3. META sviluppa “Cicero”, l’intelligenza artificiale capace di ingannare l’uomo
di Irene Costa
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META sviluppa “Cicero”, l’intelligenza artificiale capace di ingannare l’uomo
Il 22 novembre è stato annunciato da Meta “Cicero”, il primo agente di intelligenza artificiale in grado di raggiungere prestazioni a livello umano nel gioco da tavolo Diplomacy.
Il famoso gioco in questione richiede strategia, profonda capacità di negoziazione interpersonale e una buona padronanza di linguaggio, capacità non di certo alla portata di tutti.
Cicero ha affinato le sue abilità nel gioco, esercitandosi con la versione di Diplomacy disponibile online, riuscendo ad ottenere un punteggio medio pari a più del doppio rispetto a quelli dei giocatori umani e classificandosi nel 10% dei migliori partecipanti che hanno giocato più di una partita.
Come funziona Cicero?
Da un punto di vista più tecnico, per poter creare Cicero sono state unite due importanti componenti: un motore di pianificazione e una componente di dialogo, che lavorano insieme per arrivare al risultato.
La specificità di Cicero che più lascia a bocca aperta è la capacità di conversare in maniera empatica con più giocatori durante la partita e di scambiare con loro centinaia di messaggi durante il suo corso. Tramite essi è, inoltre, in grado di instaurare rapporti con loro, costruendo alleanze e prevedendo le mosse degli avversari per portare a termine gli obiettivi di gioco e vincere.
Quando l’IA supera le capacità dell’uomo
Nel corso dei decenni passati, altri agenti di intelligenza artificiale sono stati creati, ponendosi l’obiettivo di sfidare l’uomo in diversi giochi.
È il caso di Deep Blue che nel 1997 ha sconfitto in una partita a scacchi il campione del mondo Garry Kasparov, oppure quello di AlphaGo che nel 2016 ha battuto Lee Sedol, giocatore professionista proprio in una partita del gioco Dama Go.
Cicero non riguarda però solo il gioco Diplomacy, infatti questo è stato solo uno strumento che è servito a misurare i progressi dei ricercatori Meta durante i mesi di sviluppo. In un futuro la stessa tecnologia potrebbe avere applicazioni diverse e molto più ampie.
Quali applicazioni potrebbe avere in futuro?
Gli sviluppatori suggeriscono che, partendo dalla ricerca di Cicero, si potrebbe riuscire ad “alleggerire” le barriere di comunicazione tra l’intelligenza artificiale e l’uomo, arrivando addirittura a mantenere una conversazione di qualsiasi tipo.
Un altro spunto a cui fanno riferimento sono i videogiochi in cui anche i personaggi interni al gioco potrebbero parlare con i giocatori ed ascoltarli, adattando l’esperienza di gioco alle loro richieste.
Ma alla creatività non c’è limite e Meta fornisce a tutti coloro che lo desiderano una spiegazione dettagliata e l’accesso completo ai codici di Cicero, tramite il sito dedicato.
META sviluppa “Cicero”, l’intelligenza artificiale capace di ingannare l’uomo