FICO EATALY WORLD

Fico Eataly World è il più grande parco agroalimentare del mondo.

A Bologna, su 10 ettari, racchiude la meraviglia della biodiversità italiana raccontando al mondo l'eccellenza enogastronomica e la bellezza dell’agroalimentare.

Con botteghe e mercati, fabbriche e luoghi di ristoro, aule didattiche e "giostre" educative, FICO è una delle esposizioni più belle e complete mai realizzate.

Adatta a tutti, bambini e adulti, è capace di stupire non solo i turisti ma anche gli italiani. Ebbene si: abbiamo finalmente una nostra EXPO, fissa e gratuita, che celebra le eccellenze di cui tanto andiamo fieri.

 

 

In un periodo di ritorno alla terra, alle origini, al bio, FICO mostra come la costanza, l'amore e la cura della produzione vengano premiate con la qualità del prodotto finito.

Consigliamo a tutti di andarci, è visibile tranquillamente in giornata quindi al posto della classica domenica all'Ikea potete andare a immergervi nel cibo tra passato, presente e futuro (e non perdetevi la "giostra" L'UOMO E IL FUTURO, è meravigliosa).

#NotAnAdv

 

 

 

 

 


Amazon e l’approdo al settore sanitario

L’impero di Amazon non poteva certo fermarsi all’elettronica, alle librerie o ai supermercati. L’approdo nel settore sanitario era prevedibile ma da bravo americano Jeff Bezos lo ha fatto in grande stile.

Nel mondo del business non si parla d’altro: con un’alleanza senza precedenti, Amazon, Berkshire Hathaway e JP Morgan hanno deciso di dar vita a una società indipendente che avrà la missione esplicita di ridurre gli oneri assistenziali a carico dei dipendenti e migliorare i servizi.

Come rivela il Sole 24 Ore, la società, con sede ancora da decidere, sarà nei fatti una no-profit  «libera dalle restrizioni di generare utili», guidata da executive prestati dal prestigioso triumvirato e dedicata anzitutto allo sviluppo e adozione di tecnologie in grado di aumentare la trasparenza e semplificare iI labirinto dei servizi medici statunitensi.

«La crescita a dismisura dei costi della sanità è un affamato verme solitario all’interno dell’economia americana … Non ci poniamo questo problema avendo risposte pronte. Ma neppure lo accettiamo come inevitabile». Così Warren Buffet giustifica l’azione che segna una svolta potenzialmente epocale.

Il tema sanitario in America è di grande attualità. Gli sforzi per abbattere i costi della sanità c’erano già stati sia in politica (Obamacare) sia in tecnologia (l’impegno di Google, Microsoft e Cisco per digitalizzare la medicina e renderla più efficiente) ma i dati mostrano chiaramente come la spesa media degli americani sia in realtà aumentata. Vedremo quindi se i colossi americani riusciranno nell’impresa welfare e se veramente l’aspetto filantropo prevarrà sugli affari.

Fonte: Il Sole 24 Ore


Qual è il segreto per un contenuto di successo? LinkedIn, BuzzSumo e la loro Content Formula!

Quali sono gli elementi che guidano la reach, l’authority e il ROI dei vari settori nei social media?

Esiste una strategia da seguire per rendere i propri post migliori e più efficaci?

Cosa c’è dietro ai contenuti che hanno più successo?

Queste e altre sono state le domande che Jason Miller, Global Content Marketing Leader di LinkedIn, in collaborazione con il direttore di BuzzSumo, Steve Rayson, si sono posti e su cui hanno basato il loro studio The DNA Behind the World's Most Successful Content.

Utilizzando come metriche shares e backlinks, gli autori hanno selezionato i 40.000 post che hanno avuto più successo nella reach organica e che hanno ottenuto un ottimo risultato nell’engagement. Per ogni post (presi da diversi settori: marketing, salute, tecnologia e istruzione) sono stati categorizzati e comparati i diversi elementi che sono alla base di ogni contenuto: l’argomento, il titolo, la tipologia, il formato e la lunghezza.
Attraverso l’analisi approfondita di questi elementi, diversificata per ogni settore, si cerca di stillare una lista delle strategie e dei principi utili per creare un contenuto efficiente ed efficace all’interno dei social media.

