NEAM : MAGGIO 2018

Puntualissimi come sempre , vi presentiamo le notizie  più clamorose di Maggio provenienti da tutto il mondo .

Abbiamo scelto per voi :

  1. Sarà la Cina la prima presenza terrestre sulla Luna?
  2. Un caffè da sette miliardi
  3. Il sito che permette di commentare solo a chi ha compreso gli articoli
  4. L’oro telematico : il futuro è in criptoeuro ?
  5. Google rivoluziona YouTube

Buona lettura !!

1: SARA’ LA CINA LA PRIMA PRESENZA TERRESTRE SULLA LUNA?

di Francesca Cisternino

La domenica sera ha sempre un po’ di angoscia , sia perchè una nuova settimana sta per iniziare, sia perchè un’altra è già finita e magari non hai portato a termine tutti I tuoi impegni ; la trascorri con amici al cinema , con la tua famiglia , con Netflix o semplicemente tra evidenziatori e capitoli da studiare , eppure domenica 21 maggio alle 23.28 ore italiane, è successo qualcosa di sorprendente.

Dal centro di lancio di Xichang, nella provincia sud-occidentale del Sichuan, è iniziato il viaggio del satellite Queqiao che entrerà in orbita attorno alla Luna. Il manager del progetto della China National Space Administration (CNSA) è Zhang Lihua il quale spiega le dinamiche dell’operazione  :” Queqiao fluttuerà in orbita trasmettendo segnali radio verso il nostro Paese, quindi agirà da ponte tra le stazioni spaziali e le sonde lunari – continua Lihua – il nome cinese si traduce letteralmente “gazza ponte” e deriva da una leggenda culturale che narra di un arco formato di uccelli che riunisce due innamorati separati dai cieli ” .

Perchè è così importante questo progetto?
I cinesi non si limitano a ispezionare lo spazio come altri Paesi fanno ormai da tempo, ma hanno in programma ben altre due missioni : chang’e 4 e chang’e 5. La prima prevede di trasportare un lander e un rover con lo scopo di atterrare sul lato oscuro della Luna entro la fine dell’ anno, la seconda invece è destinata a riportare indietro una piccola quantità di materiale lunare.

L’obiettivo dei cinesi è  curioso : con Chang’e 4 la sonda trasporterà semi di patate e l’ Arabidopsis (una pianta utilizzata come organismo modello per le scienze vegetali) per condurre un esperimento di “mini biosfera lunare” .

Conquistare il profilo più affascinante della Luna non è l’unico progetto con cui Pechino punta ad azzerare il divario con Stati Uniti e Russia sul piano spaziale.
È il sogno di ogni grande nazione sbarcare sulla Luna, e la Cina l’ha quasi raggiunto.
Con una tecnologia all’avanguardia ed esperimenti in una stazione spaziale simulata a cui hanno partecipato 8 studenti dell’Università di Pechino,  calcolano di lanciare una stazione spaziale con uomini a bordo entro il prossimo anno.

Io lo sbarco sulla Luna me lo immagino come l’atterraggio dell’Arca sulla Terra e la creazione di Arcadia  nella serie tv  “THE100” , tu come lo sogni?

2: UN CAFFE’ DA SETTE MILIARDI

di Benedetta Ruffolo

Il settore del caffè ha recentemente ricevuto un forte scossone: Nestlè ha annunciato un accordo con Starbucks di ben 7,15 miliardi, per ottenere i diritti per la vendita dei prodotti di caffè nei supermercati, ristoranti e attività di catering.

Il colosso svizzero Nestlè, che controlla i marchi Nescafè e Nespresso, potrà utilizzare il marchio Starbucks, nei suoi sistemi a capsule e otterrà anche i diritti per vendere prodotti confezionati a base di caffè.

Questa transazione fornisce a Nestlè una solida piattaforma per la continua crescita in Nord America con posizioni di leadership nelle aziende premium di caffè, macinato e porzionato. Inoltre le due aziende lavoreranno a stretto contatto sull’innovazione e le strategie go-to-market per riuscire a portare a tutti i clienti il miglior caffè di tutto il mondo.

Il CEO di Starbucks Kevin Johnson ha sottolineato entusiasta che con questo accordo si potrà portare l’esperienza Starbucks nelle case di milioni di persone in tutto il mondo, attraverso la reputazione di cui gode il marchio Nestlè.

Starbucks riceverà dunque un pagamento anticipato in contanti di 7,15 miliardi di dollari per la distribuzione da parte di Nestlè del caffè, creando un giro d’affari di circa 2 miliardi di dollari. Circa 500 dipendenti di Starbucks entreranno a far parte della famiglia Nestlè per guidare le prestazioni del business esistente e l’espansione globale.

