5. Coop Autism Friendly: alla portata di tutti

di Giulia Riccioni
Tempo di lettura: 3 minuti

Coop e il primo supermercato Autism Friendly: alla portata di tutti

Anno bisesto, anno funesto!

Il 2020 è stato proprio così, ricco di sorprese del tutto discutibili. Ma non è tutto da cestinare, nell’ombra della pandemia ci sono anche persone che si sono rimboccate le maniche. Questa è la storia di Olmo, Flora e Carlo, tre bambini autistici che hanno illuminato la mente delle loro mamme, per rendere un’attività di tutti i giorni accessibile a chiunque.

Nella pagina Facebook dell’associazione Alla3, le tre mamme hanno scritto:

“I bambini autistici hanno tante difficoltà a crescere e vivere in questo mondo semplicemente perché il mondo, così come è organizzato, non va bene per il loro modo di ragionare e di agire.”

Coop Autism Friendly: alla portata di tutti
Fonte: ilcittadinomb.it

L’IDEA

Le signore Camilla Galloni, Neshat Asgari e Teresa Gullì conoscono bene le barriere che si innalzano dinanzi ai propri bambini quotidianamente. Il periodo di quarantena è stato duro per tutti, ma per le persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico essere rinchiuso rischia di accentuare sintomi e reazioni. È importante ricordare, per chi non lo sapesse, che chi è affetto da sindrome dello spettro autistico ha un approccio diverso all’interazione sociale e ha maggiori difficoltà comunicative.

Così, queste donne, in un periodo storico difficile hanno tirato fuori la grinta, per costruire qualcosa di bello, un progetto per il quale si sono trasformate in esperte di marketing dei consumi, ideando il primo supermercato Autism Friendly inaugurato il 10 settembre scorso a Monza.

L’APPROCCIO

L’idea innovativa è stata subito ben accolta dal responsabile comunicazione di Coop Lombardia, Andrea Pertegato. Quest’ultimo ha condiviso giorni e notti con le tre mamme in una maratona di videochiamate, per discutere di ogni dettaglio del piano. Da vere esperte hanno messo al vaglio mappe, percorsi, arredi, colori e suoni. Tutto ciò, però, senza dimenticare di organizzare un corso di aggiornamento (con esperti) per il personale!

Un supermercato alla portata di tutti
Fonte: monzareale.it

IL RISULTATO

Tenendo in considerazione che un soggetto affetto da autismo si sente a disagio in un comune supermercato, ridisegnare questo spazio da zero è stata la prerogativa alla base del progetto. Si è giunti alla conclusione che suoni a volumi più bassi, colori tenui, spazi e percorsi su misura, casse personalizzate che non emettono suoni al passaggio del prodotto, avrebbero reso l’ambiente molto più confortevole.

Tutte le idee e proposte sono state sottoposte all’occhio esperto di professionisti ed associazioni che si occupano di questi soggetti già da tempo. Ad esempio l’associazione PizzAut, una pizzeria (causa Covid ora foodtruck) gestita interamente da ragazzi autistici, ha dato il suo contributo al progetto.

Coop Autism Friendly: alla portata di tutti
Fonte: lifegate.it

Ma oltre a tutto ciò, la vera innovazione è il concetto su cui si basa questa idea, cioè la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Comunemente utilizzata in ambito clinico, questa è la combinazione di strategie, tecniche e strumenti che aiutano coloro che non riescono ad esprimersi verbalmente. La sua introduzione non ha il fine di sostituire la comunicazione verbale, ma di affiancarla. La CAA consiste, in parole povere, nell’utilizzo di uno strumento alternativo (simbolo o immagine) per esprimere un concetto, si affianca la visione del simbolo alla comunicazione verbale. In questo senso si cerca di stimolare la comunicazione verbale in entrata e, qualora possibile, anche in uscita.

A questo punto le mamme hanno scelto i simboli utilizzati nella CAA, adattati allo stile di Coop. Hanno testato la mappa e i simboli di tutti i prodotti, hanno sottoposto i risultati alla verifica di esperti in autismo, et voilà! Queste immagini vengono utilizzate all’inizio di ogni corsia per spiegare cosa la persona troverà passando di lì.

Coop Autism Friendly: alla portata di tutti
Fonte: tg24.sky.it

Quello a cui stiamo assistendo è il primo passo di quella che si spera sarà una piccola rivoluzione. Infatti, si stima che in Italia un bambino ogni settanta sia affetto da questo disturbo. Prima o poi le persone affette da questo disturbo dovranno andare a fare la spesa e si troveranno a dover compiere tanti altri piccoli gesti quotidiani, meritano perciò di condurre una vita il più normale e serena possibile.

Coop e il primo supermercato Autism Friendly: alla portata di tutti

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