DALLA VENDITA ALL’AFFITTO DI MOBILI: IKEA E LA SHARING ECONOMY

di Giulia Vecchi

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Dopo la proposta di creare veri e propri piccoli negozi all’interno della vita cittadina, Ikea approda con una nuova idea. Già da qualche tempo per la casa svedese non si parla più solo di vendita di mobili. Dopo lo sviluppo del progetto di offerta dell’usato, l’azienda ha ulteriormente deciso di dare la possibilità ai propri clienti di affittare i mobili per un arco di tempo limitato.

Questa volta la scena vede come protagonista la Svizzera come punto di partenza di questo progetto, con l’obiettivo di sviluppare una sharing economy, attività che l’azienda vedrebbe come un mezzo utile per rimanere al passo con i tempi, colpendo per l’appunto un target prettamente giovanile e dinamico.

Dalle parole rilasciate a NZZ am Sonntag da Jesper Brodin, Ceo di Ikea, l’idea infatti sarebbe quella di rivolgersi, oltre che a un pubblico in cerca di risparmio, a un target composto da studenti e lavoratori fuori sede, i quali non hanno una vera e propria necessità di acquisto duraturo nel tempo, data la loro breve permanenza nei rispettivi luoghi di studio e lavoro.

Come riporta anche l’Huffinton Post, secondo Tilman Slembeck, professore di economia all’Università di Scienze Applicate di Zurigo, il fatto che questa possibilità si sia presentata così tardi è: “Una sorpresa. In America il noleggio dei mobili è storia vecchia”. In questo modo Ikea coprirebbe una grande fetta di mercato.
Ci sono anche degli svantaggi. Ad illustrarli è Christian Fichter, psicologo di business presso l’Università di Scienze Applicate di Kalaidos. Secondo lo studioso infatti il noleggio di mobili potrebbe essere alla lunga più costoso di quanto non lo sia l’acquisto diretto, soprattutto se l’affitto avviene in brevi periodi.

Al momento non sono state fornite ulteriori informazioni, se non la certezza che questa proposta prenderà piede al più presto ad ampio raggio. Non resta quindi che aspettare e vedere che risvolti avrà questa strategia.