L’accordo passerà al vaglio dell’approvazione normativa consuetudinaria e dovrebbe concludersi entro la fine del 2018. Dall’accordo resteranno esclusi i prodotti “ready to drink” e tutte le vendite di qualsiasi prodotto all’interno dei coffee shop Starbucks.

Quello tra Nestlè e Starbucks è un patto fra giganti, fra chi ha capacità, storia e potere economico, che sicuramente fa vibrare le fondamenta degli altri player del settore, tra cui spuntano grandi nomi italiani come Lavazza, Segafredo, Zanetti, Kimbo e Illy.

3. IL SITO CHE PERMETTE DI COMMENTARE SOLO A CHI HA COMPRESO GLI ARTICOLI

di Roberta Signorino Gelo

In un periodo in cui all’ interno della rete i fenomeni dell’”analfabetismo funzionale”, dei troll e dei commenti ai contenuti poco sensati e molesti stanno dilagando presso gran parte dei social network, direttamente dalla Norvegia arriva la soluzione!
Protagonista è l’azienda radiotelevisiva di Stato, la NRK. Essa ha escogitato un metodo smart ma al contempo semplicissimo che consente ai lettori di commentare gli articoli, all’interno del loro sito di tecnologia NRKbeta, solo se effettivamente ne hanno compreso il significato.

Come funziona questo sistema?

Ogni utente, prima di postare un commento, deve svolgere obbligatoriamente un quiz a risposta multipla a mo’ di esame per verificare di avere afferrato i contenuti dell’articolo e ovviamente dimostrare di averlo letto integralmente. Ciò comporta una immediata e gratuita scrematura dei commenti e consente ai lettori di riflettere e magari “sbollentare gli animi” durante la compilazione al fine di evitare anche che siano postati commenti offensivi o violenti derivati da una rabbia momentanea.

L’esperimento ha visto luce nel marzo del 2017 e tutt’ora sono coinvolti solo alcuni degli articoli presenti nel sito. Sebbene essi possono anche essere letti in lingua inglese, è possibile rispondere alle domande solamente in norvegese.
A distanza di sei mesi dal lancio (agosto 2017) sono stati resi disponibili i risultati: gli utenti hanno colto con (forse troppo) entusiasmo l’idea, tanto che svolgono il quiz come se fosse un gioco.
L’unico elemento negativo riguarda l’alta percentuale di errori commessi che emerge dai dati; tuttavia, la NRK ha ipotizzato che tale fattore potrebbe essere dovuto a tutti quei lettori che hanno provato a svolgere il questionario esclusivamente per pura curiosità pur non conoscendo la lingua.

I commenti pesanti stanno diventando purtroppo una piaga dilagante nel mondo del web. I troll sono sempre dietro l’angolo (o dietro i post) e pronti a commentare in maniera del tutto fuori luogo. “Leggere prima dell’uso” dovrebbe essere il “claim” dell’intera rete Internet e se le testate, i blog e il web in generale acquisissero consapevolezza forse questo fenomeno potrebbe essere sconfitto. È il caso che prendano spunto da questo sistema?

4. L’ORO TELEMATICO : IL FUTURO è IN CRIPTOEURO?

di Giulia Vecchi

Una scena quasi apocalittica si è presentata nel settore delle criptomonete a causa dell’imprevedibilità che caratterizza quest’ ambito. A dimostrarlo sono i dati a inizio 2018, ottenuti da Coinmarketcap, che hanno visto la capitalizzazione complessiva delle diverse criptomonete passare da 700 a 536 miliardi di dollari nell’arco di 10 ore, totalizzando una perdita di 16 miliardi. I dati più clamorosi riguardano in primo luogo i Bitcoin che vedono una perdita su base mensile di oltre il 40%. Anche altre valute digitali, come Ethernum e Ripple, che dopo un fruttuoso 2017, hanno subito un crollo improvviso, rispettivamente del 12% e del 40%.

Le reazioni a riguardo sono state molteplici. Da un lato vediamo Paesi essere corsi subito al riparo, limitando la diffusione di moneta digitale, dall’altro altri affrontare la situazione in maniera quasi opposta.

Nel primo caso abbiamo l’Asia, dove alcuni governi allarmati dagli improvvisi declini della moneta digitale, hanno agito per evitare lo scoppio di una bolla speculativa: la Cina infatti ha deciso di seguire la via della regolamentazione, invece la Corea del Sud ha optato per aumentare i controlli dei capitali digitali, dichiarando illegali le transazioni anonime tra i titolari delle criptomonete.

Davanti a questa reazione Paolo Savona, economista e ex Ministro dell’Industria e del Commercio del Governo Ciampi ha dichiarato: “Se si ritiene di poter esercitare un controllo statale o sovranazionale sulla creazione privata di moneta si insegue un’ illusione”- , al quale si aggiungono le parole non di poco rilievo di Mario Draghi, presidente della BCE, il quale ritiene pressoché impossibile da parte degli organismi amministrativi imporre una proibizione o una regolamentazione di criptocurrency.

