nasce da un’analisi la quale ha dimostrato che il 70% dei minuti passati su Netflix deriva da persone che guardano serie tv e/o film non ambientate nel proprio paese. In particolar modo questa iniziativa ha origine dalla partnership tra Netflix stessa e Sandemans New Europe Tours.

Madrid, Parigi o Londra?

L’unica difficoltà sarà scegliere la città.

  • A Madrid si potranno esplorare le scenografie reali di Money Heist e Cable Girls, oppure sognare di essere uno dei personaggi di Elite, il teen drama più visto su Netflix.
  • Nella romantica Ville Lumière, invece, sarà possibile vivere le avventure di personaggi celebri come Lupin o Emily (in Paris) e scoprire dettagli inediti e curiosità sulla miniserie Notre-Dame, la part du feu.
  • Il tour londinese, invece, porterà i viaggiatori alla scoperta di tutti quei luoghi della capitale che hanno fatto da sfondo a serie iconiche come Anatomia di uno scandalo, Bridgerton e The Crown.
Viaggiare con Netflix?
Fonte: siviaggia.it

Ma cosa ci spinge a scegliere la destinazione?

Sicuramente quando le città appaiono nelle nostre serie sembrano ancora più affascinanti e l’interesse aumenta ancor di più grazie alle vicende dei nostri personaggi preferiti che tanto seguiamo.

E tu cosa aspetti? È tempo di posare il telecomando e preparare il passaporto! I posti sono limitati e vanno prenotati sul sito  netflix.neweuropetours.eu.

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Viaggiare con Netflix?