 

Ed ecco il piano di azione secondo Miller e Rayson:

  • Redigere una lista di argomenti rilevanti per il proprio settore;
  • Assicurarsi che il contenuto sia adatto agli obiettivi che ci si è posti;
  • Identificare e utilizzare le tipologie di contenuti più adatti al settore di riferimento;
  • Combinare il formato adatto all’audience a cui ci si rivolge;
  • Non avere paura di scrivere troppo!
  • Studiare bene l’utilità di una headline che rispecchia l’obiettivo dell’articolo;
  • Usare i social per amplificare la reach;

Il risultato dello studio, comunque, è quasi ovvio: non esiste una formula prefissata per creare un contenuto di successo. Ogni settore deve puntare su una tipologia diversa di formula e modificare il proprio contenuto in base alla sua target audience, selezionando la giusta combinazione di obiettivi rivolti all’engagement, all’autorità e alla condivisione.


Cosa accade ogni 60 secondi in rete

In sessanta secondi si possono fare diverse cose: bere un caffè, scambiarsi dei saluti veloci con un vecchio amico, leggere questo articolo.

Ma cosa accade nello stesso intervallo di tempo nel web? quanti dati vengono scambiati in Rete in un solo minuto? Quanti nuovi contenuti si aggiungono al web ogni 60 secondi?
Vediamo alcuni dati, in soli sessanta secondi:

  • Google, viene contattato per 2 milioni di richieste immesse nella sua maschera.
  • Facebook pubblica 41mila post ogni secondo, mentre ogni 60 si cliccano 1,8 milioni di “mi piace” e 350 GB di dati passano per i server;
  • Si spediscono 204 milioni di e-mail ;
  • Vengono creati circa 571 nuovi  siti internet ;
  •  70 domini vengono registrati presso i registri nazionali;
  • In tutto il mondo si caricano circa 72 ore di video su YouTube;
  • Quanto a Twitter invece, ogni minuto vengono pubblicati 278mila tweet;
  • Amazon, sito mondiale di e-commerce, raccoglie ogni 60 secondi vendite per 62mila euro (mica male!);
  • il catalogo online di Apple iTunes vende 14mila pezzi (tra album o singoli brani);
  • Mentre su Instagram si pubblicano 3600 foto addirittura al secondo, e i dati ufficiali di Instagram stesso parlano di 8500 “like”al secondo;
  • Su LinkedIn vengono visitate 11 mila pagine al minuto;
  • Via WordPress, ogni minuto si aggiungono 347 nuovi post (tipo questo);
  • Su Flickr, piattaforma di pubblicazione di immagini per professionisti e amatori, si visualizzano 20 milioni di scatti;
  • Anche la musica si muove velocemente di minuto in minuto: su Spotify, piattaforma per ascoltare gratuitamente canzoni in streaming, vengono caricati 14 brani ogni 60 secondi;
  • Su Snapchat passano 104mila foto al minuto;
  • Dalle pagine web di Walmart, il gigante americano della grande distribuzione, partono 17mila transazioni per acquisto di beni di consumo.

Fonte: Corriere.it


Uno sguardo al Cannes Lions Festival of Creativity 2017

Come ogni anno, anche questo giugno (dal 17 al 24)  a Cannes le più grandi agenzie pubblicitarie e creative del mondo, i brand più famosi e i testimonial più prestigiosi si incontrano.
Il motivo? Semplice: presentare i successi e partecipare per aggiudicarsi il maggior numero di medaglie al Cannes Lions Festival of Creativity!

Tantissime le categorie per le quali la battaglia è aperta, e si combatte a suon di campagne, app, adv: dalla sezione dedicata al mondo Health, a quella di Promo and ActivationPR, Mobile, Cyber...
Insomma, la creatività entra in gioco in tutti i modi possibili e immaginabili. Esattamente ciò che ci si aspetta dalle migliori menti creative.

In apertura abbiamo assistito al talk di Jason Heller, Partner e Global Lead di McKinsey & Company, sull'importanza della creatività nella generazione di valore.
Riportiamo qui l'intervento completo, intitolato The Economics of Creativity.

https://youtu.be/PkTL1SahS4U

 

Un'infinità di progetti fantastici sono stati presentati, e continueranno a essere presentati nei prossimi giorni.
Alcuni vincitori sono stati già eletti, ed è disponibile la lista completa e in aggiornamento (il festival è ancora a metà del suo corso) nella sezione video del loro sito.

Grande e importante tema, ben affrontata è stata la diversità - la quale è fonte fondamentale di ingegno e creatività.
In questo talk, l'agenzia McCann presenta con L'Oréal e l'attrice testimonial Helen Mirren, il proprio progetto "All Worth It":

https://youtu.be/ZxdRnumDp0Y

 

Tutti lavori, quelli presentati e in gara, di grande spessore e, per tutti noi, fonte di ispirazione.
Dal canale YouTube del Cannes Lions si possono guardare molti altri video, qui il link alla playlist ufficiale con gli eventi streaming in diretta per chi non se ne vuole perdere nemmeno uno!

