2. Alexa si arrichisce con “Blueprints”
di Nicolò Improta
Tempo di lettura: 3 minuti
Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon, lanciata nel 2014 negli USA (e disponibile dal 2018 anche in Italia) attraverso l’integrazione alla serie di dispositivi di assistenza personale “Echo”, ha sicuramente preso parte in modo notevole ad una piccola rivoluzione, in merito all’integrazione tra esperienza umane e device tecnologici. Assieme ad altri software di riconoscimento vocale, come Cortana sui sistemi operativi Windows e Google Assistant nei Google Nest/Home, Alexa ha infatti garantito una notevole ridefinizione nei trend di acquisto più massificati, insinuandosi in una nicchia di mercato oggigiorno significativa e in continua espansione, fortemente influenzata ed entusiasmata dai processi di digitalizzazione e di “ristrutturazione digitale”, specie nei contesti di consumo e nelle occasioni di uso più quotidiani e prossimi all’esperienza di ogni giorno.
Il funzionamento di Alexa (cosi come quello di altri competitor già citati), per quanto basilare risulta essere comunque ricco di possibilità e potenzialità, in sostanza la IA (“Intelligenza Artificiale”) riesce a riconoscere ed interpretare il linguaggio umano (consentendo quella che viene definita un esperienza “hands-free”, cioè del tutto assente di interventi manuali) eseguendo comandi di vario genere (come impostare timer, fare ricerche in Internet, riprodurre musica, gestire e compilare liste…) permettendo anche il controllo (se presenti ed installate) di automazioni domestiche, ampliando dunque il proprio range di possibili operazioni native anche alla domotica. L’ esperienza non si esaurisce qui, esiste infatti anche la possibilità di aggiungere nuove funzionalità per mezzo delle cosiddette “Skill”, app vere e proprie, installabili sul device ma pensate e sviluppate da terze parti ed in grado perciò di garantire l’esecuzione di comandi inediti e non nativi e dedicati ad ambiti di applicazione originariamente inesplorati (esistono molte skill come ad esempio, quelle di Deezer, GialloZafferano, MyMovies…).
Il mese di giugno ha però rappresentato un significativo progresso in questo senso per l’esperienza Alexa, per mezzo della messa in funzione del servizio “Alexa Skill Blueprints” grazie al quale finalmente gli utilizzatori potranno ora aggiornare ed arricchire il catalogo digitale di comandi e richieste, integrate nella IA in modo diretto, personale e semplice. Il “Blueprints” permette infatti di ampliare la rosa dei comandi eseguibili, adattando gli stessi alle necessità degli acquirenti e riproducendo, di fatto, una forma semplificata (ma comunque con ampi margini di personalizzazione e funzionalità), di quanto già visto con le skill ideate da terze parti, permettendo però di bypassare sugli innegabili limiti tecnici individuali relativi alla programmazione delle stesse da parte della maggioranza dei consumatori. Adesso gli utenti possono infatti avere accesso ad un comodo tool di creazione di comandi estremante intuitivo ed “user-friendly”, adoperabile per mezzo della semplice compilazione secondo le proprie esigenze e creatività di una serie di template (moduli) standardizzati e precompilati, presenti nella pagina web dedicata (https://blueprints.amazon.com/) e per ora limitati a 12 skill divise in 4 macrocategorie principali: “A casa”(con cui è possibile creare domande e risposte personalizzate, impostare countdown per date importanti, pianificare le faccende quotidiane…), “Divertimento e giochi” (aggiungere liste di frasi ispirazionali preferite e citazioni, inserire lusinghe o frecciatine personalizzate per amici e parenti…) , “Comunità e organizzazioni” (creare contenuti giornalieri o settimanali per i propri clienti, pubblicare lezioni e interventi tenuti dai relatori della propria università..) e “Apprendimento e Conoscenza”(creare flash card per studiare e mettersi alla prova sull’apprendimento di un tema).Inoltre, una volta creata la propria skill, è possibile scegliere se conservarla ad uso esclusivo dell’account Amazon connesso o renderla disponibile a chiunque pubblicandola sullo store di Alexa, garantendo in questa maniera sia un arricchimento dello stesso che un’espansione e rinvigorimento della Community grazie ad un processo di rinnovamento e di accentramento dell’attenzione e dell’interesse del pubblico in merito.