OIKOSMOS INTERVISTA ANTONIO COPERCINI - BARILLA

“Il futuro sarà un mondo di persone molto più tecniche legate alla tecnologia industriale e digitale di automazione di quanto non sia stato negli ultimi decenni. Questa non è una trasformazione complessa e l’università ha un ruolo fondamentale di preparare i tecnici ma il percorso individuale e di sviluppo deve essere determinato in quella direzione da ogni nuova persona che entra nell’azienda.”

Intervista di Federica Montalbano ad Antonio Copercini, Chief Supply Chain Officer di Barilla, in occasione di INDUSTRIA 4.O, l'evento organizzato dalla Cattedra Jean Monnet dell’ Università degli Studi di Parma e dalla Rappresentanza della Konrad-Adenauer-Stiftung in Italia

 


OIKOSMOS INTERVISTA RANIERI NICCOLI - AUTOMOBILI LAMBORGHINI

In occasione di INDUSTRIA 4.0, l'evento organizzato dalla Cattedra Jean Monnet dell’ Università degli Studi di Parma e dalla Rappresentanza della Konrad-Adenauer-Stiftung in Italia, Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Automobili Lamborghini, ha risposto a qualche nostra domanda.
Se vuoi sapere il posizionamento di Lamborghini circa le soluzioni Industry 4.0 non perderti l'intervista di Francesca Bisi.

 


OIKOSMOS INTERVISTA GIOVANNI NOTARNICOLA - PORSCHE CONSULTING

Giovanni Notarnicola, Associate Partner Porsche Consulting, ha risposto a qualche nostra domanda in occasione di INDUSTRIA 4.0, l'evento organizzato dalla Cattedra Jean Monnet dell’ Università degli Studi di Parma e dalla Rappresentanza della Konrad-Adenauer-Stiftung in Italia

Se vuoi sapere come l’industria 4.0 sta impattando sulle risorse umane aziendali, non perderti la nostra intervista di Alessio Artista


Dyson

James Dyson: il genio, l’innovazione e il business del futuro

di Manuela Fiku
tempo di lettura: 4 minuti

 

Se siete appassionati di business lo associate al fatturato di 3,5 miliardi di sterline.
Se siete attenti alla pulizia della casa lo associate all’aspirapolvere.
Se siete amanti dello styling lo associate al nuovo HairWrap.

Di chi stiamo parlando? Di James Dyson.

Se dovessimo raccogliere gli stereotipi del genio-imprenditore probabilmente lui li incarnerebbe tutti.

Partito da un garage (ebbene sì), dopo 5 anni e 5.127 prototipi scartati (altro che Thomas Edison e le sue 1999 lampadine), ha costruito il primo aspirapolvere senza sacchetto.

È un inventore, un ingegnere, un imprenditore, è curioso e caparbio. Ha 71 anni e corre 3 volte a settimana sulle colline della campagna inglese. Crede nella qualità dei prodotti che devono essere innovativi, utili e di design e su questi tre pilastri ha costruito il suo impero.

Aspirapolveri senza filo e senza sacchetto, asciugacapelli e acconciatori, asciugamani, ventilatori senza pale e purificatori d’aria: se esiste un modo per sfruttare i cicloni d’aria lui lo trova.

Continua a investire miliardi in tecnologie del futuro con l’obiettivo dichiarato di lanciare 100 nuovi prodotti nei prossimi quattro anni.

«La mia visione è molto semplice. Sono appassionato di tecnologia e di design funzionale. Con la tecnologia cerco di creare prodotti diversi che funzionino meglio di quelli che offre il mercato»

 

Ma esattamente a quale mercato fa riferimento? Se fino a qualche mese fa operava nel mercato domestico, oggi la visione di James Dyson ha confini molto più estesi e la nuova scommessa riguarda l’automotive. La prima auto elettrica a marchio Dyson dovrebbe vedere la luce, secondo le previsioni, nel 2021.

Ha acquistato e ampliato di un campo d’aviazione a Hullavington, nell’Inghilterra occidentale, che fungerà da struttura di collaudo per le vetture prodotte; nei due grandi hangar, che l’azienda sta ristrutturando, lavorano attualmente circa 400 persone; Il circuito di prova comprenderà 15 km di sezioni ad alta velocità, colline e percorsi fuoristrada, per testare a pieno le caratteristiche dei vari prototipi.

Gli investimenti sono ingenti e continui, a conferma che tutto sta procedendo secondo i piani.