E voi quale è piaciuto di più della lunga lista? Fatecelo sapere!


spot i am nature wwf | oikosmos

I am nature - lo spot del WWF che fa riflettere (marketing sociale)

Si vive per lavorare o si lavora per vivere? Un video realizzato dal WWF ci fa riflettere sulla vita frenetica dei giorni d'oggi, contaminata da internet e dai social network.

spot i am nature wwf | oikosmosUn pratico esempio di quello che tra gli addetti ai lavori viene definito marketing sociale. Il marketing nel quale alcune regole del gioco vengono sovvertite, il fine non è vendere un prodotto inteso nel suo senso più consueto, non un bene di consumo quindi ma piuttosto il prodotto da "vendere" è un'abitudine (sana), un comportamento che possa migliorare se stessi e nel contempo la collettività ed il mondo che ci circonda.

“Io non sono le mie email, io non sono i like sulla mia pagina facebook o il fastfood della pausa pranzo. Io sono le foglie che cadono sulle mie spalle, l’erba sotto i miei piedi, il vento tra gli alberi, l’acqua tra le rocce, la terra tra le mie dita. Io sono le scelte che faccio”.

I am nature, "Io sono natura" è il titolo della campagna del WWF mirata a farci rifocalizzare sull'esistenza di qualcos'altro al di fuori del lavoro e della routine da cui siamo "rapiti" quotidianamente. Quel qualcos'altro siamo noi, il mondo, la natura, e potremmo vivere in perfetta armonia se solo riuscissimo a non allontanarci dal nostro io più vero e primordiale.
#iamnature #wwf #oikosmos

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Marketing sociale è uno dei corsi previsti dal piano di studi della Laurea Magistrale in Trade Marketing e strategie commerciale della facoltà di economia dell'università degli studi di Parma, tenuto dalla professoressa Zerbini Cristina.

immortali - Luca Pollini - Morellini editore

Resistere al tempo: quando i prodotti diventano immortali

immortali - Luca Pollini - Morellini editore
Sono nati tra gli anni '80 e gli anni 2000, sono occidentali, hanno un buon livello di istruzione e tanto immortali - Luca Pollini - Morellini editoretempo libero. Sono i Millennials, la generazione ponte tra i walkman e Spotify; è questo il topic cardine del ciclo di seminari che si terrà per cinque settimane presso il Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Parma. Il primo incontro, di chi vi parliamo in questo articolo, ha avuto come tema l'immortalità di alcuni brand, sopravvissuti ai cambi generazionali. Ad illustrarcene i motivi chiave del successo di tali prodotti "senza tempo" è stato Luca Pollini, giornalista e autore del libro "Immortali-storia e gloria di oggetti leggendari", al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Buona lettura!

Signor Pollini, nel suo lavoro di ricerca lei ha individuato una serie di oggetti che hanno una lunghissima storia eppure mantengono il loro fascino nel tempo e continuano ad attrarre tutt'oggi. Secondo lei qual è il caso più eclatante di prodotto che è riuscito a sopravvivere senza modifiche dal punto di vista tecnologico nonostante il mercato in continua evoluzione?

La scarpa Superga 2750, prodotta tale e quale dal 1923, con cotone sfoderato e suola in gomma neutra. Per avere un termine di paragone, oggi nei negozi convive con la Nike HyperAdapt 1.0, calzatura fornita della tecnologia chiamata power lace, cioè autoallacciante. Il modello della Superga è sul mercato da 94 anni, dubito che tra 4 o 5 anni potremmo dire la stessa cosa di quello della Nike.

È capitato che certi oggetti divenuti, appunto, "immortali" siano nati per caso, mentre altri per genio e attenta osservazione. Può farci due esempi che mostrino questi due lati della stessa medaglia che è lo sviluppo di un prodotto vincente?

