5. Librerie vs Amazon: chi vincerà?
di Carlotta Maggi
Tempo di lettura: 3 minuti
Librerie vs Amazon: chi vincerà?
“Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere”: con questo famoso aforisma, Daniel Pennac, noto scrittore contemporaneo francese, ci ricorda come la lettura rappresenti uno spunto costante di crescita che ci permette quasi di “allungare” le nostre vite.
Per leggere, però, è necessario acquistare libri, e come possiamo farlo? Le modalità sono molteplici, ma le più comuni rimangono il recarsi in una libreria o acquistarli sulle principali piattaforme di e-commerce, creando quasi uno scontro tra le due modalità d’acquisto che vede in netto vantaggio l’acquisto online rispetto a quello fisico.
È possibile, però, far ribaltare la situazione?
La Francia prova a sfidare Amazon
Il governo francese ha previsto un progetto di legge che ha come scopo quello di ridurre il vantaggio concorrenziale della grande piattaforma di e-commerce: si tratta di introdurre una spesa di spedizione minima per chi acquista libri online, impedendo, in questo modo, che Amazon possa offrire un servizio di consegna gratuita ai suoi clienti, andando a vantaggio delle librerie fisiche.
In realtà, in Francia i costi di consegna legati all’acquisto di libri non dovrebbero essere pari a zero, come si può evincere da una legge del 2014, però Amazon è sempre stato abile ad aggirare questo ostacolo legislativo, inserendo costi di spedizione di all’incirca di 1 centesimo: in questo modo la spesa media per la spedizione di un libro si aggira tra 1 centesimo e 7 euro.
La difesa delle librerie fisiche
Ovviamente l’incremento delle spese minime di spedizione non riguarderebbe solo Amazon, ma anche altri rivenditori, come Fnac e Leclerc, che si sono esposti a favore dell’approvazione di questo progetto, dato che per tenere testa al colosso dell’e-commerce hanno dovuto fronteggiarsi con un calo dei loro guadagni.
“Il mercato principale di Amazon è nei grandi agglomerati urbani, tra le categorie socioprofessionali privilegiate, che sono perfettamente in grado di affrontare un aumento delle tariffe di spedizione” afferma Laure Darcos, politica che ha lavorato per anni nell’editoria francese.
Amazon si è dichiarato contrario a questo progetto di legge, dicendo che in questo modo si andrebbero a danneggiare gli abitanti delle zone rurali e lontane dalle librerie fisiche, sebbene l’intento di questo progetto sia proprio di incentivare gli abitanti di queste zone a recarsi in questi locali, come ci dice anche l’espressione “exception culturelle”, che ha cercato di difendere per anni le librerie indipendenti dal libero mercato, che hanno registrato nel 2020 un calo di vendite del 10%.
Fermare la costante ascesa di Amazon è sicuramente un’impresa che in molti potrebbero vedere come soggetto di un nuovo poema epico, ma non ci resta che vedere come si evolverà la situazione per vedere chi avrà la meglio nell’eterna lotta tra canale fisico e canale elettronico!
Librerie vs Amazon: chi vincerà?