2. Fortnite incontra Travis Scott: rivoluzione videoludica?

Di Giuseppe Samperi
Tempo di lettura: 3 minuti

L’epoca in cui i videogiochi rappresentavano una prerogativa esclusiva di una generazione di giovani smanettoni può dirsi conclusa da un pezzo. Per coloro che ancora non riescono a comprendere cosa stia realmente accadendo, il concerto evento di Travis Scott sull’isola di Fortnite, dovrebbe aver chiarito ogni eventuale dubbio: una stravolgente rivoluzione videoludica è in atto. Mondo reale e virtuale si incontrano e si fondono dando vita ad uno spettacolo unico nel suo genere, capace di tenere incollate ad uno schermo oltre 12 milioni di persone, contemporaneamente e da tutto il mondo. Numeri comunque non precisi, se si tiene in considerazione chi ha seguito il tutto su piattaforme come Twitch o Youtube. È la magia di internet a rendere possibile tutto ciò, insieme ad una coordinazione perfetta tra marketing, comunicazione e intrattenimento: la Epic Games non ne sbaglia una. Tuttavia, per comprendere a pieno ciò di cui stiamo parlando, è necessario fare un passo indietro. Come in ogni storia di successo, infatti, ciò che da davvero valore al risultato finale, è la pianificazione estrema e l’attenzione maniacale al dettaglio.

 

Immagine promozionale dell'evento "Astronimical" di Travis Scott sull'isola di Fortnite, con un autobus accanto
Fonte: epicgames.com

L’immensa operazione mediatica messa in piedi dalla Epic Games (casa di sviluppo di videogiochi americana), non è la prima in ordine cronologico. Nel febbraio del 2019, infatti, un primo concerto live del DJ Marshmello, sempre su Fortnite, aveva visto la partecipazione di oltre 10 milioni di utenti. Rispetto al primo esperimento, però, ci sono delle sostanziali differenze: evoluzioni nella pubblicizzazione dell’evento, strategie per la creazione di hype da parte dei giocatori di più lungo corso e dei neofiti videoludici, analisi approfondite sull’intrattenimento virtuale. Il periodo storico che stiamo vivendo, poi, ha amplificato esponenzialmente il potenziale di utenti connessi. Con il mondo in pieno lockdown, infatti, le percentuali di acquisto di console e videogiochi sono cresciute, il numero di giocatori connessi ai server di tutto il mondo è aumentato e l’attuazione da parte delle maggiori compagnie videoludiche di sconti, free pass e free download, hanno senza alcun dubbio contribuito a rendere Astronomical l’evento virtuale dei record. 

 

personaggi esclusivi sbloccabili su Fortnite a seguito del concerto evento di Travis Scott sul gioco
Fonte: epicgames.com

Il concerto è stato replicato più volte nel corso del mese, come un tour virtuale mondiale per permettere ai giocatori delle diverse parti del mondo di assistere all’ora più consona rispetto al proprio fuso orario. In realtà però, l’evento in sé era già iniziato settimane prima rispetto alla data ufficiale della prima assoluta del 24 aprile. Per coloro che giocavano alla famosissima “Battle Royale” di Fortnite, infatti, era possibile assistere durante il gioco, alla costruzione passo dopo passo dell’intero palco che avrebbe ospitato Travis Scott, con tanto di countdown gigantesco a segnalare i giorni, le ore ed i minuti mancanti all’inizio della festa. Ma non è finita qui. Nei giorni precedenti è stato possibile acquistare e sbloccare l’esclusiva skin (il personaggio fisico da usare all’interno del gioco) creata ad hoc, del rapper americano, insieme ad alcune delle sue caratteristiche movenze, proprio per alimentare curiosità ed interesse. Ma perché proprio Travis Scott? I suoi numeri parlano chiaro: con 39 milioni di ascoltatori mensili soltanto su Spotify e con numerosi brani, ormai diventati iconici, che superano senza difficoltà il mezzo miliardo di ascolti, il rapper texano è un punto di riferimento di un’intera generazione in ambito internazionale.

 

Ciò che sicuramente rende incredibile l’intera operazione è stata, però, la sua attuazione. Pochi secondi prima dell’arrivo dello zero sul countdown, nessuno si sarebbe mai aspettato ciò che di lì a poco sarebbe successo. È stata la segretezza unita ad un nome così celebre a creare un’immensa aspettativa sull’evento. Aspettativa che è stata completamente ripagata e per qualcuno anche superata da “un’esperienza fuori dal mondo” utilizzando le parole della stessa Epic Games. Un Travis Scott formato gigante è apparso in volo sopra una luna, circondato da una combinazione di musica, laser e luci psichedeliche. 

Gigantografia di Travis Scott durante il suo concerto evento sull'isola di Fortnite
Fonte:essentiallysport.com

Gli abbondanti 10 minuti di show proseguivano incalzanti, alternando tracce e location non convenzionali in cui il giocatore poteva muoversi ed interagire in totale libertà. Un’organizzazione perfetta in cui era impossibile annoiarsi e non essere coinvolti a pieno. L’apoteosi di luci e colori è stata sul finale, sulla presentazione in anteprima assoluta del nuovo brano “The Scotts” in featuring con Kid Cudi che ha poi raggiunto in meno di 24 ore 7,45 milioni di stream su Spotify.

Il dibattito dunque è iniziato, il vaso di Pandora aperto. Cosa diventerà Fortnite in futuro? Quali sono attualmente, e quali saranno nei prossimi anni, le conseguenze per l’industria musicale? I concerti in live streaming e gli artisti virtuali diventeranno la nuova frontiera della musica e quindi parte integrante delle nostre vite? Proviamo a dare qualche risposta, analizzando come sempre, il contesto che ci circonda. 

Fortnite rappresenta sempre più un universo digitale a sé stante, un metaverso dove tutto è già accaduto (come l’enorme buco nero che ha risucchiato l’intero primo capitolo della serie) e dove ancora tutto può accadere. Siamo ben lontani dal classico concetto di piattaforma online che permette a giocatori di tutto il mondo di combattere tra loro. Sta continuando a formarsi ed evolversi per dare ai propri player esattamente ciò che vogliono, senza neanche saperlo, inserendo in prospettiva, campagne di marketing.

L’industria musicale guarda con attenzione a questo nuovo fenomeno e nonostante qualcuno storca ancora il naso per gli eventi e gli artisti virtuali, i risvolti economici di questo tipo di iniziative non possono essere ignorati. Quel che è certo è che dopo Marshmello e Travis Scott, alcune delle case discografiche più importanti al mondo hanno già iniziato a proporre collaborazioni tra i propri artisti e la Epic Games. E proprio la Epic, nel gennaio del 2019 ha acquistato un’azienda serba, la 3Lateral, leader nello sviluppo di tecnologie per creare “umani digitali”. Si può dunque stare certi: non sarà l’ultimo evento al quale assisteremo e nell’attesa del prossimo progetto, non ci resta che giocare.