Casualità - C’è un errore dietro la nascita del Post-It: un ricercatore della 3M, Spencer Silver, post-it-notesaveva ideato una colla adesiva non abbastanza forte. Un giorno un collega stanco dei segnalibri che scivolano tra le pagine e fanno perdere il segno, recupera quella colla di pessima qualità e prova a spalmarla su un quadratino di carta colorata accorgendosi che è possibile rimuoverlo senza strappare la carta. Anche la particolare forma piatta dell’evidenziatore Stabilo Boss è frutto del caso, o meglio, di una manata che nel 1971 il direttore dell’azienda, Günther Schwanhäusser, rifila all’ennesimo prototipo di plastilina che non lo soddisfa. Il colpo rende piatto il progetto cilindrico posato sulla sua scrivania da un progettista e crea, del tutto involontariamente, la caratteristica forma che lo contraddistingue da tutti gli altri evidenziatori. Studio - Enric Bernat, chupa-chupspasticcere spagnolo, nel 1958 si apposta di fronte a una scuola elementare per studiare i comportamenti dei bambini alle prese con le caramelle. Si accorge subito che per loro sono complicate da scartare, si appiccicano alle mani e, soprattutto, sono troppo piccole. Gli viene così l’idea di produrre una caramella “maxi” che si porta alla bocca impugnando un bastoncino, il Chupa Chups. L’anno successivo Ruth Handler riflette a lungo fatto che i giochi rispecchiano la realtà che circonda il bambino: i trenini di legno non assomigliano a quelli veri, gli orsacchiotti hanno sempre delle forme improbabili, per non parlare delle bambole che hanno sempre l’aspetto delle neonate ma le bambine, mentre giocano, le affidano solo ruoli da donna adulta. Pochi mesi dopo nasce Barbara Millicent Robert detta Barbie; da allora, la bambola non sarà più la stessa.

Un esempio che sta a cuore a molti di noi è quello del disco in vinile, un oggetto che in passato racchiudeva in sé un concetto di esperienza della musica ma anche di condivisione della stessa. Oggi assistiamo a un recupero di ciò che è definito vintage, dei valori del passato (e a riguardo c'è chi scrive dell'epoca del postmoderno): si può, secondo lei, parlare di un'esperienzialità di cui le nuove generazioni sentono la mancanza?

Certamente sì! In alcuni casi la tecnologia spinta all’estremo ha portato alla semplificazione di qualsiasi processo e, conseguentemente, a una mancanza di esperienzialità. Questo, a mio parere, vale non solo nel caso degli oggetti. E comunque, restando sul disco in vinile, un file audio non potrà mai avere lo stesso fascino di un long playing: al file manca il peso, il colore, la forma, la consistenza, il fascino…

Lei ha indicato un punto di forza di tutti questi oggetti che ha studiato: la trasversalità. Può spiegarci brevemente questo concetto in termini pratici?

Credo che l’immortalità di alcuni oggetti passi anche attraverso alla trasversalità, cioè al fatto chesuperga shoe non hanno una fascia di consumatori ben definita, un target. Ad esempio, il Chupa Chups lo consumano bambini e adulti; con la penna Bic scrive l’industriale ma anche il suo operaio, l’avvocato e lo studente. Lo stesso può essere detto per le Superga, i biscotti del Mulino Bianco, il Martini Rosso, il dentifricio Pasta del Capitano o la caramella Golia. Insomma, la forza - e forse l’immortalità – di questi prodotti è senz’altro dovuta anche al fatto che sono accessibili a tutti, sia come costo, sia come funzionalità, sia come facilità di acquisto (sono quasi tutti disponibili nella grande distribuzione).

Per approfondimenti, vi rimandiamo alla pagina ufficiale del libro, sul blog di Luca Pollini.

#ideeinmovimento #oikosmos #oikointerviews


social network facebook video

Social network: il potere persuasivo dei video

The world is changing, internet is changing, again!

social network facebook videoSolo pochi mesi fa affermavamo "internet è mobile first" nel giorno in cui per la prima volta nella storia dell'internet gli accessi da mobile superarono quelli da pc. Oggi, tutto cambia, di nuovo: a cambiare questa volta sono però i contenuti, sempre più utenti pubblicano video anziché foto, ma soprattutto, oggi gli utenti sono attratti 5 volte di più dai video piuttosto che dalle foto.

Ad affermarlo è proprio Facebook, pubblicando a supporto di tale tesi un video (non a caso) riportato qui di seguito, ed un articolo su Insight.facebook, la piattaforma dedicata agili "addetti ai lavori", [leggasi: quelli che del comunicare sui social hanno fatto il proprio mestiere] da cui è possibile raccogliere preziose informazioni sui trend delle piattaforme e vari consigli utili, volti a coinvolgere al meglio l'utente finale.


La chiave del successo?
"Make video short and sweet, seeing the logo of a brand they like could get them to stop scrolling and watch", colpire quindi l'attenzione dell'utente mostrando il logo del brand a cui è affezionato ed un fermo immagine in grado di comunicare il messaggio in anticipo, lo porterà ad interrompere lo scrolling e pigiare play.
Build to surprise and delight: per creare coinvolgimento tra gli utenti occorre creare esperienze sorprendenti, immersive, che riescano a stupire; ed in questo facebook ce l'ha messa tutta, mettendo a disposizione strumenti ad hoc per la condivisione di contenuti con visualizzazione a 360 gradi.