Dall’altro lato lo scenario mondiale vede anche una parte di Paesi giocare sulla logica “la migliore difesa è l’attacco”. Questi hanno ben deciso di creare delle criptomonete nazionali che mantengono le caratteristiche di tracciabilità e programmabilità, della blockchain, come fanno i Bitcoin e Ethereum, ma con la differenza che il valore di riferimento sarà la valuta del Paese di appartenenza. Inoltre, grazie sempre alle caratteristiche della blockchain ogni singolo paese sarebbe in grado di dividere il sistema dei pagamenti da quello di credito e isolarla dai rischi che derivano da quest’ultimo.

Al momento i progetti previsti sono 16 e più prossimi alla realizzazione sono Svezia e Giappone che parrebbero essere già pronte a scendere in campo con criptocorona e criptoyen. Da capire a fondo è il caso della Russia, dove Putin in piena campagna elettorale, ha vietato il conio di altre monete digitali, se non il criptorublo, e le cui operazioni saranno tassate con un’Iva del 13%, che si tratta della flat-tax attuale della Russia.

E l’Italia? Al momento è in sviluppo un progetto svolto dal Politecnico di Milano che prende il nome di “Criptoeuro”. Tale progetto è coordinato da Valeria Portale, la direttrice dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce dell’ateneo, che insieme al suo team, sta cercando di implementare lo sviluppo di un sistema che permetterebbe agli utilizzatori di moneta digitale di eseguire operazioni multiple attraverso una singola transazione, detta anche split transaction, per la quale si versa l’Iva direttamente all’Agenzia delle Entrate nel momento stesso in cui si paga il bene all’esercente.

Uno degli obiettivi principali di questa proposta di sistema è quello di evitare l’aumento di economia sommersa che affligge il panorama italiano.
Al momento siamo ancora in una fase di sperimentazione che, grazie agli ottimi risultati ottenuti, ha trovato approvazione nell’ambito aziendale, nel settore finanziario, sanitario, manifatturiero e quello delle utility. L’unico cenno positivo mancante deve provenire dalle authority, per far sì che il criptoeuro diventi una moneta di scambio a tutti gli effetti.

A sostegno positivo della tesi della criptocurrency si aggiunge nuovamente l’opinione di Savona che vedrebbe nella moneta digitale la potenziale valuta di riferimento mondiale super partes, a cui tutte le altre valute nazionali dovrebbero fare riferimento, ruolo oggigiorno occupato ancora dal dollaro. In questo modo si potrebbe colmare il vuoto nel sistema finanziario internazionale che risale dall’accordo di Bretton Woods del 1944.

5. GOOGLE RIVOLUZIONA YOUTUBE

di Jacopo Colavecchia

YouTube si rinova e diventa –YouTube premium, che verrà accoppiato a YouTube music.

Il servizio include una sottoscrizione e il pagamento di una rata mensile di12 dollari e grazie a questo abbonamento si potrà ascoltare musica senza pubblicità (odiata da qualsiasi utente!).

YouTube premium è l’evoluzione del già esistente YouTube red; è stato lanciato negli usa nel 2015 e solo ora, nel 2018, è arrivato nel nostro paese.

I vantaggi della sottoscrizione sono molteplici e includono:

  • Video senza interruzioni pubblicitarie;
  • Salvataggio offline dei video e brani sul dispositivo mobile per riprodurli senza una connessione;
  • Riproduzione in background di video o musica senza interruzioni quando si utilizzano altre app o quando lo schermo è disattivato;
  • Modalità audio per ascoltare l’audio solo sull’app YouTube Music Premium;
  • Abbonamento a Google Play Musica incluso senza costi aggiuntivi.

 

Quindi da oggi anche su YouTube si possono vedere video senza l’interruzione di annunci banner e annunci associati alle ricerche effettuate sul web.

Riguardo al salvataggio offline, dall’app YouTube mobile si possono salvare i video e guardarli senza connessione internet durante un viaggio o in spiaggia tra un tuffo e l’altro.

Invece, per quanto riguarda la riproduzione in background, questo consente di ascoltare musica o vedere video anche se si stanno utilizzando momentaneamente altre app.

L’obiettivo di YouTube è di competere con le altre piattaforme e arrivare al top anche anche sul primato dello streaming a pagamento, dove Spotify conta 75 milioni di utenti, seguita da Apple con 50 milioni e infine Amazon music con 16 milioni di utenti.

Lo scopo è quindi crescere e competere, grazie alla loro offerta, con i giganti del settore.

Riuscirà Google con YouTube Premium a interrompere l’egemonia dei “big three”?