3. Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
di Maria Fragale
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Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)
Oggi giorno, come ben sappiamo, la tecnologia ci circonda e questo ha sviluppato in noi una concezione di “tutto, subito e veloce”, ma nella realtà dei fatti non è proprio così. Sono numerose le opportunità che ci offre la tecnologia, ma allo stesso tempo numerosi sono i limiti che questa comporta.
Per esempio, la ricarica dei dispositivi, l’aver ricordato di ricaricare il cellulare prima di andare a letto o banalmente l’aver ricordato il caricatore portatile prima di andare a lavoro; considerando lo scenario in cui, in ufficio, tutti possiedono uno smartphone ed io soltanto iPhone, la questione ‘ricarica’ diventa complessa perché il caricatore di iPhone non è sostituibile come può accadere per gli altri mobile.
Questa vicenda è stata già trattata, sia in merito allo sforzo legato alla ricerca di un caricatore compatibile, sia all’inquinamento dato dalla spazzatura energetica, dalla Commissione Europea.
Le riflessioni, in merito, risalgono già ad un decennio fa, ma considerata la stabilità della situazione rispetto al passato, si cerca ora di promuovere un cambiamento imposto da norme e per quanto riguarda le variazioni da attuare, Apple sembra la prima che dovrà necessariamente adattarsi, vista la notevole distanza tra i comuni caricatori ed i suoi lightning.
Infatti, la Commissione Europea ha proposto la revisione della direttiva sugli apparecchi radio, proponendo che, a partire dai 24 mesi successivi all’approvazione della norma, venisse imposta l’adozione di una singola porta di carica per tutti i dispositivi elettronici; l’ipotesi è stimata a 250 milioni di euro (risparmiati) l’anno e a 1000 tonnellate di rifiuti all’anno in meno.
Inoltre, al consumatore si offre la possibilità di scegliere se acquistare un prodotto con o senza caricabatteria, e se optasse per non acquistarlo, lo strumento sarà comunque munito di cavo di ricarica.
Da precisare, la questione del caricatore universale non riguarderà pc portatili e sistemi di ricarica wireless.
L’obiettivo è, quindi, quello di garantire non più di una porta di caricamento, e questo senza l’intenzione di andare contro nessuno, così come confermato anche da Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Unico.
Se la norma verrà approvata, entro il 2024, quindi anche Apple dovrà lavorare alla riprogettazione ed alla sostituzione dei suoi cavi lightning con quelli USB di tipologia C.
Quello che accadrà, in concreto, ancora non possiamo saperlo, non ci resta che attendere aggiornamenti e chiarimenti sia dalla Commissione sia dalle risposte attuative aziendali.
Un caricabatterie unico, un sogno che si realizza (forse)