3. Ciao, sono IO
di Ines Ornella Djouomo Tchinang
Tempo di lettura: 3 minuti
Oggi è finalmente disponibile “IO”, l’applicazione rivoluzionaria scaricabile gratuitamente dagli store per Iphone e Android del proprio telefonino o tablet. IO racchiude e combina al suoi interno i vari servizi pubblici, ossia: l’iscrizione dei figli a scuola, il pagamento delle multe, il rinnovo della carta d’identità o del permesso di soggiorno e persino la possibilità di ricevere il risultato di un esame clinico. Potremo quindi ricevere, da qualsiasi luogo, informazioni e comunicazioni in tempo reale senza dover necessariamente spostarsi da casa. Questo significherà, pertanto, niente più lunghe attese in fila, avere più tempo a disposizione, meno stress accumulato; significherà persino avere più spazio nei nostri dispositivi mobile! Pensate solo alle numerose applicazioni che bisogna scaricare sul proprio smartphone per accedere ogni volta ai vari servizi di utilità pubblica. IO si propone quindi come un vero e proprio “passepartout” della PA Italiana.
Il progetto è stato avviato nel 2018, ma in realtà l’idea risale ancora prima, al 2016, quando il Consigliere per l’innovazione di Palazzo Chigi Paolo Barberis, che ha una lunga esperienza in tema di app, fu il primo ad immaginare una trasformazione di questo tipo per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. L’idea era quella di creare un tutto in uno, ovvero una sorta di applicazione/social media dove con pochi click si può accedere a tutti i servizi.
Nel 2018 iniziò così la fase di realizzazione, non senza poche difficoltà, e proseguì fino al 18 aprile 2020, data della prima presentazione pubblica da parte della Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano: “La tecnologia è matura per essere utilizzata nella Pubblica Amministrazione. Tutto ciò che stiamo sviluppando è per migliorare la vita dei nostri cittadini e aumentare le opportunità nel nostro Paese, ad esempio diminuendo il digital divide”.
IO permette di ricevere comunicazioni e aggiornamenti, ottenere e gestire documenti (come ad esempio atti, notifiche, certificati), ci ricorda le scadenze e ci aiuta a gestirle al meglio, ci permette di effettuare pagamenti in maniera digitale, il tutto dentro un’unica app. Un tassello veramente importante per la strategia di digitalizzazione intrapresa dal governo.
Come funziona realmente “IO”?
Dopo averla scaricata ed essersi registrati tramite SPID, la nostra identità digitale, avremo a disposizione tre menù principali oltre a quello del proprio profilo: i messaggi, i pagamenti e l’elenco dei servizi a nostra disposizione che possiamo filtrare per area geografica di interesse.
Al momento il problema è la digitalizzazione dei servizi; le azioni che si possono intraprendere all’interno dell’app e le località che adottano tale tecnologia sono, infatti, ancora limitate. A Roma, ad esempio, ci sono solo due servizi attivi, lo sportello unico di edilizia e quello delle attività produttive. Altrove c’è poco e niente. Pertanto, il principale obiettivo attuale è quello di ampliare la quantità di servizi disponibili sull’app; in una prima fase di test ne sono stati individuati i principali che potranno essere integrati all’interno di IO. Una selezione realizzata sulla base della percentuale di persone potenzialmente fruitrici di servizi e di quanto spesso questi entrino nella vita quotidiana di ciascuno di noi. Nelle colonne la percentuale di popolazione coinvolta, nelle righe la diversa frequenza d’uso.
Inoltre, per fare evolvere l’app e metterla a disposizione di tutti, sarà fondamentale il contributo degli enti che erogano servizi pubblici; questi dovranno integrarsi al progetto, vincere le resistenze interne e superare l’eredità del modello passato, in modo tale da rendere fruibili i propri servizi in rete. Una volta superata questa fase, gli enti stessi potranno iniziare ad usufruirne.
Questo primo ventaglio di funzionalità di cui sarà dotata l’app, potrà essere ampliato successivamente con ulteriori funzioni. Al momento gli sviluppatori starebbero lavorando per:
- Collegare le scadenze di pagamento con il calendario personale dello smartphone; in modo tale da poter visualizzare in un’unica app tutti gli impegni;
- La smaterializzazione dei documenti personali; su IO potrà essere scaricato un facsimile del proprio codice fiscale leggibile tramite codice a barre;
- In una prospettiva di lungo termine, il team lavora anche a credenziali biometriche per l’accesso all’applicazione che saranno aggiunte a quelle già disponibili tramite il riconoscimento facciale.
Solo il tempo ci dirà se IO riuscirà a raggiungere il proprio obiettivo di “trasformare la Pubblica Amministrazione rendendola digitale e fruibile all’interno degli smartphone, semplificando il rapporto tra cittadino e PA e migliorando anche la burocrazia”. È senza dubbio un progetto rivoluzionario che dovrebbe cambiarci la vita e portarci nel futuro. Meritava, forse, un benvenuto migliore.