L’auto Digital Motor (marchio già depositato) di Dyson verrà prodotta a Singapore mentre progetto e design saranno nell’headquarter in Gran Bretagna.

A chi gli chiede “Perché proprio ora?” Sir Dyson risponde in un’intervista a GQ che dopo aver creato il suo vuoto ciclonico nei primi anni Novanta, è entrato più in sintonia con lo sporco e l'inquinamento intorno a lui e così si è ritrovato ossessionato dai tubi di scappamento diesel. Ha iniziato così a sviluppare filtri. Ai tempi però tutti dicevano che il diesel era pulito, quindi nessuno, dice Dyson, era interessato. "Ci siamo arresi."

L’attenzione per l’inquinamento è rimasta ed ecco perché Dyson ha progettato purificatori per ambienti in grado di eliminare il 99,97 per cento degli allergeni e delle polveri inquinanti.

Oggi la consapevolezza ambientale è sicuramente elevata e il bisogno di ridurre l’inquinamento è più forte che mai. Un bisogno ecologico dal quale la Dyson può trarre in futuro importanti profitti, dalla vendita di un veicolo che probabilmente verrà venduto a un prezzo superiore ai 100mila dollari. Un prodotto di fascia alta, coerente con la strategia aziendale, che si discosta da Tesla e dalle altre aziende automobilistiche che stanno investendo in questa direzione puntando però al mercato di massa.

GQ, Dyson ha ammesso di avere una soluzione alternativa per le batterie che comporterebbe un importante vantaggio sulla concorrenza. Non solo. I suoi piani sembrano puntare ben oltre l’automobile: batterie innovative e veloci da caricare potrebbero rivelarsi la soluzione per costruire aeroplani con motori elettrici.

Siamo forse di fronte all’inizio di una nuova rivoluzione dei trasporti?


INTERVISTA A PIETRO BECCARI - DIOR

Il 21 dicembre 2018 si è tenuta presso l’Aula Magna dell’università degli studi di parma la prima edizione del Premio Alumnus dell’anno. Questo premio viene conferito agli alunni che si sono distinti con il loro percorso professionale, portando prestigio all’Ateneo.

Il primo premiato è stato Pietro Beccari, Presidente e CEO di Christian Dior Couture.

Quali sfide deve affrontare un brand del lusso?
Quale peso ha la digital transformation in queste settore?
Che consiglio darebbe a un neolaureato che si sta per approcciare al mondo del lavoro?

Scopritelo in quest'intervista di Federica Montalbano


INTERVISTA AD ALBERTO VOLPE - ITALIA DEL GUSTO

Alberto Volpe, Direttore del consorzio Italia del Gusto, ha risposto a qualche nostra domanda. Se vuoi sapere come la grocery cerca di conquistare il mercato britannico attraverso l’e-commerce non perderti l'intervista di Alessio Artista.


INTERVISTA A CHIARA CANEDOLI - VOIELLO

Chiara Canedoli, Marketing Director Pasta Voiello, ha risposto a qualche nostra domanda. Se vuoi sapere quali sono le sfide che affronta un brand come Voiello nel mercato della pasta Premium non perderti l'intervista di Mattia Garozzo.


INTERVISTA AD ALESSANDRO RICCOMINI - AICOD

Il nostro Leonardo Greco ha intervistato Alessandro Riccomini, CEO di Aicod, che ha risposto a queste domande:

Cosa significa oggi fare digital marketing?
Quali sono le sfide che oggi affronta un'agenzia digitale?
Come si è evoluta la pubblicità e come cambierà nei prossimi anni?

 


INTERVISTA A MATTEO RIZZATO - INTELLIGENZA EMOTIVA

Intelligenza emotiva: come le emozioni impattano su tutto quello che facciamo, dal cibo al mondo del lavoro.

Alessio Lo Giudice ha intervistato per noi Matteo Rizzato, ricercatore nel campo della comunicazione empatica e dell'intelligenza emotiva.

 


INTERVISTA A MATTIA TASSI - DAVINES

Gli studenti di Trade and Consumer Marketing dell'Università di Parma hanno accettato la sfida lanciata da Mattia Tassi, Trade Marketing Manager di Davines Italia, e creeranno una campagna di marketing sociale sul tema della "bellezza sostenibile".
Parteciperai anche tu al Business Game?
Non perderti l'intervista di Dario Consoli per spunti interessanti sul mondo Davines