2. Ferrari: dalla pista alla passerella
di Arianna Di Bella
Tempo di lettura: 3 minuti
Ferrari: dalla pista alla passerella
La ridefinizione dei confini di settore e delle logiche competitive comportano importanti conseguenze in termini di diversificazione. Il caso di oggi rappresenta un esempio di come aziende di settori d’origini distanti dall’abbigliamento abbiano esteso il loro campo d’azione verso una nuova concezione allargata di lusso.
I brand come Ferrari sostengono di operare in settori lifestyle in cui l’obiettivo non è semplicemente vendere prodotti ma veri e propri modi di essere.
“Se entri in un Ferrari Store non è perché hai bisogno di un altro impermeabile. Stai cercando qualcosa di speciale.”
Proprio con questa premessa il direttore creativo ed ex designer Armani, Rocco Iannone, ha presentato la prima collezione Ferrari.
La collezione
Lo storico stabilimento automobilistico di Maranello ha fatto da palcoscenico e da ponte di collegamento tra due mondi apparentemente lontani: auto e moda.
Per la prima volta la “Rossa” entra nel mondo del fashion debuttando con una collezione prêt-à-porter in cui design, forme e velocità si fondono per esaltare il corpo umano.
I look mostrati in passerella sono il frutto di una attenta ricerca di materiali e di qualità produttiva dei capi. Una collezione avvolgente che senza nessuna barriera di genere unisce materiali tecnici e altamente performanti con la storia del mito dell’automobile.
La scelta di realizzare una collezione 80% gender fluid esprime la volontà del brand di avvicinarsi al pubblico affluente delle generazioni X e Z. Ma non solo. Come lo stesso Iannone afferma:
“La donna ha sempre fatto parte del nostro immaginario. Ma questa storia non è mai stata raccontata abbastanza! Questo è il momento giusto!”
La linea di moda è disponibile online e nelle boutique che avranno sedi a Milano, Roma, Los Angeles e Miami.
Brand extension strategy
È chiaro come la scelta di entrare nel mondo della moda sia frutto di una strategia di estensione del brand che ha l’obiettivo di accrescere il valore di Ferrari generando nuovi profitti economici. La prospettiva è che questa operazione rappresenti il 10% dei profitti entro il prossimo decennio.
Del resto, la collezione di moda è solo un tassello del grande progetto di diventare un lifestyle brand.
Parallelamente, infatti, la casa automobilistica ha avviato una collaborazione con lo chef stellato Massimo Bottura per la gestione del ristorante il Cavallino, il locale iconico di Enzo Ferrari. Questo permetterà di far immergere il cliente in una esperienza polisensoriale in cui si vivrà il marchio al di fuori delle quattro ruote.
Per raccontare e documentare il tutto, l’azienda ha deciso di creare dei canali social dedicati che avranno il nome di “Ferrari Style”.
Riuscirà la casa automobilistica a ripetere gli stessi successi realizzi nelle automotive? Non ci resta che attendere!
Ferrari: dalla pista alla passerella