1. Rebranding inclusivo o strategia di marketing? Il caso M&M’s
di Annaluce Ferrari
Tempo di lettura: 4 minuti
Rebranding inclusivo o strategia di marketing? Il caso di M&M’s
Il rebranding inclusivo degli M&M’s è ormai sulla bocca di tutti!
L’azienda dolciaria statunitense Mars Inc. ha annunciato sui propri canali social il suo nuovo programma: il prodotto M&M’s dovrà essere più inclusivo, ispirato ai valori di tutela delle diversità e delle varie forme di auto-espressione.
La nuova linea ispirata dalla musica
Nasce così la linea limited edition “Album Art Pack”.
Le nuove confezioni M&M’s presenteranno un design di confezione in tributo a quattro artisti musicali, innovativi all’interno del proprio genere di appartenenza: David Bowie, Kacey Musgraves, H.E.R. e Rosalía. Ogni confezione presenterà la grafica dell’album più rappresentativo dell’artista, rivisitato dai personaggi colorati del brand.
La selezione dei musicisti – diversi per stile e genere – ha come obiettivo quello di far sentire rappresentati i fan del prodotto, provenienti a loro volta da diversi background culturali e generazionali. Attraverso questa collaborazione M&M’s vuole infatti celebrare la diversità, l’innovazione e l’arte.
“M&M’s Album Art Packs è ispirato all’enfasi che il brand pone all’inclusività. Grazie alla partnership con questi artisti musicali innovativi, vogliamo celebrare l’auto-espressione.” afferma Bart Mol, Senior Vice-President e Senior Creative Director di BBDO New York (l’azienda pubblicitaria che ha collaborato con Mars Inc. per il rebranding di M&M’s).
Le nuove confezioni contengono un QR code che potrà essere scansionato dal consumatore per sbloccare una speciale “esperienza musicale”. E non finisce qui! M&M’s ha infatti identificato 15 fan ai quali invierà gratuitamente confezioni di cioccolatini con il loro artista preferito.
Un rebranding totale
La creazione delle nuove confezioni è solo uno dei molti step che l’azienda ha deciso di intraprendere in nome della tutela dell’inclusività e delle differenze: proprio una settimana prima dell’annuncio della linea limited edition, tutti i famosi personaggi rappresentati del brand hanno subito un forte restyling.
Gli arti dei personaggi, non più rosa, sono diventati bianchi (tendenti al colore che rappresentano). Le scarpe dei personaggi femminili, un tempo alti tacchi, sono diventate scarpette da ginnastica oppure si sono notevolmente abbassati – in nome di un diverso tipo di femminilità. Maggior enfasi inoltre verrà data alla personalità dei sei M&M’s, in risposta all’interesse che la nuova generazione, la così-detta gen Z, ha mostrato verso i diversi stati d’animo e la salute mentale.
“Il nuovo brand degli M&M’s includerà un approccio più moderno ai look e ad una personalità più sfumata dei nostri amati personaggi, per sottolineare l’importanza dell’auto-espressione e il potere del senso di comunità.” afferma Mars Inc.
Non mancano le critiche
Nonostante i grandi valori dai quali il brand si lascia ispirare, l’iniziativa non è stata accolta in modo positivo dal pubblico – soprattutto sui social. L’azienda è stata accusata di strumentalizzare per ragioni di marketing le rivendicazioni dei giovanissimi e di innovarsi solo all’esterno, nell’estetica e nella pubblicità, non a livello strutturale interno. È chiara l’intenzione del brand di allargare il proprio target di vendita alla nuova generazione di consumatori e cercare, attraverso partnership con i loro idoli, di fidelizzarli al prodotto ma, a prescindere dai fini, la transizione verso una politica d’azienda più inclusiva non è sempre da festeggiare?
Rimettiamo il giudizio, positivo o negativo che sia, a voi lettori!
Rebranding inclusivo o strategia di marketing? Il caso di M&M’s