2. eSerie A – La nuova frontiera dell’intrattenimento videoludico
di Ettore Favatà
Tempo di lettura: 2 minuti
Il ruolo del gaming durante il lockdown
Una delle attività che più ci ha fatto compagnia durante il periodo di lockdown è stata sicuramente il gaming. Non solo perché ci ha intrattenuto, ma anche perché ci ha permesso di socializzare. Sembra strano dirlo ma in questi mesi il contatto con gli amici, con cui magari condividi mille passioni tra cui quella per i videogiochi, è avvenuto attraverso il sistema multiplayer del vostro titolo preferito.
La eSerieA
Ed ecco che gli esport, approfittando dell’evoluzione del medium e della collaborazione delle Leghe sportive tradizionali, hanno messo in piedi il campionato eSerie A Tim. Una competizione ufficiale della Lega Serie A, organizzata in collaborazione con Infront e PG Esports e giocata su Fifa 21 ed eFootball Pes 2021.
L’idea
eSerie A nasce anche dall’esigenza di cercare un canale alternativo per arrivare a tutti quegli appassionati di calcio che, a causa restrizioni per il Covid-19, non posso andare allo stadio. Per non parlare delle possibilità di sfruttare le nuove piattaforme di intrattenimento come Twich capaci di attrarre pubblico della Generazione Z e i millennial.
Come funziona?
Il format elaborato da PG Esports prevede una fase iniziale di draft per consentire a qualsiasi giocatore d’Italia di indossare la maglia dei propri sogni. Dopodiché, i giocatori si sono affrontati nel corso della stagione di eSerieA che culmina con i playoff, ultima chiamata per decretare il vincitore. Si tratta quindi di un campionato a tutti gli effetti: le maglie sono quelle, lo sport è quello, l’unica differenza è che si gioca sulla PlayStation.
La reazione del web
Il campionato ha preso il via lo scorso marzo, ma già da febbraio il volume di conversazioni sui social con argomento eSerie A è stato molto alto. Inoltre anche partner come PES, le squadre e gli sponsor hanno rilanciato l’evento sui vari profili social generando entusiasmo tra i fan.
Non ci sarà sicuramente da stupirsi, dato l’elevato interessamento verso questo nuovo fenomeno, se un domani le nuove generazioni riempiranno le arene per sostenere i loro gamer preferiti.