2. Neuralink: da Gertrude al robot cyborg, le novità
di Ettore Favatà
Tempo di lettura: 3 minuti
Neuralink: da Gertrude al robot cyborg, le novità
“Ecco a voi Gertrude!”
Elon Musk, in una presentazione mirata al reclutamento di nuovi collaboratori, ha presentato al mondo Gertrude, uno dei maiali sui quali è stata impiantata l’interfaccia di Neuralink, che è un microprocessore in grado di leggere e raccogliere i segnali inviati dalla corteccia celebrale, trasformandoli poi in informazioni digitali. Per presentare la tecnologia, Musk ha proposto una breve dimostrazione, mostrando i diversi maiali sui quali è stata impiantata l’interfaccia di Neuralink per collegare cervello e computer. Nella dimostrazione, il chip, ha rilevato picchi di attività quando Gertrude veniva esposta a vari stimoli, dal cibo ai suoi giocattoli preferiti.
Gli obiettivi di Neuralink
Musk ha più volte ripetuto, durante la presentazione, che la prima sperimentazione medica punterà ad aiutare pazienti con lesioni severe del midollo spinale. L’azienda punta, attraverso Neuralink, a rendere possibile «l’uso del pensiero per scrivere delle parole, o anche per controllare un computer o un cellulare».
Il buon Elon, però, si è spinto oltre e ha affermato che un obiettivo a lungo termine sarebbe quello di ripristinare la capacità di movimento del proprio corpo nelle persone con paraplegia o tetraplegia, proprio attraverso l’utilizzo di questo impianto.
Cyborg è meglio
L’imprenditore americano ha anche presentato la prima versione di un robot chirurgo in grado di impiantare Neuralink in meno di un’ora in totale autonomia, permettendo al paziente di tornare a casa nel giro di poche ore. Musk ha più volte ripetuto la sua paura nei confronti dell’intelligenza artificiale che, secondo lui, nel giro di qualche anno dovrebbe addirittura sviluppare capacità superiori a quelle umane. Neuralink dovrebbe quindi permettere anche una fusione “uomo-macchina”e consentire al genere umano di rimanere sempre un passo avanti rispetto alle capacità dell’elettronica.
Black Mirror?
“Salvare e riprodurre dei ricordi”, “fare backup dei dati e download verso un nuovo corpo”
No signori, non siamo in una puntata di Black Mirror! Tutto questo sta accadendo davvero ed Elon Musk ci crede. Alcuni pensano che l’imprenditore ci creda fin troppo in fondo, perché certo, sono obiettivi al limite delle possibilità umane, ma Elon ci ha più volte dimostrato di non essere un imprenditore comune. Tesla, poi Space X, progetti a cui la gente comune non ha creduto fino a quando non erano proprio lì, realizzati e davanti ai loro occhi. Ora non ci resta che aspettare, con pazienza, nuovi aggiornamenti.
Neuralink: da Gertrude al robot cyborg, le novità