di Carmelo Falzone
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Cos’è stata la crisi del 1929 e cosa ha portato con sé?
Tutti i libri di storia ne parlano ed è uno dei temi più battuti dagli economisti, ma cosa è davvero accaduto durante il fatidico 29 ottobre 1929 e quali sono state le conseguenze nella società dell’epoca?
Siamo nel pieno degli Anni Venti, chiamati “Ruggenti” poichè è proprio durante questi anni che avviene il consolidamento degli Stati Uniti come potenza mondiale e modello da seguire in diversi settori come quelli del cinema e della musica. Il benessere era un concetto tangibile, lo si poteva davvero toccare!
Adesso è lecito chiedersi come sia possibile accostare la parola “crisi” a questo tenore così smisuratamente alto. Il concetto è molto semplice: per chi ha soldi da investire è il momento di arricchirsi. Oltre 1 milione di americani investe i propri risparmi in borsa e nel giro di pochi anni questi aumentano del 400%.
Poi la mattina del 24 ottobre 1929 (giovedì nero) accadde l’impensabile: l’indice della borsa di New York registra un inaspettato ribasso; ben 5 giorni dopo, il 29 ottobre 1929 (martedì nero), accade il definitivo crollo della borsa valori.
Si assiste così alla nascita di ondate di panico dovute al fallimento delle imprese, crollo della produzione industriale e conseguente disoccupazione, che toccherà livelli altissimi e ben presto si diffonderà in tutto il mondo.
Tuttavia, perché soffermarci solo sui suoi aspetti negativi?
Possiamo invece evidenziare delle vere e proprie novità ed invenzioni nate durante questo periodo, forse per necessità di consolazione e distrazione, e che continuano a far parte della nostra vita quotidiana:
- Siamo ormai abituati alle “zip”, anche chiamate “chiusure lampo”, ma in loro risiede una grande importanza, collegata alle esigenze del periodo: fornivano la possibilità di indossare alcuni abiti per quasi tutto l’anno grazie alla zip aperta o chiusa.
- Nacquero i giochi da tavolo, come il Monopoly. In particolare, divenne una nuova mania il minigolf.
- Tra le invenzioni più dolci, invece, i cookies ci mostrano come una mancanza o un errore possa invece diventare pregio. La chef Ruth si trovava senza cacao a causa della crisi. Pensò allora di spezzettare una tavoletta di cioccolata in piccoli frammenti, sperando che si sciogliessero. Il cioccolato non si sciolse, ma il “test” ebbe un successo inaspettato.
- Una delle invenzioni che sta molto a cuore ad ognuno di noi è quella dei Tre Porcellini, un cortometraggio a lieto fine di soli 8 minuti lanciato da Walt Disney: a causa dei tempi duri che stava affrontando il paese in quel periodo, il pubblico individuò nel Lupo il simbolo della crisi. Gli statunitensi si sentivano rappresentati dai tre porcellini in quanto, così come loro con il Lupo, essi stavano combattendo contro la Grande Depressione. Il film ebbe un successo senza precedenti e la canzone “Who is afraid of the Big Bad Wolf” divenne un motto per la società americana.
Ad oggi sono passati ben novant’anni, ed oltre a ricordare le tragedie causate era giusto ricordare anche le poche conseguenze positive. Perché si sa, così come avvenne con la crisi del ’29, un qualsiasi momento negativo (nel suo complesso), porta quasi sempre a qualcosa di positivo nel suo piccolo.