5. La caccia ai contraffatti sui marketplace
Tempo di lettura: 2 minuti
Recentemente il risultato dell’indagine Altroconsumo sulla quantità di prodotti non a norma di legge e non sicuri venduti su marketplace online come Amazon ed eBay è risultata abbastanza significativa. Questo fenomeno è legato alla de-responsabilizzazione in tal senso di questi player prevista dalla legge attuale.
C’è stato un aumento degli sforzi per aiutare a prevenire la vendita di prodotti contraffatti che rappresentano una minaccia per la salute e la sicurezza dei consumatori. La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, infatti, ha recentemente introdotto l’arresto delle offerte dannose sulle piattaforme attraverso uno “Shop Safe Act”, ovvero un disegno di legge bipartisan che obbliga i rivenditori online ad uno screening contro i falsi e ad adottare le migliori pratiche per ridurre la presenza di prodotti contraffatti nei loro siti.
L’obiettivo è quello di individuare delle offerte dannose per la salute o per la sicurezza dei consumatori. Come? Ad esempio incentivando le piattaforme online a esaminare i venditori per garantirne la legittimità o rimuovendo venditori che ripetutamente propongono contraffazioni.
Occorre quindi, assicurare la veritiera qualità dei prodotti attraverso alcuni passaggi come:
- la fornitura dei requisiti contrattuali che i venditori di terze parti si impegnano a non vendere, distribuire o pubblicizzare prodotti contraffatti sulla piattaforma e acconsentono alla giurisdizione dei tribunali statunitensi;
- richiedere al venditore di terze parti di mostrare chiaramente la sede principale dell’attività commerciale, le informazioni di contatto e l’identità, incluso il paese di origine sia per la produzione che per la spedizione delle merci;
- richiedere al venditore di terze parti di utilizzare immagini di sua proprietà o che dispongono dell’autorizzazione per l’uso e che descrivono accuratamente le merci effettivamente vendute;
- implementare la tecnologia per lo screening delle merci prima della pubblicazione per evitare vendite contraffatte;
- schermare e impedire ai venditori di terze parti di partecipare sulla piattaforma con un’identità diversa.
I colossi Amazon e eBay hanno dichiarato rispettivamente di proibire le merci contraffatte e che le contraffazioni non sono benvenute.
Questa legge potrebbe rappresentare un’importante svolta anche per il Made in Italy e connesso “italian sounding”.
Che possa proseguire il proprio percorso anche in Europa? Non ci resta che aspettare.