Il futuro dell'avvertising (che è già il presente in realtà) è ormai chiaro: mobile first, video first.
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Per approfondire ulteriormente, potete leggere l'analisi dettagliata su Ninja Marketing, cliccando QUI.


Women's Day 2.0

Chi sono oggi le figure femminili più influenti e impegnate socialmente? Nella ricorrenza annuale delle conquiste sociali,economiche e politiche delle donne e della lotta per un’effettiva parità di genere, celebriamo il potere femminile di oggi, tra attrici, cantanti e public figures che ci dimostrano sempre di più che "se diamo alle donne le occasioni adeguate, queste saranno capaci di tutto”.

Beyoncé

“Less is most definitely more.

La gestione di un brand sui social media e la sua percezione pubblica non sono cosa facile; professionisti ed esperti di social media marketing sono ben consapevoli del fatto che si trovino in un vasto,sconosciuto, ma soprattutto incontrollato mondo a portata di mano,che non smette mai di produrre contenuti. Per questo motivo,la strategia di Beyoncè sul suo account Instagram è davvero da studiare: è capace di sfruttare la portata del suo profilo,creando curiosità intorno alla sua figura, carriera e vita privata. Può a volte, in un singolo post, sia dissipare pettegolezzi che alimentarne altri e lo fa la maggior parte delle volte senza scrivere una sola parola, facendone una vera e propria esperta di marketing.

Rihanna

“Mia nonna diceva sempre: se hai un dollaro hai molto da condividere”

https://www.youtube.com/watch?v=LUrfSjtmUak

 

L'Università di Harvard ha nominato Rihanna "persona umanitaria dell'anno". È stata scelta per le numerose iniziative benefiche promosse attraverso la sua Clara Lionel Foundation, come il programma di educazione globale e la realizzazione nella sua città natale di un centro oncologico all'avanguardia per la diagnosi e il trattamento del cancro al seno.

 

Emma Watson

«Sono sempre un po’ sbalordita. Le persone hanno detto che non posso essere femminista e avere le tette».

Dopo che Emma Watson ha posato a seno scoperto per Vanity Fair,la reazione di molte femministe indignate si è fatta subito sentire. Eppure dal 2014 Emma Watson è ambasciatrice Onu e ha lanciato la campagna “HEforSHE” che ha l’obiettivo di spingere anche gli uomini a battersi per l’uguaglianza di genere.

Chiara Ferragni

«The blonde salad never stops».

Chiara Ferragni e il co-founder di "The Blonde Salad" Riccardo Pozzoli hanno tenuto quest'anno per la seconda volta una lezione di marketing imprenditoriale presso l’Università di Harvard. Tema principale dell’incontro è stata  l'evoluzione di The Blonde Salad sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista editoriale, con particolare attenzione al coinvolgimento dei fan, determinante nello sviluppo della società,il cui fatturato ammonta a $6 milioni all'anno.  Questi numeri vanno poi ad aggiungersi al crescente numero di seguaci di Chiara Ferragni (solo su Instagram ne vanta 8 milioni) che ne fanno una vera e propria potenza mediatica. Secondo Forbes, infatti, Chiara è tra le 30 persone sotto i 30 anni più influenti al mondo.

 

Michelle Obama

«Non c'è alcun limite a quello che le donne possono ottenere».

https://www.youtube.com/watch?v=I6RRORiTSEQ

 

Michelle Obama ha lanciato diverse campagne durante il suo periodo come First Lady. “Let’s Move” si propone di combattere contro l’obesità negli Stati Uniti con l’obiettivo di insegnare ai bambini uno stile di vita che includa un’alimentazione più sana e incorpori un maggiore esercizio fisico. Un’altra iniziativa diventata virale è “GiveMeFive” creata da Michelle per invitare le persone a muoversi di più, volta a modificare gli stili di vita sedentari a favore dell’attività fisica ma non solo, Michelle e tante altre donne famose partecipano attivamente a “Let Girls Learn”, una campagna dedicata all'educazione delle giovani nel mondo e negli Stati Uniti.

 

 

 


Startup Weekend: per la prima volta a Parma

The hardest part of starting up is starting out. At Startup Weekend, you'll be immersed in the ideal environment for startup magic to happen.

(StartupWeekend.org)


Per la prima volta a Parma Officine ON/OFF ospiterà l'edizione del famoso format di Startup Weekend: 54 ore filate di tempo e innumerevoli caffè porteranno i partecipanti letteralmente "dall'idea all'impresa".

Se non ne avete mai sentito parlare, ecco in estrema sintesi come si svolgerà l'evento:
Leggere di più